Tutti noi genovesi, quando ci troviamo in Piazza Banchi, pensiamo a un nostro illustre ed apprezzato concittadino: proprio lui, il carissimo Gilberto Govi.
Eh, Govi!
Quante volte avete visto i Maneggi per maritare una figlia?
Ecco, in questa sua indimenticabile commedia il nostro recita queste parole davvero rinomate tra noi genovesi:
Ero lì a Banchi, c’era piuttosto caldo, c’era niente da fare, c’era un bel sole.
M’hanno detto che ci sono dei raggi del sole che fanno tanto bene… raggi ultraviolanti… ultraviolenti… e ho detto, va bene, intanto non c’è niente da fare, mi prendo due o tre raggi.
Mi son levato il cappello e ho detto, beh, mi prendo due o tre raggi, ero lì che mi prendevo i miei raggi…
Cartolina appartenente alla Collezione di Stefano Finauri
E quindi quando noi passiamo da quelle parti pensiamo a lui, per lo meno a me capita sempre!
Ho da raccontarvi certe antiche vicende su questa piazza, sono tratte da un vecchio e raro volume comprato diverso tempo fa, rimando questo racconto ad un’altra occasione, oggi vorrei solo mostrarvi alcune immagini.
È bella e suggestiva questa piazza a metà tra i vicoli e il mare, zona di contrattazioni e di affari, qui c’è la splendida Loggia della Mercanzia con le sue ampie vetrate.
E insomma, come dire? Ero lì che mi prendevo i miei raggi.
Ah, che meraviglia la chiesa di San Pietro che domina la piazza in quella posizione sopraelevata!
E c’era il sole e il mio sguardo ha trovato un gioco di ombre in Vico De Negri.
Questo semplice caruggio, per quanto nascosto e poco famoso, ha una certa rilevanza a mio parere. Sapete cosa c’era laggiù? Un’osteria dove capitò un avventore particolare, qui trovate il racconto di quella vicenda.
Ogni ora del giorno regala magie diverse, a Banchi.
E quindi, l’altra mattina ero lì che mi prendevo i miei raggi.
E poi, poi ho guardato i vetri della loggia.
E sai, erano come tanti tasselli e riflettevano il cielo, i profili delle case, le persiane.
E la vita, la città.
Genova allo specchio, tra finestre aperte ed edifici altissimi, in un continuo viavai di gente.
C’è sempre una ragione per andare a Banchi, ad esempio questa.
E sai?
Verso sera tutto riluce e sfavilla nell’ampia piazza dei caruggi resa celebre dal grande Gilberto.
Noi ci passiamo e quando torniamo a casa diciamo: ero lì che mi prendevo i miei raggi.
Raggi di luna, a volte.
Grazie
A te Daniela, buona giornata.
Bella la Loggia con le sue vetrate! Quanto ai raggi, in questa stagione li inseguo da un marciapiedi all’altro 🙂 buona domenica!
Questa stagione qui è particolarmente mite, a parte qualche giornata di vento per il resto non c’è ancora stato il grande freddo… il sole lo inseguo anch’io, sempre! Un bacione cara, buona domenica a te.
Banchi. Meraviglia.
Ci passo ogni giorno, nella mia passeggiata pomeridiana , quando esco dal lavoro e torno a casa, con una gran voglia di camminare dopo ore seduta ed anche se il tragitto è , più o meno, sempre lo stesso, ogni volta è nuovo.
Banchi ed il fioraio, con il colore dei suoi fiori dappertutto.
Banchi ed chiosco dei libri, dove ho comprato una miriade di gialli, quando ero più giovane, appassionata di Dickson Carr ( o Carter Dichson ed i suo gialli della camera chiusa) quando cercavo ” proprio quel libro ” e lì lo trovavo.
un abbraccio
Emanuela
Facciamo gli stessi giri io e te! Però non compriamo gli stessi libri, sai che non leggo mai gialli?
Buona domenica cara, grazie!
Grazie Miss per aver ricordato il grande Govi con questo post. Ho sorriso nel leggere quelle parole e ho risentito la sua voce inconfondibile. Un caro saluto.
Eh, pensando a Govi il sorriso viene naturale!
Grazie carissima, buona domenica.
Grazie per le splendide emozioni che sai trasmettere . Viviamo in una città meravigliosa e tu ce lo ricordi sempre
Grazie Paola, benvenuta su queste pagine! Ogni volta che passo a Banchi mi viene in mente Govi, ho voluto così portare qui questo pensiero, credo davvero che sia comune tra molti di noi. Buona serata a te!
… e se non compri gialli…bisogna che inizi!!!
sto scherzando, ma poteri consigliarti:
Simenon, in assoluto. Maigret.
quelli che ho citato prima.
Bruno Morchio e le sue storie con protagonista bacci pagano, tra le migliori descrizioni di Genova che ho mai lewtto.
un abbraccio
Emanuela
Non è proprio il mio genere, a parte la grande Agatha per il resto preferisco romanzi di altro tipo!
Un bacione a te!
Che bello poter dire: li ho visti questi posti 🙂
Con la luna, tra il resto! Vedi ad esser fortunati? Un bacione Katia!
Una lacuna da colmare, prima o poi ma anzi presto, questa del Govi.
Bellissime foto, come sempre cara Miss.
Un baciotto Susanna
Fa davvero ridere Govi, credo che ti piacerebbe molto cara Susa!
Sempre una sorpresa leggere i tuoi post, basta un raggio di sole….e….
….bravissima!
Grazie Gabriella, questo post l’ho scritto sorridendo… sai, quando si tratta di Govi 😉 Un abbraccio!
Uno spettacolo. Un abbraccio!
E davvero, sì! Un bacione cara!
Mi sono presa questi raggi ………………………..bello bellissimooooooooooooo ciao Ottavia
Hahah, ecco lì 🙂 ! Buon pomeriggio carissima!
Che fantastiche vetrate, con queste raggi di sole, raggi di luna, raggi di luce…
Banchi è bellissima, quella luce e quei riflessi splendidamente suggestivi!
Ah Miss! Govi e i suoi manezzi! Bellissimo post e che foto fantastiche! Genova e’ proprio bella.! Grazie raf
Sì, proprio lui, il nostro Govi 🙂 !
Miss, Piazza Banchi, nel suo insieme, costituito da San Pietro, dalla Loggia dei Mercanti, dai Fiori e dai Libri, già era un “ambientino” che mi piaceva… ora che grazie al post ho saputo che: Govi era lì che si prendeva i suoi raggi, Banchi non può che piacermi ancor di più… (in un video, mi sono pure goduto tutti “I Maneggi”, davvero fantastico, Govi!).
Ah meraviglioso, non vedo l’ora di andare alla mostra alla Loggia di Banchi!
Grazie Sergio, buona giornata!