Dodici canzoni dei Beatles

I ragazzi di Liverpool e le loro canzoni.
Volevo scrivere di una in particolare, poi ho preferito scegliere per voi dodici brani che per me sono tra i più amati.
Cos’è la musica?
Per me la musica è evocazione, suscita in noi sentimenti ed emozioni, ce li riporta quando li abbiamo perduti o quando ci sembra di non provarli più.
E’ nostalgia, rimpianto, guardare indietro verso il nostro passato, è questa è Yesterday, una melodia senza tempo.
La musica è storie e personaggi visionari.
C’è un uomo su una collina, the man of the thousand voices, il folle sulla collina che guarda il sole scendere, The fool on the hill, lui sa che a essere pazzi sono tutti gli altri, coloro che non lo ascoltano e che non vogliono conoscerlo.
La musica è una fanciulla che raccoglie il riso sui gradini di una chiesa dove si è appena svolto un matrimonio.
E’ una figura gotica e misteriosa Eleanor Rigby, così sprofondata nella sua assoluta solitudine.
La musica è un giorno che inizia.
E’ mercoledì, sono le cinque del mattino, una ragazza esce piano dalla sua stanza, lascia un biglietto sul tavolo e fugge via.
She’s leaving home, mentre coloro che restano si domandano in cosa abbiano sbagliato.
Le canzoni sono fatte dei tuoi ricordi, ci sono in esse i momenti della tua vita, le persone che hai trovato sulla tua strada, i tuoi amori.

There are places I remember
All my life though some have changed
Some forever not for better
Some have gone and some remain

In my Life, i momenti del nostro passato e la memoria struggente di noi stessi.
Le canzoni esprimono l’infinito del nostro sentire e la sua profondità, l’amore dolcemente malinconico e romantico.
E il desiderio di voler essere sempre in ogni luogo, each one believing that love never dies, in ogni istante: Here, there and everywhere.
La musica esprime vita, vitalità e gioia di vivere.
E’ camminare con il sole il faccia e accennare le parole di Here comes the sun oppure il ritornello di All you need is love.
La musica è una chitarra e i tuoi amici, in estate all’aperto.
E c’era uno, in genere era il ragazzo ombroso del gruppo, che arpeggiava sulle corde.
E poi c’era l’amica con i capelli lunghi fino alla vita che ci metteva grande impegno e tutti insieme si cantava proprio quei due pezzi, Let it be e Hey Jude.
La musica dei Beatles è quella canzone che abbiamo ballato tante volte, a cantarla non ci siamo riusciti mai perché è davvero difficile, Something e la sua atmosfera così particolare.
La musica dei Beatles, quanto è arduo scegliere solo dodici canzoni?
E voi quale titolo indichereste?
La musica è evocazione.
E c’è una canzone dei Beatles che più di ogni altra sento mia.
E poi ho scoperto che Paul McCartney non amava gli arrangiamenti di questo brano, eppure le viole e i violini sanno trasportarci in quell’atmosfera così magicamente sognante.
The long and winding road, certi giorni la ascolto in loop, infinite volte e il vento non passa mai, resta con me.
E io rimango sulla lunga strada dove mi ha sempre accompagnato la voce di Paul McCartney.

The long and winding road that leads to your door,
Will never disappear,
I’ve seen that road before
it always leads me here,

leads me to your door.

37 pensieri su “Dodici canzoni dei Beatles

    • Buongiorno carissimo!
      Sì, hai aggiunto tre titoli imperdibili, scegliere è praticamente impossibile, vero?
      She’s leaving home mi ha sempre colpito, in parte per la storia e in parte per come viene narrata, pare davvero di ascoltare il pensiero dei genitori di lei che si pongono tutte quelle domande.
      Grazie caro, buon sabato a te.

  1. Li ho incontrati per la prima volta negli anni delle elementari con la colonna sonora di uno sceneggiato (Michelle) ed ero preoccupatissima quando mia mamma mi disse che non era una canzone appena uscita, temendo di non riuscire a ritrovarla…beata ingenuità. Quello stesso anno a Natale ricevetti due musicassette (!) con la raccolta rossa e cominciai a farmi una cultura… Aggiungo alla tua lista Julia e sottoscrivo “Here, there and everywhere”… Bacioni e buon sabato!

