Vi porto ancora nella Basilica di Nostra Signora delle Vigne, antica e preziosa chiesa che si affaccia sulla Piazza delle Vigne nei caruggi di Genova.
E percorrendo la navata si giunge sotto la bellezza della cupola, uno splendore di oro vi sovrasta.
E là, in questa vertiginosa meraviglia, ecco la leggiadria degli affreschi.
Come ho letto sulla copia della mia guida Genova Bella di Partecipatio risalente al 1889, nel 1815 gli affreschi della cupola furono ultimati dal pittore Paganelli che dipinse anche uno dei quattro evangelisti ritratti nei peducci, gli altre tre erano opera di Santo Tagliafichi.
Le opere di questi artisti, tuttavia, non sono giunte fino a noi e al loro posto vi sono gli angeli dipinti da Giuseppe Gainotti nel 1920 come si legge nel volume “Santino Tagliafichi (1756-1829) Tradizione e modernità a Genova tra Sette e Ottocento” di Gianni Bozzo ed edito da Sagep nel 2013.
Là, in quel luccichio dorato, un angelo è a mani giunte e un altro posa l’archetto sulle corde del suo violino.
Sono creature celesti così graziose e delicate, ognuna di esse canta la gloria di Dio.
Sono angeli trionfanti e vittoriosi.
E circondano Maria che con questa grazia sorregge Gesù Bambino.
E tutto è leggiadro, armonioso ed esprime letizia perfetta.
In questa chiesa genovese così ricca di molte opere degne di nota.
A volte mi fermo là, sotto la cupola e alzo lo sguardo e resto ad ammirare queste figure.
Gli angeli, la loro grazia, i colori pastello, la luce che filtra e la bellezza della cupola della Basilica di Santa Maria delle Vigne.
Non avresti potuto meglio valorizzare la meraviglia della cupola, in questo quadrilatero di luce e oro si sfonda la
volta celeste e raggiera ottagonale sembra vorticosamente attrarci verso tanta beatitudine!
Grazie carissima, mi lascia sempre senza fiato tutta questa bellezza.
Miss, già le fotografie che hai postato lasciano senza fiato…
Grazie carissmo, è da sempre una delle chiese che amo di più!
Le luci danno forte risalto alla cupola e la fanno risplendere come merita. Un altro piccolo gioiello. Buon lunedì cara!
Sì, è una meraviglia. Grazie cara, buona giornata anche a te!
Che luce Dear,ci riproponi Sancta Maria in Vineis a giusta ragione per il suo splendore la storia e la pietà.
Guarda la Madonna (che schiacciò la testa al serpente) e in alto sempre nella nicchia vi è Michele Arcangelo che lotta con il demonio.
Che bello,e mi ritrovo ancora a naso in su,mi cogli sempre di sorpresa.
Buona settimana Miss
Carissimo, grazie, sempre puntuali le tue osservazioni, è proprio San Michele Arcangelo! Grazie di cuore Mauro, buona giornata.
La Chiesa delle Vigne è una delle “strepitosità” del cuore di Genova, così abilmente nascosta nel labirinto di vicoletti attorno a Campetto. E in questo post la cupola appare in tutto il suo splendore. Non conoscevo la guida “Genova bella”.
Uh, è una vecchia guida ricca di curiosità, me ne sono fortunatamente aggiudicata una copia un po’ di tempo fa.
La Chiesa delle Vigne è un autentico splendore, sono d’accordo con lei. Buona serata, cara professoressa Milan, grazie.
È proprio un bel posto per fermarsi là, “sotto la cupola”, alzare lo sguardo e ammirare… Splendori di un altro mondo ma anche dolcezza d’angeli, di colori, che non intimidisce, che accoglie, che fa sentire bene.
Un incanto incredibile. Grazie!
Che fa sentire bene, esattamente così, hai colto l’essenza delle sensazioni suscitate da certa bellezza.
Grazie a te cara, buona serata.
Meravigliosa.
Non ricordo in che occasione capitammo per caso con mia figlia e avevano messo uno specchio inclinato sul pavimento per osservare meglio la cupola
Sì, è vero, c’è lo specchio a terra che consente di ammirare gli affreschi della navata.
Questa chiesa mi rivela qualcosa di nuovo e diverso ogni volta che ci entro. O ogni volta che ci porti tu 🙂
Questa chiesa è davvero uno degli splendori di Genova. Grazie cara, buona serata.