Era un caldo giorno d’estate di un tempo lontano.
E questo è soltanto lo scatto di un fotografo dilettante che ha anche compiuto un errore comune a molti di noi, se osservate con attenzione l’orizzonte è storto e oggi sarebbe facile rimediare a questa minuzia, invece lascio la fotografia così come l’ho trovata.
A tergo una mano gentile ha scritto: Camogli, 1918.
I sassi lisci della bella spiaggia del levante ligure bruciavano caldi di sole e il nostro provetto fotografo immortalò un istante felice su quel tratto di costa.
E c’erano magliette a righe, calzoncini con le bretelle, fazzoletti annodati sulla testa per ripararsi dal sole.
E c’erano giovani e ritrose fanciulle tutte bardate sotto il sole e noi a guardarle ci domandiamo come facessero!
E c’era un prestante giovanotto seduto a gambe incrociate sui sassi e poi c’erano cappellini vezzosi, abiti candidi e una vela chiara lassù che sferzava le onde e poi c’era il rumore del mare uguale a quello che sentiamo anche noi dopo tanti anni.
E c’era un bimbetto che correva felice nell’acqua e intanto una garbata signora si allontanava dalla spiaggia riparandosi sotto il suo ombrellino.
E c’erano gioia, divertimento e forse persino felicità anche se il mondo non era poi un posto facile nemmeno allora, soprattutto in quegli anni: era il 1918, una guerra adombrava la tranquillità di ognuno.
E così osservando queste persone viene da pensare che alcuni di loro magari avranno avuto fratelli o parenti caduti sui campi di battaglia, ragazzi giovani che non saranno mai stati dimenticati.
E intanto l’onda salmastra, lenta e inesorabile, scandiva il tempo e lambiva la riva.
Era il 1918 sulla spiaggia di Camogli.
Miss, fa già caldo in quella foto e tu, come sempre quando descrivi le cose, ci hai aggiunto parecchio calore umano…
Grazie carissimo, come sempre sei generoso!
E io pensavo che tu ci parlassi delle spiagge di Fontanigorda! 😉
E invece ecco qua Camogli!
Quanta vivacità in questa foto, certo si capisce che non è studiata, i soggetti sono disordinati e non è del tutto chiaro chi dovesse esserne il soggetto e chi invece si sia inserito in modo per così dire casuale ma la trovo deliziosa proprio nella sua imperfezione specie ricordando che deve essere stato uno dei pochi momenti di serenità in quegli anni tormentati. Buona domenica!
Eh sì, la sua imperfezione è la sua bellezza, la penso come te cara! Un bacione Viv, buona domenica.
Carissima con questa fotografia ti rispondo tante cose:1918 è una data a me cara specie giugno.Il bambino in piedi si rassomiglia a me da piccolo,la signora in piedi mi ricorda la mia catechista,il mare poi quello di Arbatax,lo vedi il bene che ci fai? Sei imprevedibile,ma meglio così,camogli poi…..
Che bei ricordi Mauro, le fotografie del passato a volte parlano davvero anche di noi. Buona giornata a te e grazie!
Irene
I vestiti cambiano ma non la gioia di trovarsi sulla piaggia davanti al mare. Grazie, cara Miss Fletcher.
Davvero, l’emozione è sempre uguale! Un bacio grande cara Irene, grazie!