Vi porto ancora con me su per un’impervia salita genovese, vie come questa sono la voce e l’anima della città.
In realtà vi sono due differenti tratti di strada che condividono il medesimo toponimo e non sono percorribili entrambi.
Salendo su per Via Cairoli, un tempo denominata Via Nuovissima, alla vostra sinistra noterete Salita della Rondinella: prima della costruzione della citata Via Nuovissima la nostra Salita della Rondinella giungeva fino in Via Lomellini.
E così si inerpica verso il cielo di Genova, questo tratto della via è chiuso da entrambi i lati da cancellate.
Ed è una sfida di gradini e di pendenza che si perde lassù per poi sbucare in Vico dell’Acquedotto.
Il toponimo è così romanticamente primaverile e tuttavia pare non riferirsi alle rondini gioiose che sfrecciano nel cielo limpido ma piuttosto ad un antico percorso di ronda.
Lassù, a partire dalla Piazza dietro i Forni, imbocchiamo quindi la Salita Superiore della Rondinella che conduce fino in Corso Carbonara.
E in questo tempo il cielo è così e così sono le case che lo incorniciano.
Le salite genovesi in questa stagione sono illuminate dal sole e spazzate dal vento.
E ci sono finestre, piante e petali dietro le grate.
E si sale, ancora.
A volte un po’ ci si affatica e allora basta rallentare il passo e seguire un ritmo più dolce per arrivare comunque alla meta.
Turchese tra i tetti, colori caldi, panni stesi e aria di Genova.
Una camminata silenziosa, tra antiche case di semplice bellezza.
Così si svela Salita Superiore della Rondinella, nella brillante luce genovese che per me non ha eguali.
bello, Miss, questo diminutivo di ronda, anche se non è riuscito a mutare tutti quei gradini, in un paio un paio d’ali…
Eh no, non è neanche delle più ripide però, si può fare!
Ciao caro, buona giornata!
Che ricordi dei tempi in cui percorrevo quelle salite nella pausa pranzo, con la leggerezza e l’ agilità’ nelle gambe di una trentenne … scoprivo gli angoli di un’antica città a misura d’ uomo …. salendo e vedendo l’ azzurro lassù ero convinta che sarei sbucata direttamente in cielo …
Che posti bellissimi! Mi piacciono sempre alla stessa maniera!
Salita fatta molte volte, faticosa ma bellissima. Bellissimo anche quell’angolo in cui, dietro una cancellata, possiamo vedere gli impianti storici che facevano funzionare l’acquedotto. Il posto è prossimo all’inizio della salita da Via Cairoli.
Mannino
Sì, lo conosco bene, l’ho anche fotografato diverse volte, prima o poi dovrò scriverne.
Queste nostre salite genovesi sono faticose ma come ben dice lei sono bellissime!
Grazie, una buona giornata a lei!
Vorrei conoscere la Superba come tu e scoprirne la bellezza con i tuoi occhi. Le tue foto sono bellissime come al solito. E questa “Rondinella” fa la primavera per me. Grazie, cara Miss Fletcher.
Hai ragione, fa primavera e il colore del cielo aiuta. Un bacione Irene, grazie!
Tanta è la curiosità di vivere Genova non farei fatica a percorrerla,vorrei sapere prima tutto e poi piano piano.
C’è un che di arcano in questa città, queste salite,questo cielo,i colori,o come mi guarderei attorno per spulciare i ruderi di quello che è rimasto dopo l’attività del piccone.
Grazie Miss tu sei un libro aperto su Genova.
Grazie carissimo, ti auguro una bella giornata!
Ho abitato per anni in un quartiere chiamato Rondinella e non ho mai saputo come mai avesse quel nome. Chissà se viene dalle antiche ronde anche in quel caso, mi informerò. Che bella la quartultima foto, vien proprio voglia di farsi una passeggiata. Bacioni!
Ma davvero? Magari sì, l’origine è proprio la stessa, chissà! Un bacione cara, buona serata a te!
Aspettami un po dearest miss Fletcher, per gli ottanta sei anni che compio io, tu vai un po troppo veloce, ma ce la faccio, questa scala che ci porta al cielo azzuro della Superba . Di tanto in tanto
bisogno fare la sosta perchè devo riprendere fiato, ma vale il viaggio!!
Un abbraccio di cuore,
Els
Tesoro, i tuoi 86 sono fantastici, io lo so! Un abbraccio grande grande, cara, grazie.
“Genova citta’ pulita.Brezza e luce in salita.Genova verticale.Vertigine, aria scale”(versi di un poeta)
Un poeta amatissimo davvero.
Benvenuta qui Eugenia, grazie.
A Genova non serve la palestra 😉
Eh già, proprio così!
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