La Madonna con il Bambino in Via Galata

È una semplice scultura e rappresenta la Madonna con il suo Bambino tra le braccia.
Lei è materna e regale, ha il velo smosso dal vento, i riccioli composti a incorniciarle il viso, il suo sguardo è amorevole e colmo di tenerezza e accenna poi un sorriso gentile.

Se percorrerete Via Galata, una delle più frequentate strade del centro cittadino così la vedrete, la scultura è posta sopra il portone del civico 25.

Tra i colori, le luci e i riflessi del nostro tempo frettoloso c’è anche questa sacra immagine.

È un tondo privo di orpelli e di ricche decorazioni e nella sua essenziale semplicità restituisce la dolcezza e la grazia della Madonna con il Bambino.

Piazza San Luca: l’edicola della Madonna dei portantini

Ritornando ancora nei caruggi andiamo a scoprire insieme una delle tante testimonianze di antica devozione nella nostra città vecchia.
Sotto il cielo azzurro di Genova, in Piazza San Luca, si ammira una bella edicola.

Posta su un antico edificio accolse un tempo molti sguardi speranzosi.

Questa è l’edicola che ospitava un tempo un dipinto che ritraeva la Madonna con il Bambino e Santi, il quadro è purtroppo scomparso da diverso tempo.
L’edicola fu eretta in anni distanti dai membri della corporazione dei portantini che su questa piazza avevano la loro sede.

Nella parte superiore la luce sfiora un delicato volo d’angeli.

Alla base si trova un cartiglio dove sono incise queste parole latine:
Quasi rosa plantata super rivos aquarum fructificabit Eccl 39
1735.
E il loro significato è il seguente:
Come rosa piantata lungo ruscelli d’acqua fruttificherà.

Al posto del dipinto scomparso è stata qui collocata la copia di un quadro conservato al Museo di Sant’Agostino che un tempo era posto nell’edicola votiva di Piazza Cinque Lampadi.

Da lungo tempo i portantini non attraversano più Piazza San Luca con la fronte imperlata di sudore e con la forza nelle braccia e nel petto.

Molti di loro, percorrendo questa Piazza, alzavano gli occhi verso l’immagine cara di Maria.

E così, quando passate in Piazza San Luca, pensate a quegli antichi genovesi, al loro fervore e a ciò che è rimasto di quella loro devozione lontana, un’eredità delle quali tutti noi dovremmo avere cura.

La Madonna con il Bambino in Piazza Fontane Marose

In Piazza Fontane Marose, posta sull’angolo con Vico dei Parmigiani, potete ammirare una bella edicola perfettamente restaurata che ospita la statua marmorea della Madonna con il Bambino.

La sovrasta una croce e sotto di essa un piccolo putto.

La statua è a mio parere insolita e molto raffinata, la gestualità aggraziata di Maria è in perfetta armonia con quella del piccolo Gesù che in una mano regge il mondo.

Un cartiglio è situato alla base delle due figure.

Il manto che avvolge la figura di Maria, l’abito candido e le linee, gli sguardi e le espressioni solenni restituiscono nell’insieme un senso di semplice misticismo.

E così attraversando Piazza Fontane Marose alzate lo sguardo verso l’antica edicola e verso la dolcezza della Madonna con il Bambino.

L’edicola della Madonna in Via di San Bernardo

Ritornando nei nostri amati caruggi, andiamo ad ammirare un’antica edicola sita in Via di San Bernardo e posta ad angolo con Via Chiabrera.
È un tabernacolo molto raffinato e ospitava un tempo una statua della Madonna con il Bambino oggi non più presente e sostituita da una statua che mi pare di fattura recente.

Fastoso e molto ricco è invece il tabernacolo, decorato con piccoli angioletti e con la colomba dello Spirito Santo collocata al centro.

È un insieme armonioso e molto raffinato.

In delle strade più vetuste e ricche di storia di questa città.

