Se l’inquietudine avesse un volto potreste vederlo in un luogo di silenzio e di mistica suggestione.
In certi giorni il vento smuove le foglie cadute e fa oscillare i fili d’erba ma non tocca quel manto che copre le due figure interpreti di una vera danza macabra.
E bisogna andare lassù, nel porticato superiore del Cimitero Monumentale di Staglieno, per fissare i propri occhi sul volto dell’inquietudine.
Questo è il monumento Celle, scolpito da Giulio Monteverde, artista autore di opere indimenticabili, sua è la scultura di quell’angelo dallo sguardo enigmatico e dalle forme eteree.
E sua è la statua che rappresenta la danza della Morte con la Vita, il dramma eterno.
Il progetto originale dell’opera prevedeva che la fanciulla fosse completamente senza veli, un vero azzardo per quell’epoca e venne richiesto che la giovane donna fosse coperta, così un manto andò a posarsi sulla nudità di lei.
L’inquietudine è in quel movimento, in quel drappeggio che cade, nel tentativo disperato della Vita di sottrarsi alla stretta della Morte.
L’inquietudine è in quelle dita di scheletro che afferrano con ineluttabile vigore quel polso giovane e lo tengono stretto, l’inquietudine è quella mano di fanciulla protesa a cercare soccorso e salvezza.
La Vita ha forme sinuose e fattezze perfette, i capelli le incorniciano il viso, sul suo capo è posata una lieve farfalla che rappresenta l’anima.
La Morte è cupa, il viso della Morte è un teschio, non ha occhi e non ha sorriso, non ha sguardo e non ha pietà.
La Morte è misteriosa, inesplicabile, oscura, un velo la cela e la rende ancor più paurosa.
Danza la Vita, pare di sentire l’armonia leggera dei suoi passi, cade il drappeggio sui suoi fianchi e sulle gambe.
E la sovrasta quel volto, il volto dell’inquietudine implacabile e crudele, mentre quella mano la tiene avvinta e non le permette di sfuggire al suo destino.
Non c’è scampo e non c’è fuga.
L’inquietudine è gesti e movimenti, la esprime quel capo reclinato all’indietro, tutta l’energia vitale è tesa nell’immane sforzo di divincolarsi da quell’abbraccio mortale.
La Vita non si arrende, la Vita cerca la vita, l’aria e il respiro.
La Vita cerca la libertà.
Staglieno è tanti mondi, vi si trovano certe antiche genovesi con lo scialle di trine e l’ombrellino tra le mani.
E bimbe ritte in punta di piedi e marinaretti.
E angeli, angeli sottili e leggeri.
E poi, a volte, si incontra l’inquietudine e ha diversi visi e sguardi, presto li scopriremo insieme.
Silenzio, silenzio e ombra.
Lassù, sotto al porticato, la Vita e la Morte danzano per l’eternità.
Un articolo-inchiesta che è una poesia! Splendide artistiche le foto!Grande Miss!!! ❤
Grazie Anna Maria, sei sempre generosa! Un bacione!
Sebbene sia abbastanza inquietante, trovo questo monumento molto affascinante 🙂
Grande Fletcher, buona settimana 🙂
Inquietante e affascinante, proprio così Niko!
Bacio a te caro, grazie!
Ciao Fletcher, buona notte ed un abbraccione 🙂
I tuoi post su Staglieno li adoro! Non credo avrei mai la capacità di osservare tutto con l’attenzione che hai tu, di solito sono un po’ frettolosa… fortuna che mi metti sotto agli occhi queste meraviglie così mi ci soffermo e non mi perdo nulla. Credo che ormai avrai fatto confluire a Staglieno tutti quelli che abitano a Genova e dintorni 🙂 bacioni
Cara Viviana, questo monumento è nei miei pensieri da diverso tempo, dovevo trovare le parole e ieri in qualche maniera le sensazioni hanno trovato una loro strada, non è nemmeno la statua più inquietante ma ha qualcosa di davvero coinvolgente, è la magia dell’arte, credo.
Grazie delle tue belle parole Viv, un bacione!
“Love is the dance
of Eternity”
(“Metropolis – Part 1”, dall’album “Images & Words” dei Dream Theater)
Oh, che commento fantastico hai lasciato, una vera chicca! Grazie!
No gh’è ninte da di, con ti Miss, montemmo delongo ciù in aeto, un l’è in servisssio belliscimo,tenio,misteioso e velou de tristessa…..e fotografie son ecellenti, pa de ese lì vixin a ammia e tocca o capolavoro do Monteverde…..Ciao Miss!!!:)))
Caro Pino, tu come sempre con la tua generosità mi commuovi!
Grazie di cuore amico mio, un abbraccio a te!
Grassie,ma te ti che ti ne fae seugna’ con sti belli servissi, anche a ti un abbrazzo, grande amiga Miss!!!:)))
Ma grazie caro Pino, i tuoi commenti in genovese sono semplicemente fantastici!
Semplicemente grande.
