Collezionare cose del passato regala spesso piacevoli sorprese e oggi voglio condividere con voi uno di questi stupori.
La ricetta che leggerete è tratta da un libricino consunto che acquistai per pochi spicci tempo fa su una bancarella, si tratta del Calendario e Manuale Pratico per le Famiglie omaggio della Società Anonima delle Terme di San Pellegrino.
È un volumetto curioso dove chiaramente ci sono anche diverse pubblicità, ci sono i consigli per l’orto e altre interessanti notizie, c’è poi una sezione con le ricette.
Mi piace pensare che il mio libretto sia appartenuto da qualche abile massaia e cuoca dalla quale avrei molto da imparare e ora, per un caso del destino, questa piccola preziosità appartiene a me.
Mi ero ripromessa di farne buon uso e di provare le molte ricette a disposizione, sono tutte preparazioni molto casalinghe e genuine, davvero alla portata di tutti.
Questo risotto in particolare ha colpito la mia attenzione proprio per la sua semplicità e anche per il procedimento da seguire nel cucinarlo, le ricette per il risotto a me note sono completamente diverse da questa, prevedono un soffritto e il burro si mette sempre alla fine.
Ero curiosa di provare questo risotto con il pomodoro e quindi eccomi qua, è un piatto facile e veloce per il quale servono davvero pochi ingredienti, io ho fatto una piccola variazione: al posto dell’acqua ho usato un leggerissimo brodo vegetale.
Per 500 grammi di riso vi serviranno 100 grammi di burro, parmigiano, sale.
E così si legge sul libretto:
“Versate il riso nel burro sciolto e quando asciugherà mettetevi un poco di acqua calda, poco per volta, aggiungete poi la salsa di pomodoro e per ultimo un bel pugno di parmigiano.”
E non dimenticate il sale, aggiungo io, sul libretto non se ne parla ma mi pare ovvio che ci vada!
Il risultato è un risotto molto morbido e cremoso, una coccola per le giornate più fredde, uno di quei piatti che potrebbe avervi cucinato la vostra nonna, magari raccontandovi le storie del tempo passato.
E infatti la ricetta proviene da quel libretto del 1924, è un semplice e delizioso risotto con il pomodoro.
A caza mæ a se ciamava (e a se ciamma) menèstra rossa. No me ricòrdo comme a-a faxéivan, mi òua ghe metto l’euio a-o pòsto do bitiro, e ghe metto in spigo d’aggio ascì, perché o me ghe piaxe.
A casa mia si chiamava (e si chiama) minestra rossa. Non mi ricordo come la facevano, io ora ci metto l’olio al posto del burro e ci metto anche uno spicchio d’aglio, perché mi ci piace.
Chissà che buono anche alla tua maniera!
semplice ma ottimo! Ciao Miss ❤
Sì, davvero, ciao a te Daniela!
Miss, mia madre, forse perchè di cognome faceva Mondini, con il riso a momenti condiva anche la pastasciutta… quindi la versione al pomodoro non poteva mancare…
Ecco, quindi tu apprezzi!
Ma che bella novità qui da te! Questi viaggi nel “passato” regalano sempre sorprese piacevoli 😉
Mile cara, chiamarla ricetta fa persino sorridere, è una preparazione di una semplicità disarmante eppure è una vera bontà.
Grazie cara, buona giornata a te!
Miss a quest’ora questo risotto semplice…scavalcherei il video per dare a te tanti baci e consumare il risotto.😉
Ed è davvero ottimo! Buona giornata Mauro.
Il procedimento mi è nuovo, anche io come te parto dal soffritto e finisco col burro. Immagino che il sale lo aggiungessero nell’acqua (magari si potrebbe usare del brodo) ma varrebbe la pena provare per vedere la differenza tra vecchi e nuovi metodi. Ci sono altre ricette da condividere in quel tuo librino? Noi aspettiamo, eh! 😘
Ce ne sono tantissime, penso di provarne un bel po’.
Ah ecco, anche a te giunge nuovo il procedimento, è quello che mi ha incuriosito per l’appunto, poi si potrebbe pensare che vega molto simile al riso bollito e invece no, è un risultato piacevolmente cremoso, mi è piaciuto un sacco!
Irene
Come mi piace il risotto!. Questa ricetta antica mi sembra semplice e deliciosa. Provero a farla e ti invitero a gustare. Sei un buonguastaio? Un bacio a te.
Grazie cara, un bacio grande a te!
Questa la considero per me, grazie 😉
A te Paola, grazie.