Un enigma per Miss Fletcher

Aprile è il mese più crudele, disse il poeta.
Anche luglio non è da meno, aggiunse piccata Miss Fletcher.
Stamattina, ore sette, nel ridente capoluogo ligure il termometro segnava 20 gradi centigradi.
Tra quattro giorni è agosto.
Miss Fletcher si avvicinò al tavolino e si versò una tazza fumante di cioccolata calda.
Non gradisco per nulla il caldo torrido, tengo a sottolineare.
Tuttavia, mi pare lievemente anomalo il clima con il quale si chiude questo secondo mese estivo, che si dice essere uno dei più freddi degli ultimi dieci anni.
Mi verrebbe da dire, non solo non esistono più le mezze stagioni, ma anche quelle principali non se la passano tanto bene.
Un colpo di vento spalancò la finestra e Miss Fletcher, intirizzita, si alzò per richiuderla. Poi, stringendosi nel suo scialle, tornò alla sua scrivania.
In questi casi, se uno ha la pazienza di andarsi a cercare possibili risposte, magari le trova, anche se, forse, sarebbe meglio una beata e inconsapevole ignoranza.
La notizia è questa, Eyjafjallajokull, il vulcano islandese dal nome impronunciabile, potrebbe essere una delle possibili cause dell’attuale clima.
Si era detto, al tempo della sua scenografica eruzione, che la nube prodotta avrebbe potuto provocare dei mutamenti climatici di un qualche rilievo e forse questo clima bizzarro è la conseguenza di quanto sta accadendo sul pianeta.
Perchè, se dalle nostre parti l’estate latita, agli antipodi il generale inverno trionfa e in Nuova Zelanda pare si siano verificate intense nevicate, come non se ne vedevano dal 1995.
Magari è un caso, si dirà; purtroppo non sono sufficientemente ferrata in materia da poter discettare sul tema, mi limito, semmai, a leggere.
L’articolo della Msnbc recita: “Le particelle create dalle eruzioni erano per la maggior parte composte di acido solforico e in crescita nel tempo. Se le particelle di acido solforico diventano larghe abbastanza, possono comportarsi come semi per la formazione delle nuvole. Le nuvole, a loro volta possono alterare la quantità e il tipo di precipitazione che un’area riceve.”
Miss Fletcher, perplessa, si accese una sigaretta.
Come sarebbe a dire, se le particelle di acido solforico diventano larghe abbastanza? Se? C’è modo e maniera per verificarlo? Gentilmente, si può mandare lassù un omino con un centimetro che effettui tutte le misurazioni del caso, provvedendo anche a dotarlo di un satellitare, perchè comunichi in tempo reale la situazione?
– Ehi, voi di casa! E’ fatta! Tirate fuori piumini e Moon Boot!
No, così, tanto per sapere se la prossima stagione sciistica si aprirà a ferragosto a Finale Ligure.
Miss Fletcher, presa dallo sconforto, emise un profondo sospiro, carico di significato, mentre fuori infuriava la tormenta e il vento alzava turbini di foglie.
Comunque, hanno detto che ad agosto tornerà l’alta pressione e il leggendario anticiclone delle Azzorre che, fino ad oggi era beatamente in sciopero a casa sua, a breve rifarà la sua comparsa.
Mi sorge spontaneo un interrogativo. Ma, per quale motivo, in vacanza non andiamo alle Azzorre?
Miss Fletcher, scuotendo la testa, si alzò e, munita del suo ricamo, andò a sedersi davanti al camino.

6 pensieri su “Un enigma per Miss Fletcher

  1. Ah se desidererei essere una farfalla per vedere Miss Fletcher stretta nel suo scialle, davanti al camino a ricamare….
    Buona giornata cara e copriti bene che fa freddino!
    🙂
    Besitos Susanna Cerere

  2. Cara Fletcher,
    dalla tua creatrice hai acquisito il brutto vizio del fumo o, forse, i telefilm erano politicamente corretti e avevano tagliato le scene in cui fumavi con voluttà?
    A parte questo ti dirò che anch’io, pur non abitando a Cabot Cove, ma sulle rive del mediterraneo, oggi in casa avevo freddo e al mare mi sono avvolta del pareo (conoscendo le mie dimensioni, avrei capito che si trattava di un’intera pezza di stoffa). O, forse, erano vampate al contrario…. Speriamo almeno di aver bruciato qualche caloria… A proposito una mia mica dice che esiste un batterio che trasformerebbe le donne in bovine, consentendo loro di digerire anche la cellulosa e, quindi ingrassare anche mangiando verdura. Pare che ci sia anche un’apposita cura antibiotica. Io, veramente sono un po’ scettica…
    Cerea

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