E poi, come sempre, ritrovarsi al Carmine.
È una delle mie vie di accesso ai caruggi, di solito scendo giù da Via Pertinace, arrivo in Corso Carbonara e poi ancora giù, per le creuze di mattoni che portano a questo quartiere così amato.
E sempre, quando torno dalle vacanze, vado a salutare gli amici e così ho fatto anche stavolta, sono così andata a trovare quel maestoso melograno così prodigo dei suoi frutti.
E l’ho trovato come sempre ricco e generoso di doni e di tanta bellezza.
E poi, dato che mi trovavo al Carmine, ho pensato di portare i miei omaggi anche all’antico giuggiolo che ha persino regalato il nome alla caratteristica piazza del quartiere e così ho imboccato la salita che porta lassù.
E svoltato l’angolo ecco la sorpresa, un benvenuto migliore di questo è difficile immaginarlo!
Il fiero felino si è accorto subito della mia presenza ma devo dire che non si è scomposto più di tanto.
I gatti del Carmine hanno carattere e questo qui non ha fatto un plissè, non si è manco spostato per farmi passare!
E là sopra, i rami del giuggiolo fitto di foglie.
E il mio piccolo amico intanto è andato a mettersi ai piedi della scala, in un magnifico contrasto di colori.
E questa chiaramente è una storia di creuze, di alberi e panni stesi sempre perfetti nella Piazza della Giuggiola.
Dove trionfa sempre l’albero carico dei piccoli frutti che devono ancora maturare.
Il giuggiolo è un antico signore e pare che abbia circa 500 anni ma se li porta proprio bene!
E così l’ho salutato e sono ritornata sui miei passi, il micio nel frattempo aveva preso posto su uno scalino e di tanto in tanto infilava la zampa nella fessura sotto la porta, evidentemente là dietro doveva esserci qualcosa di interessantissimo!
Ho lasciato il fiero felino alle sue avventure, è sempre una vera fortuna imbattersi in tipi come lui.
E così ho continuato la mia passeggiata mattutina sotto ai ritagli di azzurro nelle magnifiche prospettive del Carmine.
Bellissime immagini.
Io mi sono fermata al mercato del Carmine quando mia figlia frequentava la facoltà di Lingue ma voglio proprio vederla questa piazzetta.
Ciao.
Giusy
Allora la prossima volta salì fino alla piazzetta, è una meraviglia!
Ciao Giusy, buona giornata a te.
Miss, viene quasi da pensare che i gatti neri siano una razza autoctona del Carmine, poi, diffusasi nel mondo…
Mi sa che hai ragione, questo tra l’altro non è il solo gatto nero incontrato al Carmine, come ben sai!
Carmine…una delle anime di Genova!!!
Davvero, proprio così Antonella!
Che bello ritrovare i luoghi amati ed abituali. E grazie per averci condotto nella tua passeggiata, come sempre. Oh ma i gatti sono i veri padroni del mondo, direi!
Un abbraccio Susanna
Grazie a te di essere venuta con me cara, un bacione!
Non so se “leggo” correttamente l’ultima foto… ma le case si sostengono reciprocamente con dei contrafforti? Dal basso non riesco a capire… baci cara! Quando ripassi saluta il tuo amico a quattro zampe anche da parte mia.
Sono archetti tra le case, fotografati da questa prospettiva sono magnifici per me!
Ti saluterò sicuramente il fiero felino, speriamo di rivederlo! Un bacione a te.
iStupendi i tuoi ritagli chiaroscuri… ci consenti di osservare particolari come i fili elettrici e i cavi, le tubature del gas o dell’ acqua che non scorrono sotto traccia come nelle moderne abitazioni ma lasciano intuire il ruolo sociale della casa grazie ad una lettura surrealista degli impianti a vista … Chissa’ se il nostro Renzo Piano si ispiro’ proprio alla sua vecchia Genova quando progetto’ il Centre Pompidou …. Un altro segno lasciato dal passaggio dei genovesi in terra francese… Stamane ……un délicieux petit déjeuner avec deux chats noirs …
Grazie cara, buona serata a te!
Un altro bellissimo reportage. Splendida l’idea di andare, come prima cosa, a salutare gli amici. “Les copains d’abord”, come cantava Brassens. Buona serata a tutti.
Eh sì, ho i miei riti, come tutti!
Grazie Tantris, una bella serata anche a te.
hai ritrovato i tuoi carruggi, e quelle sensazioni che solo la nostra amata città sa trasmettere.
Begli gli scatti 😉
Grazie Max!
Gentile Miss,
Oggi, accompagnato dai suoi splendidi scritti e dalle sue ispirate foto, ho finalmente scoperto piazza della Giuggiola e dintorni. Esperienza commovente. Nonostante sia nato e cresciuto a Genova, non c’ero mai stato. Ora che, per puro desiderio interiore, sono tornato a vivere nella nostra amata città dopo 25 anni di estero, mi farò senza dubbio guidare ancora da questo splendido blog.
Grazie infinite per tutto questo.
Fabrizio
Fabrizio, che bella cosa mi scrivi, sono felicissima di leggere questo commento e di essere di aiuto ai genovesi che desiderano scoprire la nostra bella Zena. Grazie a te e buone passeggiate per la Superba!