Era una semplice attesa.
L’acqua ferma, le nuvole, i riflessi evanescenti.
Era una memoria di onde, di reti e pesci guizzanti, di albe salmastre e di vento pungente.
Era una sfida da accettare, una nuova avventura da vivere, una quiete inaspettata.
Era un nome non più pronunciato, era una parola soltanto, un tempo svanito.
Era una semplice attesa, con la speranza di una nuova partenza.
Miss, già non essere in una Sala, è una fortuna…
Per carità, Sergio!
Bellissima riflessione in questi tempi di….attesa!
Grazie cara, ti abbraccio!
La nostra attesa guarda al futuro ma si consuma nel nostro presente alimentata dalle esperienze del nostro passato… proprio come la tua barchetta ormeggiata per riprendere il mare che ha gia’ conosciuto …. speriamo di tornare alla vita che conoscevamo prima ma questa vita è gia’ un nuovo inizio per qualcosa di altro…
Eh sì, cara, davvero!
Sai Miss Fletcher sono stato a bordo di una barca proprio come questa, avevo 4 anni.
Questo quadro che ci trasmetti è loquace,mi piacciono le tue parole sono assai di conforto.
Grazie!
Grazie a te, sei sempre gentile!
Un’attesa che emana tranquillità… ne rubiamo un pizzico per arrivare all’estate? Che dici? Un bacione!
Speriamo, cara, in questi tempi così complicati.
Un bacione a te Viv, grazie!
L’imagine è una poesia, l’attesa serena e mi sento in pace. Non ho voglia di parlare …….. aspettare ……. Un abbraccio silenzioso.
Anche a te Irene, grazie!
già, l’attesa. Lì sopra sarebbe già un pochino meglio
Eh!