Amici, eccomi nuovamente ad aggiornarvi su quanto accade ad una certa fermata dell’autobus, gli abituali frequentatori di questo blog conoscono bene la situazione, da anni ormai qualche solerte concittadino arreda con cura la nostra fermata di Via Piaggio e allora vi ripropongo tutte le foto pubblicate nel corso del tempo, ogni tanto un riassunto ci vuole!
Tutto iniziò nel lontano 2013.
Nel 2015, poi, trovai con sorpresa questa bella poltroncina.
In seguito fu aggiunto un tavolino.
E l’anno dopo fu la volta di queste sedie.
Nel 2017 ci trovai pure un passeggino!
Nel 2018, poi, fu la volta di due eleganti sedie con comoda imbottitura.
Non mancò, nel corso di quella estate, un dondolo per i più piccini.
In autunno arrivò un sedia da cucina.
E al principio di novembre si aggiunse una sedia più elegante.
A gennaio 2019 ecco fare la sua comparsa una sedia da ufficio, in effetti sbrigare qualche questione lavorativa alla fermata dell’autobus può anche avere senso!
Nel mese di marzo si accomodarono su quelle sedie due amiche specialissime della sottoscritta: le care Els e Irene che dall’Olanda con entusiasmo mi onorano di seguire questo blog.
Poi venne il principio dell’estate e la situazione, signori, eccola qua.
L’autunno di quel 2019 ci regalò diverse tonalità di grigio.
A febbraio 2020 trovai sulla sedia superstite una scatola piena di musicassette, la musica del resto è sempre perfetta per rilassarsi!
Con l’estate fu la volta delle sedie da giardino.
E poi fu messo lì accanto un bel quadretto con suggestioni orientali.
Ed eccoci al mese di aprile di questo 2021: si vede che qualcuno ha avuto la bella idea di fare le pulizie di primavera perché a sorpresa è spuntata una scopa.
E poi ho trovato anche un comodo pouf, che bellezza!
E infine eccoci alle ultime novità, l’altro giorno son passata davanti alla fermata e ci ho trovato una specie di scaffaletto, direi.
Uhm, non si può proprio mettersi seduti!
E insomma, noi che stiamo nei dintorni siamo abituati bene, speriamo così di trovare presto alla nostra fermata dell’autobus una sdraio da spiaggia o magari una poltroncina, vedete voi, ormai è una piacevole consuetudine!
Alla prossima amici, ci rivediamo alla fermata dell’autobus!
Ciao Miss,
ma tutte queste belle cosine poi che fine fanno….?
Ciao Riccardo, non ne ho proprio idea! Si romperanno e magari le portano via? Non lo so!
Secondo me se ne occupa l’AMIU mentre fa il giro dei RSU…
Miss direi pero’ che dalle tue parti lo smartworking o forse urbanworking aveva preso avvio gia’ tempi non sospetti… a giudicare dalle poltroncine da ufficio rivisitate nel tempo…. vedrai che tolte le misure del distanziamento ritorneranno anche le sedute conviviali!
Urbanworking mi pare proprio il termine appropriato!
Miss, Panta rhei, quindi, anche le sedie…
E insomma!
Ma che cosa carina!
E che costanza!
Ahahahah vero! Comunque il dondolino per i bambini è una cosa troppo tenera, per non parlare della bellezza del quadro per arredare il tutto!
Non ci manca la fantasia!
Voglio questa fermata nel patrimonio UNESCO! Altro che Palazzi dei Rolli! 😀
Ormai la fermata è leggendaria!
Ancora un aggiornameto look fermata autobus,direi Miss che rispetto alle altre volte l’arredo mi sembra più attraente.
Non manca il verde,è proprio da salotto! Grazie Dear, l’attesa è meno stressante qui.
Hai visto? Non ci manca nulla! Grazie Mauro, buona serata a te!
Questa fermata ormai è il deposito temporaneo di oggetti d’arredo a cui dare nuova vita. Ci vorrebbe uno scaffalino permanente con qualche bel libro da prendere e riportare. Un bacione cara!
Ecco, bella idea Viv!
Un bacione cara, buona serata!
Hanno cambiato gli elementi d’arredamento…. speriamo tornino le sedie 😀
Hai visto? Ciao cara!
Cara Els e Irene non avevo intuito subito che eravate voi due,finalmente vi conosco almeno per fotografia,molto belle! Attraverso il blog di Dear Miss Fletcher ci sentiamo vicini anche se molto lontani fisicamente.Dimenticavo come si sta seduti li che continuamente rinovano l’arredo?
Grazie a Dear Miss ma anche a voi carissime.
Grazie Mauro!
devo venire …
Eh sì!
Oddio,mi è sembrato un inginocchiatoio ed ho pensato ad una svolta spirituale della fermata!
Oh caspita!
La bella sorpresa di rivedere questa fermata che conosciamo bene, Els ed io.
E ci scoprire delle persone sorridendo anche conusciute da noi. Grazie, carissima amica, la nostra guida preferita.
Eccovi, non vedo l’ora di tornarci con voi due, cara Irene!
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