  2. Ah, i Beatles!!!! Come si fa a scegliere? E Yellow submarine? Caspita, quanto tempo è passato. A marzo, per il mio ….esimo compleanno, mi regalo la serata all’Archivolto ” Beatles submarine” con la Banda Osiris e con Neri Marcorè.

  3. Sì, i carissimi Beatles, di loro ho un cofanetto acquistato al Camden Market e che custodisco gelosamente.
    Non so dirti quale canzone mi piaccia di più.. 🙂
    Grazie per questo “remember”, buon weekend Cara Fletcher! 🙂

  4. Pingback: alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 14.12.13 | alcuni aneddoti dal mio futuro

    • Sei la seconda persona che mi scrive di amare She’s leaving home e questo mi fa molto piacere!
      I titoli che tu hai aggiunto sono anch’essi imperdibili, è difficile scegliere.
      Grazie Julka, benvenuta qui!

  5. Un bellissimo ricordo a Giugno del 1965, ero al palasport di Genova a godermi questi grandi miti della canzone.
    Da qualche parte devo avere il biglietto, che conservo da 48 anni.
    Eugenio

  6. Cacchio, Fletcher: mi anticipi sempre!! Ho un pezzettino in attesa proprio sulla musica, proprio sui Beatles, proprio su una canzone!
    Va beh… le mie dei Beatles sono soprattutto “Here comes the sun”, “Eleonor Rigby”, “Hey Jude”, “While my guitar gently weeps”, “Strawberry fields forever”, “A day in the life” e quella del pezzettino in attesa e anche tante altre.
    Ultimamente stravedo per “Working class hero” del solo John Lennon.
    Grazie di questa apertura domenicale sulle note dei Beatles…

    • Ottime le tue scelte Titptoe, era da un po’ che pensavo a questo post, volevo dedicarlo solo a The long and winding road, poi invece ho preferito questa playlist. Attendo il tuo articolo, non so immaginare di quale canzone possa trattarsi.
      Un bacione a te!

      • in un mio libro, non pubblicato, scrissi questo:

        Eseguì l’Arte della Fuga a prima vista, come se l’avesse sempre suonata, senza impegno ma lasciandosi trasportare dalla musica stessa.
        L’insegnante si complimentò.
        “Questa è la tua musica, Antonio!”
        “La mia musica?”
        “Certo! Non è da tutti eseguirla alla perfezione come hai fatto tu. E poi… eri così immerso, quasi trasportato”.
        “In effetti, ho seguito l’architettura della musica, così cristallina, così…”
        “Purissima” aggiunse l’insegnante, “ai limiti dell’udibile. Alla fine diventa silenzio”.

        Ecco, per me la musica perfetta è quella che assomiglia al silenzio

  7. Ciao Jessica vedo adesso questa tua bella e interessante pagina (come tutte del resto) sui Beatles.
    Siccome sto preparando una pubblicazione che parla anche di quel famoso concerto a Genova nel 1965 (che cambiò la storia di più di una persona e quei 4 “Capelloni” contribuirono a rivoluzionare la società e il modo di pensare… da allora niente sarebbe stato più lo stesso… anche se oggi potrebbe sembrare esagerato e far sorridere…) vorrei chiedere ad Eugenio se oltre al biglietto ha per caso fatto qualche foto…. grazie (… lo so lo so… sul web ci sono ma ….).

    Salutoni a Jessica e a tutti 🙂
    Enrico

  8. Mi dispiace, per le foto, ne avevo fatto sicuramente qialcuna, ma con i vari traslochi non so che fine hanno fatto.
    Eugenio

  9. Le canzoni dei Beatles non si possono definire solo come tali. Sono ritratti perfetti di un ‘ epoca irripetibile, e gioielli senza tempo . La nostra infanzia, e istantanee di un mondo che sapeva credere nell ‘ utopia.

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