La bella edicola, come le molte altre che si trovano nel centro storico, è ancora viva testimonianza di quella fede antica grazie alla quale l’immagine di Maria è così presente nelle nostre strade.

Qui, a pochi passi dalla storica Drogheria Torrielli.

Nella nostra Via di San Bernardo, tra le case antiche che custodiscono lontane memorie.

Un’antica casa in Vico Capriata

Ritornando a camminare nel passato potrebbe capitarci di ritrovarci in Vico Capriata, una strada genovese che ai giorni nostri non sapremmo neanche immaginare.
Il nostro Vico Capriata, infatti, si trovava nella zona di Portoria, precisamente nei pressi della Chiesa di San Camillo, una zona che ha subito stravolgimenti e demolizioni e che oggi è definitivamente consegnata alla modernità.
In un tempo diverso, in Vico Capriata, c’era invece un’antica dimora che custodiva cuori e speranze: sul muro esterno di questo edificio era collocata una preziosa edicola sacra al centro della quale è rappresentata la dolce immagine della Madonna con il Bambino.

Nella parte superiore vi sono invece i Santi Bartolomeo e Antonio, i loro nomi sono anche scolpiti nella pietra.

E lo sguardo di Maria è dolce, materno e amorevole.

Accanto a lei la ieratica figura di San Giovanni Battista.

E sull’altro lato si trova invece Santo Stefano.

Al centro, nella parte superiore, il trigramma di Cristo.

La pregiata scultura marmorea si deve ad un artista lombardo e risale al lontano 1456: è parte delle collezioni del Museo di Sant’Agostino ed è ora esposta negli spazi suggestivi della Chiesa di Sant’Agostino.
Era un tempo sotto il chiarore del sole, su un’antica casa, nell’ormai perduto Vico Capriata.

Vico del Filo: la Madonna con il Bambino, San Giovanni Battista e Santa Caterina da Genova

È un’antica edicola genovese e la si ammira percorrendo il nostro Vico del Filo.
Posta ad angolo con Vico delle Cinque Lampadi ecco così la testimonianza di una devozione antica.

Sotto all’edicola, nelle due cornici ora vuote, erano un tempo ospitati due dipinti: sulla sinistra si trovava una pittura dedicata alla Passione di Gesù, sulla destra invece un’opera nella quale era rappresentata la decollazione di San Giovanni Battista.
Non so dirvi nulla di più di questi dipinti, spero vivamente che siano conservati al Museo di Sant’Agostino come altre opere che un tempo adornavano i caruggi di Genova.

Ricche e raffinate sono le decorazioni marmoree che racchiudevano i quadri.

L’edicola ospita un gruppo scultoreo nel quale sono effigiati la Madonna con il Bambino, San Giovanni Battista e Santa Caterina da Genova.

Al di sopra di essi la tenerezza di due piccoli putti.

E alla base dell’edicola un’iscrizione incisa nel marmo: REGINA coeLoRUM REST. ANNO 1790. 24. 7BRE.

La luce filtra gentile in questo vetusto caruggio a pochi passi dalla nostra cattedrale.

E lo sguardo trova la dolcezza materna di Maria che con grazia sorregge il piccolo Gesù e tiene accanto a sé San Giovannino.

Tra le case antiche della Superba, in questo luogo che ancora ci ricorda certe lontane devozioni.

La Madonna con il Bambino in Vico Giannini

Vico Giannini è un semplice caruggio e si estende tra Piazza San Pancrazio e Sottoripa.
Se dovesse capitarvi di passare da queste parti soffermatevi ad ammirare un’immagine sacra che trovate in questo vicoletto.

Nel tondo ecco così la dolce immagine della Madonna con il Bambino.

E malgrado il tempo abbia posato la sua patina scura sul marmo ancora si coglie la bellezza antica dell’edicola.

Racchiusa in uno scorcio nascosto della città vecchia, quasi sospesa in un tempo che non è più.

