I never travel without my diary. One should always have something sensational to read on the train.
Non viaggio mai senza il mio diario. Si dovrebbe sempre avere qualcosa di sensazionale da leggere in treno.
Oscar Wilde
Un treno ti porta verso la tua meta, hai accanto altri come te.
Una stazione è un arrivo o una partenza, come sempre dipende dal punto di vista.
Binario sei, scala, timbratrice, attesa.
E poi arriva il treno, saliamo.
A dire il vero da un po’ di tempo a questa parte ogni volta che si parla di viaggi sui binari mi viene in mente la mia amica Pendolante e i suoi percorsi quotidiani, i suoi racconti per parole e immagini, molti suoi scatti sono dedicati ai lettori in viaggio.
E loro, i lettori, non si accorgono di nulla, si direbbe.
Ci si siede lato finestrino, sempre.
Mi guardo intorno, una signora sfoglia una rivista di moda, un ragazzo invece è tutto concentrato e assorto in un’avvincente storia di Topolino.
Da sempre mi domando come caspita faccia Pendolante a fotografare i viaggiatori senza farsi notare.
E quanti sono i lettori?
Quanti quelli che si appisolano con un libro tra le mani?
E quanti quelli che si isolano immergendosi tra le pagine di un romanzo?
Ogni libro in fondo è un viaggio, è la metafora di ciò che stai vivendo.
E’ scossoni, accelerazioni, fermate, panorami che rapidi mutano al di là dei vetri, ogni capitolo è una tappa.
E poi, la sosta in galleria, c’è in ogni libro: è quel paragrafo cupo, a volte poco comprensibile, tu dovrai leggerlo per forza, rientra comunque nella dinamica della storia.
E intanto ti domandi: finirà?
Usciremo da questa stramaledetta galleria?
Ecco, si apre la porta dello scompartimento, fa il suo ingresso un personaggio chiave del romanzo, il treno riparte e laggiù si vede la luce.
Vedete, ogni libro è un viaggio, ogni libro poi ha una diversa velocità.
E appunto si apre la porta dello scompartimento ed entra lui, è giovane, spigliato, ha un bel sorriso aperto ed è socievole nella giusta maniera.
Un pendolare di riviera, scoprirò poi.
E parliamo del fatto che in Liguria, quando viaggi in treno, vedi il mare.
Devi solo metterti dalla parte giusta, questo è chiaro.
E d’altra parte anche la vita è così, devi solo trovare il tuo posto, a differenza del treno non è neanche detto che tu possa prenotarlo ma se sei fortunato il tuo posto nel mondo sarà quello perfetto per te.
Il viaggiatore posa sul tavolo un libro e il suo spuntino, si direbbe focaccia da come è fasciata.
Lui è cordiale e piacevole, dice che questo treno lo prende spesso.
E a questo punto io inizio a parlare di lei, di Pendolante, di questa sua peculiare abitudine di ritrarre i viaggiatori.
Racconto in quale maniera ci siamo incrociate sul web, parlo dei suoi scritti e dei miei, a lei fischieranno le orecchie?
E’ un pomeriggio di dicembre, tu sei da tutt’altra parte e su un treno a breve distanza da Genova c’è qualcuno che parla di te.
E tu nemmeno lo sai.
E il viaggiatore sarà poi venuto a sbirciare tra le pagine dei nostri blog?
Ho motivo di credere che l’abbia fatto!
E c’era il libro, lì sul tavolino.
Autore che non conosco, copertina elegante ed essenziale, libro in transito in direzione levante.
Questo è per te, Katia.
E intanto il treno sferragliava davanti al mare.
Che splendido post! Immagini di viaggio, incontri e amicizia. Qui di virtuale non c’è nulla è tutto vero e tangibile 🙂 farà piacere a Katia, e a tutta la nostra piccola comunità fa piacere trovarla qui tra le pagine del tuo blog. Buona giornata a entrambe!
E sì, infatti, tutto vero e reale, felice che ti sia piaciuto questo piccolo post di viaggio Viv, un bacione a te!
cara, che piacere sapere che mi hai pensata e dedicato questo tuo post. Ne sono conmossa. I lettori in treno hanno un grande fascino. Li guardi, li osservi, li spii, li fotografi… Un grande bacio Miss. Grazie
Sì, i lettori in treno sono speciali, saperli cogliere è un tuo talento, non è per nulla facile!
Bacioni a te cara!
cara, che piacere leggere che mi pensi, che un viaggio in treno, un lettore, ti porti fino a me: dalla Liguria all’Emilia. Non c’è mare qui da me, ma lo guardo attraverso i tuoi post. Grazie Miss. Sono commossa
Vedi, mi confondo al punto da commentarti due volte
Che bello! Grazie cara, buon pomeriggio!
Ti sono fischiate un po’ le orecchie, dillo 🙂 ! Grazie a te cara!
Affascinante racconto di viaggio, peccato non si possa girare pagina e continuare la lettura… 😉
Grazie Anna Maria, felice che ti sia piaciuto, un abbraccio!
“libro in transito in direzione levante,” quasi un titolo.
Uh, potresti scriverci un racconto dei tuoi!
Anche io quando viaggio in treno porto sempre con me un libro. Ma che tristezza vedere tante persone che non si staccano dai loro cellulari o smart phone o tablets e digitano, digitano… Evviva i libri, quelli di carta! Ciao Miss, e sempre grazie. Buona serata.
Anche io amo solo i libri di carta, cara Renata, non saprei farne a meno.
Grazie a te cara, buona serata!
Che bellezza !!!
Grazie, benvenuto qui!
Bell’omaggio a Pendolante, ai treni e alla lettura. Belli i treni di Liguria, sempre accompagnati dal mare… 🙂
Grazie Tiptoe, viaggiare in treno in Liguria è piuttosto piacevole, ti scorrono davanti splendidi panorami, tu lo sai!
Bacioni cara!