Per ammirare questo splendido monumento bisogna salire in alto, lassù nel Boschetto Irregolare del Cimitero Monumentale di Staglieno dove riposano i patrioti, dove dorme il suo sonno eterno Francesco Bartolomeo Savi e dove si trovano le tombe dei genitori di Goffredo Mameli.
Salendo la scalinata, ad un tratto, ecco due creature così colme di grazia.
Scolpite nel bronzo da Antonio Besesti nel 1907, queste due figure si svelano nella beltà del gusto liberty di quell’epoca.
E così svettano, lungo il viale, davvero a pochi passi dalla tomba del nostro Giuseppe Mazzini, non certo per una scelta casuale.
La perfezione dei tratti, la dolcezza dei profili, il magnifico drappeggio dei manti, ogni dettaglio accresce il senso di armonia.
In questo luogo riposa un patriota con la sua consorte, qui si volle mantenere la memoria di un uomo che orgogliosamente faceva parte della schiera dei Mille e certo conobbe molti degli ardimentosi che come lui seguirono Garibaldi nella sua impresa.
E di lui si rammentano anche altre doti umane: Giuseppe Costa fu commerciante integerrimo, marito e padre affettuoso e nel suo cammino terreno lo accompagnò la moglie che si distinse per i nobili sensi e le virtù domestiche.
E così furono effigiati i due coniugi, di lui si legge proprio così: Giuseppe Costa dei Mille.
L’opera di Besesti è formidabile per grazia e bellezza: i visi accostati, i capelli raccolti, le spalle che restano scoperte.
E le dita che con lievità reggono un ramo di boccioli odorosi.
In ogni maniera si esaltano la grazia e la leggiadria.
Così queste figure silenti vegliano sull’eterno sonno di un valoroso e della sua sposa, nel luogo dove riposano i patrioti di Genova e coloro che fecero l’Italia.
Miss, un guancia a guancia stupendo, per grazia, raffinatezza e anche per la sensualità dei corpi avvolti nei pepli ricchissimi di pieghe…
Sì, è un vero capolavoro, piace tanto anche a me!
Molto bella questa scultura e anche ricca come è ricca la mussola che si appoggia legiadra sul marmo.
A me ispira un’aria della Norma “si fin all’ore all’ore estreme, compagna tua compagna tua mi avrai” così si presenta la scena tra Norma e Adalgisa.
Grazie Dear Miss Fletcher dei tuoi dettagli perfetti.
Una meraviglia, caro Mauro, grazie delle belle parole e delle gradite suggestioni musicali.
Nella parte sottostante della tomba vi erano altre due statue in bronzo, di cui una è stata rubata, erano dello stesso scultore, ricordo quella che era rimasta, ed era molto bella.
Che peccato, caro Eugenio, non ne sapevo nulla, grazie di aver aggiunto come sempre notizie preziose al mio post.
Artisti del marmo, della pietra incredibili, copiare il drappeggio della stoffa su una materia dura. La data di oggi mi fa ricordare la zona di Quarto dove vissi dal 1954 al 1958. La scuola elementare proprio nella villa Spinola che fu alloggio di Garibaldi, Il monumento ai Mille.La vecchia Osteria Del Bai. La via 5 Maggio appunto. Che ricordi .. che vêgio che son … Ciao Miss !!!
Sì, veramnte straordinaria la bellezza di queste sculture.
I tuoi ricordi genovesi sono sempre dolcemente nostalgici, caro Mario.
Da parte di mia madre ho un sacco di parenti che si chiamano Giuseppe Costa 🙂
Ma dai, ma pensa un po’! Ciao Pani, un caro saluto a te.
Un monumento funebre molto bello, con quelle due figure così accudenti e dai tratti gentili. Interessante anche il bel volto maschile sul bassorilievo, rende giustizia alla signorilità del personaggio. Buona giornata 😊
Sì, è uno stile magnifico, anche per me.
Non basterebbe un mese per visitare a dovere il Cimitero Monumentale di Staglieno!
Davvero, non si finisce mai.