E’ incredibile questa statua, misteriosa e particolare.
Grazie Mauro!
ho sempre avuto un po’ di timore a passare vicino a questa bellissima scultura. Ma a forza di passarci l’ho osservata bene, e il senso di inquietudine che mi incuteva all’inizio è stato sostituito da una profonda ammirazione per la bravura di questo artista, capace di far sembrare vivi gli sguardi delle sue figure, e di trasmettere questa immagine di bellezza allo stato puro.
Ammirazione tanta, tantissima. E’un’opera d’arte geniale e di grande bellezza, quel movimento rende tutto quasi reale, hai ragione Emilia.
bellissimo post ! (:
Grazie, benvenuta tra queste pagine!
E’ inquietante e affascinante al tempo stesso.
Stefy
Sì, proprio così Stefania, la penso come te!
effettivamente la statua della Morte impietrisce, in un certo senso …
Quando la si vede per la prima volta l’impatto è davvero forte e potente, si resta impressionati.
che poesia
Grazie Plus, onore grandissimo detto da te!
Pingback: alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 29.04.14 | alcuni aneddoti dal mio futuro
Che dire cara Miss? Nell’ammirare quest’opera un velo di inquietudine sfiora anche il mio cuoricino, soprattutto in questi giorni non facili, ma la danza della fanciulla, leggiadra, fa decisamente dimenticare la durezza della Morte.
Un bacio Susanna
Questo monumento suscita sentimenti contrastanti, certo sa colpire il nostro sentire.
Un bacio a te Susa, grazie!
Che splendido post Miss. Hai colto davvero molto di questa scultura così forte, inquietante, spaventosa anche
Ti ringrazio cara, era da tanto che volevo scriverlo, dovevo trovare le parole adatte.
Inquietante Miss!
Davvero Alessandra.
Mamma,davvero impressionarnte!!!!!!!!!!!!!
Sì, è proprio vera inquietudine.
beh, quel volto è proprio inquietante. Comunque credo che questo sia un posto molto più interessante dell’acquario
Sì, lo è. E’ un luogo ricco di suggestioni.
Ho sempre pensato che le ombre e i drappeggi di questa statua diano una delicata impressione di morbidezza.. ho la sensazione che allungando la mano la superficie al tocco sia come il velluto…
Meraviglioso il velo che avvolge la morte e le gambe della ragazza, quasi fosse un abbraccio che con quelle pieghe delicate unisce le due figure.
Sono sempre stupita di come la luce, a volte anche l’usura e la polvere possano dare certe impressioni a chi le guarda con ammirazione dal basso!
Hai ragione Kiki, a Stagleino la luce crea magie vere, questa statua è di grande effetto, per le linee e le sfumature, forse non è la più impressionante, ci sono altre statue piuttosto impressionanti, questa però è davvero unica.
Un bacione cara, grazie!
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Non ho parole. Solo stupore e…inquietudine!
E’ di forte impatto questa statua, davvero inquietante.
Grazie a te cara.
E’ brava Graziella con poche parole ha fatto la sintesi più sintesi di questo capolavoro condivido il suo commento e ti esprimo tutta la mia ammirazione e stima per regalarci e renderci partecipi della meraviglie di questa magnifica scultura,un abbraccio grande ,Miss!:)
Grazie Pino, sei sempre generosissimo!
Ti abbraccio forte, buon pomeriggio.
Conoscevo la storia di questa Danza macabra, ma, non è per adularti, tu l’hai resa poesia. Grazie e ancora grazie ( P.S. Ora anche mio figlio ti segue con molto interesse!).
Grazie di cuore, Anna, a volte non è semplice trovare le parole ed esprimere le proprie sensazioni. Buona serata, ringrazia anche tuo figlio, sono contenta di avere un nuovo lettore!
la tua risposta a Stravagaria mi sembra perfetta: “non è nemmeno la statua più inquietante, ma ha qualcosa di davvero coinvolgente, è la magia dell’arte, credo” … lo credo anch’io, Miss… e penso che nei cimiteri il silenzio sia prezioso, ma in taluni, udire in sottofondo: La Danza Macabra di Saint-Saens, sarebbe la ciliegina sulla torta…
Proprio così Sergio, questo monumento ha qualcosa di vibrante ed è così diverso dall’etereo angelo della tomba Oneto. Grazie, buona giornata a te.
…..Carissima nostra Miss è sempre bello rivedere,rileggere e gustare i tuoi impareggiabili post….il commento a volte diventa un piacere anche un po’ monotono perché meritano solo complimenti e lodi anche per questo vale lo stesso lodi lodi e lodi….grazie Miss un abbraccio!
Carissimo, io sono sempre felice di trovare traccia del tuo passaggio, è bello anche sapere che ti fa piacere rileggere le mie storie. Un abbraccio!
“…la morte non ti vedrà in faccia
avrà il tuo seno e le tue braccia”
la morte di Fabrizio de André (trad.Brassens)
Grazie Eliana!