Un terrazzino, un piccolo pergolato.
E tanti vasi fioriti, erbe aromatiche e fiori in quantità.
Tempo fa incontrai una signora che oltre ad aiutarmi a fare insolite misurazioni con il metro mi invitò a casa sua, su quel terrazzino.
Una persona speciale, ne ho incontrate tante grazie a questo blog.
Hanno un tratto in comune coloro che vivono lassù, dove le finestre si spalancano sulla città dei tetti.
Ti mostreranno vedute straordinarie, loro lo sanno bene.
E ti aprono la porta di casa con sincero entusiasmo, condividendo le meraviglie dei loro terrazzini e di quelle ringhiere che si affacciano sopra le ardesie di Genova.
Così è stato con colei che dimora tra le spesse mura della Torre dei Maruffo, così è stato con la mia cara amica che ha quella casa da sogno, su Piazza del Campo e sulla Torre dei Piccamiglio, così è stato con la proprietaria di un attico in Via San Bernardo, proprio in faccia alla Torre degli Embriaci.
E ti trovi a salire una scala, spesso ripida e impervia.
E magari chi ti ospita se ne esce con una frase del genere:
– Oggi c’è qualche nuvola, ma quando è sereno è molto più bello! Dovresti tornare quando c’è bel tempo!
Oppure capita di sentirsi dire:
– Adesso è quasi sera, al mattino c’è una luce migliore sai?
Quelle ardesie sono sempre poesia, in qualunque stagione e con qualsiasi clima.
E allora oggi vi porto là, dove c’è un terrazzino e un piccolo pergolato, tra via Garibaldi e il quartiere della Maddalena, su quelle case antiche.
Un terrazzino, un angolo di cielo.
E’ grigia, celeste e cartazucchero la città vista da quassù, è un meraviglioso mistero tutto da svelare.
Emergono cupole e campanili tra i tetti di tegole d’argento simili a mille lucide conchiglie marine.
E tutto attorno altri terrazzini.
Uno è adorno di piante verdi; sullo sfondo, nel bagliore della luce, il profilo inconfondibile della Lanterna.
E’ una distesa infinita questa Genova dei tetti, cambia la prospettiva, immutato resta il mio stupore.
Un tenace rampicante fa da cornice ai grattacieli.
Cose che si vedono solo lassù, su quei terrazzini.
E poi ombrelloni, fili da stendere, da qualche parte tavolini, vasi di fiori, tanti, non riesco a contarli.
E silenzio, la città con i suoi brusii, le voci, le musiche, i rumori, quella città qui tace.
Qui parla solo il vento, se c’è.
In quel giorno tutto era pace e silenzio.
E poi cercare.
Cercare i caruggi, le piazzette, un gioco che mai finisce.
Si cerca un appiglio, un riferimento, una via per ritrovarsi, per riconoscere quel palazzo, chissà quante volte ci sono passata davanti ma davvero da qui è tutto diverso.
Uno, due, tre abbaini.
E terrazzi, ancora.
E vasi di terracotta, ancora.
L’ardesia, l’ardesia, l’ardesia.
La signora gentile annaffia le sue piante mi sorride e mi dice:
– Ha visto che bello è qui?
Una sedia davanti al cielo.
Appena una nuvola, penso che vorrei venire qui quando l’orizzonte è carico di nubi nere, quando il mare è in tempesta, quando il freddo è pungente e intenso, quando tuona e minaccia pioggia.
E penso che vedrei un altro spettacolo.
La signora mi sorride di nuovo, c’è un ospite inatteso che passeggia serafico.
Rosmarino, fiori rosa e piante grasse.
C’è un altro terrazzino di caruggi che mi attende, al mio ritorno.
E saranno altre scale ripide e erte, forse con i gradini di pietra nera.
Ci sarà l’odore del mare, l’aria fresca di Genova quando si approssima l’autunno.
Sarò lassù, ancora sopra i tetti, come sono stata qui, su un terrazzino dove c’è un piccolo pergolato.
Cara, ormai sei la regina dei terrazzini e tutti fanno a gara per invitarti a vedere Genova dalle loro altezze domestiche. Un bacione!
Grazie Viv, sei sempre un tesoro!
Baci grandi a te!
A parte l’innegabile bellezza dei panorami di cui si può godere da questi terrazzini, a me la cosa che piace particolarmente è vedere come le persone siano inclini ad ospitarti, con gioia, perchè capiscono quanto tu ami ciò che vedi e che ci riproponi!
Che bello Miss Fletcher, ne beneficiamo tutti e siamo pronti a seguirti sul prossimo terrazzino segreto! 😉
Susanna
Ne sono felicissima anch’io Susa, è proprio una cosa bella che mi rende felice.
Bacetti cara, buona serata!
E’ la passione che ti porta a muoverti cosi’ bene per noi che ti leggiamo.
Grazie!
Grazie a te Tatti, ti abbraccio!
Uh! Me la ricordo quella signora che, dopo averti aiutata a misurare – cos’era? Il caruggio più stretto di Zena? – ti ha invitata lassù.
Bella la città dall’alto. I tetti e il cielo vicinissimi, il mare che si allontana…
Sogni (anche se per dormire è presto)…
La signora mi ha aiutata a misurare i proiettili per bombarde, però io ho misurato anche il caruggio più stretto, che bello che te ne ricordi 🙂
E’ bella sì Zena dall’alto!
Sogni anche a te Tiptoe, appena sarà l’ora giusta…
In quei nidi di gabbiani lassù, in quella vertigine di ardesia e vento, avrei voluto
salutare Genova, con gli occhi di foresto
Che belle fotografie, grazie!
Grazie a te Martinpescou, mi scrivi sempre parole tanto belle!
Certe città, certi tetti. Certe ciittà viste dai tetti sono splendide
E questi tetti per me lo sono sempre, buona giornata cara Pendolante, grazie!
Sono già stata con te sui terrazzini, ma è sempre bello vedere Zena con i tuoi occhi.
Mi piaceva augurarti una felice giornata.
Grazie cara Gingi, per me è sempre meraviglioso trovarmi lassù!
Un bacio grande!
Che meraviglia mi ricordi Mary Poppins e le sue magiche esplorazioni! Grande Miss, magica anche tu! ❤
Grazie mia cara, un abbraccio!
Ciao Miss Zena a l’è bella comme ou cian de stradda,ausci sorvia ai teiti d’ abben e……Ti cusci ti n’a fae vedde!!!!Belliscimo carissima!!!:)))
Grazie caro Pino, con i tetti non ho ancora finito, c’è sempre qualche nuova meraviglia da scoprire vedrai 🙂
Belliscimo……. t’aspetemmo ciao Grande!!!:)))
Un abbraccio caro 🙂
❤
Bello eh?
Miss, ci sono dei terrazzini minuscoli che vien proprio voglia di portarseli a casa (cosa che è bene non fare perchè i terrazzini, come gli animali, vanno lasciati nel proprio habitat).
Certi terrazzini sono spettacolari, caro Sergio, spero di visitarne ancora tanti!