Alcune cose del passato a volte riservano proprio delle belle sorprese, così eccomi qui a condividere con voi alcune curiosità tratte da un libricino da poco e molto consunto trovato per caso su una bancarella.
Il volumetto risale al 1924 ed è una pubblicazione omaggio della Società Anonima delle Terme di San Pellegrino, su quelle pagine chiaramente si illustrano le proprietà delle acque minerali e degli altri prodotti della società ma ci sono anche diverse altre curiosità, a esempio ho trovato molte ricette che spero di provare presto.
Oltre a ciò alcune paginette sono dedicate al linguaggio del fiori e ho così pensato che se questo linguaggio andava bene nel 1924 allora può essere perfetto anche per noi, ecco!
Così ecco qui un post profumato, colorato e a suo modo sorprendente.
Ad esempio ho scoperto che la menta significa saggezza, il mughetto ritorno al bene e i narcisi vendetta in amore.
La tuberosa è sinonimo di ebbrezza voluttuosa, la pervinca significa amicizia durevole e la viola del pensiero si usa per dire: pensa a me!
E quanta dolcezza racchiude il tenero lillà, questo fiore odoroso indica i primi moti d’amore.
Oltre al significato dei singoli fiori sul libricino si legge che un fiore offerto rovesciato ha un significato opposto al proprio.
E si dice sì sfiorando con le labbra il fiore ricevuto, si dice no strappando un petalo e buttandolo via.
A proposito poi delle rose regali riporto per intero un breve paragrafo e preciso che per bottone si intende bocciolo:
Un bottone di rosa spogliato delle spine ma non delle foglie significa: io non temo più, io spero.
Spogliato delle spine e delle foglie significa: non v’è più speranza né timore.
Una rosa sbocciata posta tra due bottoni significa segretezza.
E poi la rosa rossa indica amore ardente, quella bianca amore innocente e la rosa gialla significa invece amore infedele.
Ma le sorprese non sono finite, le generose ortensie indicano freddezza, lo avreste mai detto?
E le semplici bocche di leone sono invece sinonimo di ferocia, mai avrei potuto immaginarlo!
Ma poi ecco spuntare timide le graziose verbene che significano sincerità di affetti.
E la profumata lavanda che indica il silenzio.
Sono le tracce di un tempo distante e più romantico, una piccola curiosità scoperta sfogliando un libricino forse appartenuto a qualche affabile padrona di casa del passato che magari lo avrà tenuto da conto per poter consultare il calendario, le ricette o forse proprio il linguaggio dei fiori: e questo, come è ovvio che sia, rende il libretto ancor più prezioso.
Vi saluto così, con una semplice margherita, da sempre sinonimo di amore e bontà.
Davvero un post curioso… il linguaggio dei fiori e affascinante ma alquanto complicato se pensi che potremmo facilmente fraintendere boccioli spogliati di spine offerti al contrario tra altri fiori dai significati contraddittori. Immagina che Babilonia di messaggi in quei mazzi multicolori che si trovano ogni tanto ai mercatini… buona giornata cara! Oggi si inizia col sorriso!
Sì è vero, poi ad esempio il significato della bocca di leone mi ha lasciata stupefatta.
Mi ha sempre incuriosito il linguaggio dei fiori ma non ho mai avuto modo prima di approfondire l’argomento il caso ha voluto che il famoso libretto riservasse anche questa sorpresa. Un bacione a te Viv, grazie!
Davvero, la bocca di leone ha un fardello pesante…
Povera, non me lo sarei mai aspettato!
Miss, se i fiori hanno davvero un linguaggio, le farfalle vi si posano per ascoltarlo meglio…
Direi che mi sembra un’interpretazione perfetta!
La seconda foto è la più bella…e no, Miss, non ti dico perché. Sei una ragazza intelligente e quindi sai cosa intendo 😉
Son tutti belli i fiori, anche le feroci bocche di leone, povere!
al di là di tutte le curiosità floreali, la bellezza dei fiori è racchiusa nelle belle immagini, coloratissime, che ci hai proposto oggi. Sembra di essere tornati in primavera! 😉
Eh sì, questo post ha i toni della primavera, davvero. Grazie Max, buona giornata!
Interessanti i significati, ma grazie per le foto, bellissime!
Grazie cara!
però non si può negare l’arbitrarietà nell’attribuire ai fiori un determinato linguaggio……. io credo che ciascuno di noi possa ravvisare in un fiore il significato che nasce da sensazioni personali e irripetibili e che non è possibile standardizzare e che non sempre (o quasi mai) coincide con quello che una altrui interpretazione vuole farci condividere e approvare
Si tratta solo di un giorno di fantasia, bellissimo però.