Anelli e ferri nei caruggi

Ancora una piccola storia di caruggi.
Camminare, osservare, cercare: non solo gli affreschi e le incisioni,  le finestre spalancate a catturare la luce e le ardesie spioventi.
Questa è davvero una piccola storia, racconta di certi dettagli forse per alcuni insignificanti ma per me pieni di fascino.
E così oggi vi mostro cosa si nasconde in certi  vicoli ombrosi, i muri e le tante particolarità che si incontrano alzando lo sguardo.
Le chiavi si trovano in tante parti della città vecchia, ve le ho già mostrate in altre occasioni.

Vico delle Compere

I muri e la ruggine.
Ruggine, tracce, indizi.
Ovunque, in ogni più recondito angolo.
E occorre guardare verso l’alto, ma spesso anche verso il basso.
E trovare la spiegazione a volte è impresa ardua.

Ferri

Ora magari qualcuno di voi sarà perplesso.
Oggi vi mostro vecchi ferri arrugginiti? Eh, proprio così!
Ho una piccola collezione di immagini, sapete?

Ferri (2)

Stranezze di caruggi, in un punto della città c’è persino una scala arrugginita.
Ignoro da quanto tempo sia lì, forse neanche tanto? Forse è soltanto vecchia e malconcia?
E’ possibile, io so solo dirvi che c’è.

Caruggi

Io cammino sempre guardando i muri e sempre trovo qualcosa che mi stupisce.
E questo che mai sarà?
Forse si tratta di un altro tipo di chiave? Se è così è evidentemente più raro, di questo tipo non ne ho viste altre fino ad ora.

Caruggi (2)

Un vecchio muro e l’acqua che non scorre più, ma un tempo era diverso.

Caruggi (3)

E ancora, adesso qui c’è un piccolo lucchetto.
Oh, un anello per assicurare il proprio destriero, questa sì che è una cosa utile!

Caruggi (4)

E gli anelli non mancano, si trovano in diverse parti della città.
Capirete che per me questo gioco è una bellissima caccia al tesoro!

Caruggi (5)

E c’è una parte della città nella quale si trovano diversi ferri  piantati nel muro, in futuro ve ne parlerò ampiamente in quanto si tratta di un luogo davvero importante di Genova, intanto guardate questa immagine.

Ferri (3)

Muri, ferri e ruggine.
E ogni giorno una nuova scoperta, camminando in posti che frequento da sempre.
E allora capita, in questa misteriosa città, di trovare una serratura.
E’ sempre stata lì, chissà da quanti anni.
E ha una patina che racconta quanto sia antica e affascinante la sua storia.

Serratura

36 pensieri su “Anelli e ferri nei caruggi

  1. Che belle! Ho un debole per le serrature quindi l’ultima foto mi ha conquistata! Chissà se scoprirei qualcosa di simile anche qui, dovrò cominciare a guardarmi seriamente intorno 😉 bacioni

  2. E si, se non apro il pc… ma se lo apro dove arrivo se non da Miss? ed adesso con queste foto che sono opera d’arte reale e surreale, come la scala cementata..
    eccezzionale Miss

    • Grazie a te del tuo apprezzamento, mi fa veramente piacere che vedere Genova su questo blog ispiri il desiderio di ritornare.
      E come hai scritto nel tuo post, Zena non è mai banale.
      Buona giornata Diego!

  3. Cara Miss, inrìteressante argomento con molte curiosità, guardando ogni oggetto mi sembra di poter dire: che nella prima foto abbiamo la classica chiave che veniva inserita nelle case durante la costruzione, ad ogni piano se ne inseriva piu di una per dare sicurezza, trattandosi di costruzioni fatte in pietra e calcina.
    La seconda e la terza sono anelli in cui sono ancora esistenti tracce di filo di ferro intorto, questo significa che il filo era attaccato anche all’altra estremità e intorcendo il filo meniva messo in tiro.
    Quella che sembra una scala, mi sembra più una vecchia ringhiera, che non più utilizzabile è stata posta contro il muro per servire da armatura, dopo è stata ricoperta con l’intonaco in modo da rinforzare il muro stesso.
    Poi abbiamo la foto in cui si vede la parte terminale di vecchio tirante che ha la stessa funzione delle antiche chiavi.
    Gli anelli servivano principalmente per legarvi gli animali cavalli, muli, asini ma anche bovini.
    Poi abbiamo una staffa in ferro che sosteneva un palo in legno per chissà qualche uso.
    La serratura non si riesce dalla foto a capire se è collocata in posizione originale oppure inserita in un contesto che và fuori dal uso corrente.
    Sai sempre scoprire un sacco di curiosit, brava.
    Eugenio

    • Ah! Eccoti, con tutte le spiegazioni del caso, sei fantastico Eugenio. Una ringhiera? E’ probabile sai, adesso vado a fare un sopralluogo e ti confermo, come farei senza di te!
      Un abbraccio grande, a prestissimo!

  4. Cara Miss, guardando bene la foto si tratta di una scala ancorata con due occhielli al muro, che venica aperta per salire probabilmente sopra ad un soppalco.
    Mi erano sfuggiti gli occhielli.
    Eugenio

  5. Certo che un tempo non si era tanto consumisti visto che alle compere era dedicato solo un vicolo! Grazie di averci fatto volare con la fantasia verso un passato in cui la vita quotidiana era legata a quei piccoli oggetti.

  6. Ciao, a Milano, Castello Cova in piazza Sant’Ambrogio c’è uno di questi anelli grandi con un ferro che va in su con le fattezze di un drago

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