In questo chiaroscuro genovese questa è la Madonna con il Bambino di Vico Giannini.

L’edicola della Madonna in Salita della Fava Greca

È un’antica edicola sita nella città vecchia, in una traversa di Via di Ravecca.

Si trova in Salita della Fava Greca e percorrendo questo caruggio troverete la bella edicola posta ad angolo all’incrocio con Vico di Coccagna.

Accanto alle finestre davanti alle quali sbocciano i ciclamini bianchi così si conserva l’edicola che un tempo ospitava una statua della Madonna della Concezione oggi non più presente.

Piccoli angeli la abbelliscono nella ricchezza dei decori.

E purtroppo uno di essi ha subito dei danneggiamenti.

Nel marmo rimane però ancora questa commovente infantile dolcezza.

E in questa sontuosa cornice, sotto la grata, è collocata una statua della Madonna con il Bambino.

Nella consueta bellezza di questi luoghi dove la sacralità e la vita quotidiana si mescolano con autentica armonia.

Sotto l’azzurro di Genova, in Salita della Fava Greca.

Chiesa di San Donato: l’edicola della Madonna con il Bambino

È una ricca e fastosa edicola collocata sul muro laterale della Chiesa di San Donato, nel marmo è scolpita la grazia di Maria che stringe tra le braccia il piccolo Gesù.

Circondata da angeli che reggono il lembo di un drappo posto con garbata leggerezza a incorniciare la nicchia.

La sovrastano graziosi putti e le lettere M e V che sapientemente intrecciate rappresentano il monogramma di Maria.

Con dolcezza il dolce angioletto provvede ai suoi compiti.

E ancora altre gioiose creature celesti celebrano Maria e il Bambino e così circondano la colomba che rappresenta lo Spirito Santo.

La mano sul petto, lo sguardo rivolto alla Madonna.

Una croce si staglia nell’azzurro, sopra la bella edicola.

Trovandovi davanti alla chiesa di San Donato proseguite oltre, sulla destra, verso Stradone Sant’Agostino.

E sul muro di questa antica chiesa potrete ammirare l’edicola.

Una grata protegge l’immagine sacra e la materna dolcezza della Madonna con il Bambino.

Alzando lo sguardo in Vico degli Adorno

Alzando lo sguardo in Vico degli Adorno si trova, netto e chiaro, un simbolo della religione cattolica: è il trigramma di Cristo, le lettere IHS che indicano il nome di Gesù.

L’antico bassorilievo si compone di diversi elementi che sempre testimoniano l’autentica devozione che si ritrova in queste vie dalla lunga storia: una Madonna con il Bambino così è posta sulla sommità del bassorilievo.

Due figure reggono la ghirlanda che racchiude il simbolo di Gesù, ai lati di queste figure si distinguono le due lettere T e A.
Alla base è scolpita le seguenti parole in latino: pax huic domui che significano pace a questa casa.

E attorno ci sono anche alberi rigogliosi.

E ancora due stemmi ormai abrasi.

Alzando lo sguardo in Vico degli Adorno si ritrova una di quelle prospettive tipiche della città vecchia: le case dai colori caldi, un certa sicura genovesità.

E si ammira il chiarore del cielo lucente.

Vico degli Adorno è un breve caruggio e inizia da Via Lomellini, si trova proprio di fronte alla dimora natale di Giuseppe Mazzini oggi Museo del Risorgimento.
E così alzando lo sguardo in Vico degli Adorno si vedono le bandiere che sventolano davanti a quelle finestre e come sempre accade, in queste strade ricche di storia, un pensiero si rivolge a chi le ha percorse prima di noi: alcuni divennero personaggi importanti per la città e per la nazione, altri furono solo persone semplici che vissero le loro vite in un tempo diverso dal nostro.
E come noi, in un giorno distante, alzarono lo sguardo in Vico degli Adorno.