Loro sono le ragazze di Sampierdarena.
A dire la verità non sono poi così certa che tutte loro siano nate e cresciute in questa zona del ponente cittadino, so soltanto ciò che si può leggere a tergo di questa fotografia.
Dunque, siamo nel 1920 a Sampierdarena e una di queste giovani donne si chiama Giuseppina.
E le altre?
È facile supporre che portassero quei nomi dolci così consueti in quel loro tempo come ad esempio Ida, Amalia, Rosa o semplicemente Maria.
Eccole le ragazze di Sampierdarena, nelle calda estate con i loro costumi ingombranti se ne vanno a fare il bagno sotto la Lanterna, mia nonna Teresa frequentava i Bagni Roma e chissà se ha mai conosciuto queste cinque fanciulle.
Portano piccoli orecchini, hanno i capelli mossi con onde e ricci sistemati con cura.
La ragazza al centro ha un abito con il colletto vezzosamente decorato con una greca, le due fanciulle vicine a lei poi sembrano proprio sorelle, hanno lineamenti simili e labbra carnose, la più grande delle due porta i capelli raccolti con un fiocco di raso.
Le ragazze di Sampierdarena hanno molti talenti, dalle loro mamme e nonne hanno imparato l’arte della pazienza, virtù indispensabile per certi lavori femminili, tutte sanno cucire con perizia e ricamare con talento e precisione.
E una di loro forse si diletta con la pittura, un’altra legge le note sul pentagramma e suona certi motivetti al mandolino, ognuna vive e sogna in un’epoca dal ritmo così diverso dal nostro.
Nel secolo delle innovazioni, in un tempo che con incredibile rapidità è destinato a mutare anche la quotidianità di ognuno.
Nell’attesa del futuro si guarda avanti, con questi grandi occhi scuri, con certe timidezze dipinte in volto.
Così vicine, nei giorni della giovinezza, nel 1920 a Sampierdarena.
commovente. nel 1920 Sampierdarena era straordinaria, pieno fermento delle Cooperative di Produzione e Consumo con i suoi innumerevoli spacci; culturalmente e politicamente era un crogiolo di meraviglie, La SOMS Universale Mazzini aveva migliaia di iscritti, il teatro Modena proponeva di tutto: feste, spettacoli, musica…e la mia Samp adorata era un comune a sé, appena prima di essere triturata nella “Grande Genova”
Eh già, un picciolo mondo a parte del quale facevano parte anche queste ragazze.
Miss, da lì a poco, Ida, Amalia, Rosa, Maria e Giuseppina con i loro ingombranti costumi, sarebbero rimaste senza spiaggia…
Eh sì, Sergio, purtroppo hai ragione!
Che tenerezza, cara amica mia.
Un abbraccio Susanna
Grazie, buona serata a te.
Tra le ragazze di Sampierdarena quella col fiocco di raso e in posa di traverso ha un cipiglio nello sguardo e una assertività quasi supponente … Ho il sospetto Miss che negli anni a venire abbia fatto parlare di se’ …. La dolcezza innata delle altre sembra gia’ stare stretta a questa signorina con il mezzo busto che si impone
all’ avanzare di un secolo che avrebbe visto tante donne protagoniste nelle loro storie personali, familiari, e non solo….
No, non sono d’accordo, cipiglio e supponenza proprio no: ha carattere e la trovo molto carina.
Attribuirle supponenza non era nelle mie intenzioni … Ma il cipiglio di un carattere forte e determinato a realizzare la propria persona … Spero non si sia impermalosita …. Me ne dispiaccerei molto
Figurati, no problem. A volte mi scopro molto protettiva con le mie pupille in foto!
Che belle queste foto di gruppo, ognuna ne esce con qualcosa di personale… e comunque in un’epoca di capelli mossi o ricci avrei avuto un gran penare col ferro da capelli senza ottenere grandi risultati temo. Bacioni!
Uh cara, sai che ho pensato la stessa cosa? Io pure, quelle onde non sono per niente facili da tenere a posto!
Un bacione a te!
La donna alta con aspetto assennato penso sia la mamma, è una bella donna pure lei, anche se le gravidanze allora molto frequenti sciupavano quei volti sereni e pieni di vita, avvolgendo gli sguardi con i pensieri e le preoccupazioni del vivere, espressioni di maturità. Sono i sentimenti di tutti noi che abbiamo avuto una mamma. Mi sembra che dietro loro ci sia una colonna? Forse anche una tenda? comunque belle tutte:chissà il loro papà!
Sì, ho notato anch’io che la donna sullo sfondo è più grande però non mi sembra troppo giovane per essere la mamma, chissà!
Buona giornata a te Mauro, grazie.
Che bel ritratto.
Chissà quale sarà la mia omonima….
Giusi
Eh chissà! Ciao Giuseppina, buona serata!