Bussa piano, dolce sposa.
Tu che così ti accosti all’uscio richiuso sul respiro spezzato di lui, sui suoi occhi adorati, sulle ciglia fragili, sulle mani che salde stringevano le tue.
Bussa piano, dolce sposa, resta immobile, nella tua attesa e nella tua infinita speranza.
Bussa piano, batti le nocche contro quella porta sulla quale è scolpita una clessidra e la sabbia in essa contenuta inesorabile cade e porta con sé le tue illusioni.
Bussa piano, dolce sposa.
Con l’abito severo del lutto, avvolta nel tuo scialle di pizzo raffinato, ancora ti avvicini e forse ti pare quasi di cogliere il suono di quella voce che ogni giorno pronunciava il tuo nome.
Un brivido ti percorre, un sussulto ti scuote, ascolti il silenzio e i battiti del tuo cuore addolorato.
Bussa piano, dolce sposa.
Al collo porti una catenina ed una croce, le tue labbra sussurrano preghiere, dietro alle palpebre serrate nascondi i colori dei tuoi ricordi, la dolcezza dei sorrisi e la struggente memoria dei baci lontani.
Luccica al tuo anulare l’anello che per sempre ti lega a lui, con la mano reggi la corona che hai condotto qui, davanti a questa porta.
Bussa piano, dolce sposa.
Così dolente e affranta, colta nella tua sperduta solitudine.
La scultura è opera di Giovanni Battista Cevasco che la ultimò nel 1875, il monumento funebre è collocato nel settore A del Porticato Inferiore del Cimitero Monumentale di Staglieno e ritrae la sconsolata vedova di Pietro Badaracco, in vita egli accumulò molte fortune andando per mare e lasciò le cose del mondo nell’anno 1873.
Lasciò lei che così volle essere ricordata, accanto a lui e a lui devota nel legame del loro eterno amore.
E così ancora possiamo ammirare la figura esile e aggraziata di lei, colta in questa postura tragica, traboccante di amore e palpitante ancora di emozioni mai dimenticate.
Bussa piano, dolce sposa, sulla soglia del mistero e del tempo.
Che dire, bellissime parole e una scultura magnifica, quei pizzi sembrano veri
Sì, è una scultura magnifica! Grazie del tuo apprezzamento!
“Bussa piano, dolce sposa”… sì, Miss Fletcher scolpisce a parole e mentre leggi avverti il tenue toc-toc…
Grazie carissimo, sei sempre generoso, questa statua meritava una certa delicatezza e ho cercato di trovarla in ogni parola. Grazie.
Che tristezza… Una scelta per i posteri forse più che per se stessa giacché doveva essere piuttosto straniante recarsi a visitare la tomba trovandovi il proprio simulacro. O forse avrà pensato che così non lo lasciava mai solo… un abbraccio
In realtà in quel tempo non era poi così insolito, noi abbiamo una percezione diversa e un differente modo di sentire e per la nostra epoca sarebbe impensabile. Un bacione cara, grazie.
Un’opera meravigliosa, accompagnata dalla tua magistrale descrizione. Grazie.
Grazie a te, cara.
Eccezionale testo che accompagna un’opera bellissima. Grazie!
Si sa quanti anni la sposa sopravvisse all’amato?
Grazie di cuore, Daniele. Di lei sicuramente si potrà trovare qualche dato in più, è struggente e commovente questa scultura.
L’incanto … l’espressione- Dice tutto
Sì, è magnifica e molto espressiva.