Una bellezza pericolosa

Nel tepore della luce settembrina sbocciano piano certi fiori, al margine del bosco, così li ho veduti a Fontanigorda in una mattina fresca e soleggiata.

Timidi ma tenaci, tra l’erba verde madida di rugiada.

Così sorretti da fragili steli.

Tra foglie accartocciate e rametti spezzati, nella perfetta armonia di uno scenario costruito ad arte dalla natura.

E così lentamente un petalo si apre e svela la sua pericolosa bellezza così a lungo protetta.

Questo fiore, così simile al croco, è il colchico autunnale ed è una pianta tossica e velenosa.
Osservando con attenzione, tuttavia, è possibile non confonderlo con il nobile croco che dona il preziosissimo zafferano.
In particolare il colchico ha sei stami, mentre il croco invece ne ha soltanto tre.

Inoltre, quando è il tempo della fioritura, il colchico alla base è privo di foglie.
E così, incontrando questi fiori tra le foglie cadute limitiamoci ad ammirare la loro leggiadria.

È questo uno dei fiori che preannunciano l’arrivo dell’autunno.

Così sboccia e si mostra agli sguardi, in una stagione che muta, il colchico autunnale.

24 pensieri su “Una bellezza pericolosa

  1. Fatemi fare “l’elogio di Franti”:la terribile ma preziosa colchicina ha tanto contributo allo studio del metabolismo e della divisione cellulare , aprendo la strada alle terapie antitumorali.
    Come dire che nella creazione il buono e il cattivo dipende dall’uso che ne fanno gli uomini

  2. Che meravigli Miss,è vero l’autunno ma anche l’inverno mettono tutto in ordine.
    Certe erbe che non notiamo d’estate il fresco dell’autunno le mette in mostra,come collocate li da una mano invisibile.

  3. La Natura non è mai assassina. Bisogna conoscerla, rispettarla e saperla gestire. Oggi si ribella la Natura per i maltrattamenti che subisce dalla peggior specie animale … Homo sapiens … Ciao buon Venerdì a tutti!

  4. La natura non è assassina. Bisogna saperla rispettare, conoscerla, capirla. Si ribella e si difende come oggi martoriata dalla peggior specie animale … Homo sapiens

  5. In effetti, sì, hanno una loro “leggiadria” questi strani fiori. Fioriscono “tra le foglie cadute”, in autunno: come a dire, coraggiosamente, con la loro grazia esile, che ci sarà sempre la vita, eppure loro stessi sono (possono essere) portatori di morte. Misteriosissimi… Grazie dear Miss, mi stupisci e mi fai riflettere sempre.

    • E fai molto bene, Viv. Guarda, io anche per i funghi preferisco sempre sentire un parere esperto, non si sa mai. Poi non mi è mai capitato di raccogliere funghi non buoni ma meglio non rischiare!
      Un bacione a te, buon sabato!

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.