Della natura, di certi animali, del perché a volte ho l’impressione che alcuni di loro vivano assai meglio di certi umani.
Senza preoccupazioni e turbamenti, solo gioiosamente vivendo per il gusto di vivere.
Era il mese di settembre, a Villa Duchessa di Galliera di Voltri.
Io ed E. salivamo lentamente lungo un viale e al di là della recinzione qualcuno ha notato la nostra presenza.
Ehi, sta arrivando qualcuno, corriamo!
E giù a rotta di collo per il prato.
D’accordo, probabilmente c’era di mezzo una bieca questione d’interesse.
Due bipedi? Forse portano cibo? Presto, corriamo!
Ne sono consapevole, cosa credete?
E in effetti abbiamo suscitato un certo insolito entusiasmo, ma che meraviglia vedere qualcuno che ti corre incontro a quel modo!
Va da sé che una volta compreso che non eravamo dotate di alcuna squisitezza per le loro graziose mascelle l’attenzione nei nostri confronti è prontamente scemata.
E certo, perché scomodarsi e spostarsi dall’ombra, scusate?
Patti chiari, amicizia lunga: le feste ve le facciamo se ci date qualcosa, altrimenti ognuno per la sua strada.
Non fa una piega, in effetti.
E come si può vedere, c’era anche da stare in guardia.
Si trattava, evidentemente di creature ferocissime.
C’era da aver paura, eh?
E a dirvi tutta la verità, credo proprio che da certi soggetti ci sia solo da imparare.
Un prato, un po’ di sole, l’erba da brucare, serve altro?
Ci si spaparanza lì, con la zampetta piegata e tanti saluti.
E per finire, questo articolo potrebbe avere un degno sottotitolo ovvero: del perché a volte non sia da considerarsi disdicevole aver sulla testa un paio di corna.
Se ci riuscite, provateci voi a grattarvi la schiena a questa maniera.
Che belle queste caprette! E che belle gite si fanno quando il tempo regge, eh Miss? Maggio uggiosissimo! 🙂 baci
Non dirmi niente Viv, oggi qui è grigio e piove incessantemente da ore.
Ah, ridatemi il bel tempo, ho bisogno di sole e di passeggiate all’aria aperta!
Speriamo, dai!
Un bacione a te!
Esseri feroci ed intraprendenti… da fare paura:-) e non ci provo a far come loro la schiena me la gratto con la manina… hahaha
tenerissime foto, un sorriso e buona domenica
E intanto noi non ce la facciamo a grattarci la schiena a quel modo, è inutile!
Un bacione Gingi, buona domenica a te!
che simpatiche! prossima volta porterò qualche leccornia per loro.
un abbraccio!
Ecco, ottima idea! Così ci vorranno bene per sempre 😉
Un abbraccio a te!
Lo dico sempre io che dagli altri animali (non apparteniamo forse anche noi alla categoria?) noi umani abbiamo sempre da imparare qualcosa!
P.S. Tienimi aggiornata su eventuali ritrovamenti di scarpe spaiate 😉
Ah certo, ora sono curiosa! Oggi poi non sono uscita e quindi non ho avuto modo di verificare ma ci farò attenzione, eccome!
Vero che gli animali se la godono? Sono d’accordo, è proprio così!
Grazie Miss Meletta, un abbraccio a te!
che belle le caprette! mi piace quella bianca e nera, certo li c’è erba, spazio se poi trovano qualcuno che porta loro un po di sale beh e’ natale..no, no a natale noi le mettiamo al forno forse cara Miss gli animali starebbero bene se non ci fossero gli uomini che tagliano la loro vita, comunque sono belle e simpatiche.In campagna dove vado c’è anche un asino, ha gli occhi grandi mi da gioia a guardarlo. Vorrei possedere una fattoria con tanti animali. La fattoria non ce l’ ho, animali con due gambe ce ne sono tanti e sono anche brutti..vado a dormire cosi fine scemenze. ciao ciao Miss b.notte
Gli animali molto spesso sono meglio degli uomini, so che suona come un luogo comune ma secondo me è pura verità, cara Gabriella.
Un bacione e buona domenica a te!
Mi piacciono le caprette! Appena smette di piovere torno sulle mie amate montagne a salutare gli asini e le pecore… non vedo l’ora!
Belli gli asini, gli animali nella loro semplicità sono fantastici!
Buona domenica a te GhostTomato!
La penso proprio come te, Miss!Solo che qui un campo asciutto è introvabile altrimenti mi ci andrei a sdraiare. Le caprette sono simpaticissime oltre che intelligenti, lo sai?
E infatti queste erano proprio simpatiche! Buona domenica cara Sandra!
Le caprette che belle che sono a differenza di noi sono libere dalla vita mondana possono fare quello che il loro istinto animalesco gli suggerisce a meno che non intervenga l’essere umano per eccellenza che è l’uomo.
Vorrei essere una capretta tirare i calci quando uno mi è antipatico grattarmi la schiena in faccia a tutti. EVVIVA LE CAPRETTE
Haha, Ottavia, che forte che sei!
E hai ragione, anche l’opzione di porter tirar calci in libertà non è affatto male, sai che non ci avevo pensato ;-)?
Un bacione!
:-)))))
Che carine, vero? Bacioni Vale!
Beh, dai… erano solo due caprette. Una volta io e il mio compagno ci siamo trovati faccia a faccia con un intero gregge di pecore che marciava un po’ troppo spedito verso di noi… per fortuna sono animali mansueti!!
Tiptoe
Però, un intero gregge? Caspita che bella avventura Tiptoe!
Un bacione e grazie carissima!
Che simpatiche! Mi viene in mente “La capra” di Umberto Saba…
Brava Giulia! Che ricordi, Umberto Saba…le caprette sono proprio carine, sì!
Bacioni!
No, ma ti prego! Le voglio anch’io le corna, ecco (che sto sempre a grattarmi, infatti ho comprato al mercato la “manina” in osso da allungare sulla schiena, per quando le unghiette di mamma non sono disponibili)! *__*
Haha! Hai visto che bel modo di grattarsi la schiena? Fantastico!
un giorno l’avrò anche io una capretta tibetana
Pani e la capretta, ti ci vedo 🙂