Le nuvole più belle le trovo sempre qui, nel tempo d’estate a Fontanigorda.
Passano leggere nell’azzurro, restano sospese nel cielo, alcune vaghe si disperdono, altre incorniciano i monti all’orizzonte.
E paiono posarsi sulle vette, ancora esitanti sul loro viaggio e la loro meta.
Le nuvole più belle sono candide, gonfie, contrastano con il verde intenso dei boschi e con la freschezza acerba dei prati.
Restano nella prospettiva di una strada tortuosa, gloriose e magnifiche, dense di pioggia e di goccioline avventurose.
Vagano sui monti della Val Trebbia, sulle felci e sui castagni ondeggianti, sui ruscelli gorgoglianti e sulle foglie frementi al vento.
Rosee si illuminano nel chiarore del tramonto delle serate estive.
Le nuvole più belle scivolano via come portate da zefiro lieve, ruzzolano nell’azzurro nella bellezza dell’immensità.
Sovrastano i tetti rossi del paese, le casette bianche e le biciclette appoggiate ai muretti, i gatti addormentati, gli orti rigogliosi e le rose profumate nei giardini.
Le trovo sempre qui, in questo luogo così amato.
Le vedo scorrere nel cielo di Fontanigorda e mi fanno tornare alla mente certe amorose parole di Jules Renard che faccio mie: il mio paese è là dove passano le nuvole più belle.
non ho parole,sai Miss mi fai venire l’idea di diventare aquila per volare su in alto e magari riposarmi sul pergolato o sul tetto del campanile:il creato è dentro e fuori di noi. Divertiti a colorare anche noi Miss.
Grazie Mauro, felice che tu abbia apprezzato, buona giornata a te.
Guardare le nuvole è uno svago gratuito che trasmette pace e rilassamento, se poi ci si può sdraiare in un bel prato ancora meglio. Buona giornata, cara!
Sì, le nuvole sono meraviglia pura!
Buona giornata a te Viv, grazie.
Miss, piacerebbero pure a Magritte…
Grazie caro, troppo buono!
Ti confesso che fare l’ acchiappanuvole e’ uno dei miei preferiti passatempi…. mi diverto meno quando sono loro ad acchiappare me sprovvista di ombrelli o ripari….
Eh sì, ti capisco!
Irene
Come te sono sempre affascinata dalle nuvole ma non posso descriverle, come lo fai tu, Miss Fletcher, la nostra carissima poetessa.
Grazie Irene, sei un tesoro!
“certe volte sono bianche,e corrono/e prendono la forma della pecora o dell’airone”/”Ma questo lo vedono meglio i bambini/che giocano a corrergli dietro per tanti metri”….e un po’del nostro Faber ci sta,dai!
Lui sempre, mia cara!