Una sera di dicembre al Porto Antico

Questa è una sera di dicembre al Porto Antico, là dove amo sempre ritornare, là dove nuovamente è stata posizionata la ruota panoramica in questa collocazione per me ideale.

Laggiù, davanti ai Magazzini del Cotone, così la sia ammira arrivando all’Isola delle Chiatte.

Il nostro Porto Antico ha da poco compiuto trent’anni e a pensarci pare che ci sia sempre stato eppure c’è stato un tempo, non tanto distante, nel quale questo mare non era così direttamente raggiungibile dai caruggi e dalla città vecchia.
Ora è cuore pulsante, luogo dell’anima e voce della città.

E nel tempo del Natale tutto luccica al Porto Antico.

E si cammina mentre il vento gelido di dicembre sfiora il viso.

Luce delle feste, del tempo del gioco e di meravigliati stupori.

Tra i toni di arancio e di oro del nostro tramonto.

Con leggerezza, nell’aria pungente di questa stagione.

Osservando le luci della città che brillano in lontananza.

Davanti al mare, davanti alle gru del porto operoso.

In questo luogo che ci appartiene e che sentiamo profondamente nostro.

Là dove si guardano le navi, la Lanterna, il profilo della nostra Genova.

Così brilla, così lucente, una bella sera di dicembre al Porto Antico.

16 pensieri su “Una sera di dicembre al Porto Antico

  1. Sembra una grossa stella,e tu Miss Fletcher ne rappresenti il fascio luminoso che ci fai intravedere.Grazie Dear ma che bella serata che avrai trascorso.Mi piace molto questa foto,mi da un senso di festa. Buona visione

  2. Trent’anni già vero…l’anno delle Colombiadi e della nascita del mio “bambino”.
    La ruota sta benissimo lì, hanno fatto bene a rispostarla.
    Meravigliosi colori in quel tramonto

  3. Le tue foto sono magiche per celebrare i trenta anni del Porto Antico. Ricordo che prima di allora c’ era una vera barriera, una vera interdizione tra la città ed il suo Porto,; l’ uno si alimentava dell’ altro reciprocamente e quasi a propria insaputa in una
    simbiosi celata ai genovesi …. il porto era luogo di accesso ai soli addetti ai lavori, che seppur in molti, ne custodivano gli aneddoti, le tradizioni, le novità della merce in arrivo con i vapori con la loro cultura del lavoro e con i mestieri del mare … e dentro allo scalo portavano gli umori della citta’ e le storie delle famiglie con le loro esperienze di vita…

    • Sì, guarda, ha avuto anche due altre collocazioni ma questa è veramente la migliore anche per il panorama che si gode da quel punto. Sto pensando di farci un giro, se la temperatura si alza un po’ e se riesco a sfidare le vertigini, vediamo. Baci cara, buona serata.

  4. Il ricordo incancellabile dei Natali genovesi? La passeggiata pomeridiana in centro. Per 3 o 4 volte scendevamo da San Nicola a piedi, poi in centro immancabile il giro tra via Luccoli e i caruggi. Altre tradizioni un pomeriggio, se c’era, non mancava neanche il Luna Park a Fôxe!!! Poi al Circo Orfei o Togni che si installava nel parco di una villa vicino a via Galata. Poi fainâ, pandôçe e a casa ad aspettare papà che in negozio da Viganò prima in XX Settembre poi alla Nunziata aveva l’orario più lungo e lavorava anche per 3 o 4 Domeniche prima del Natale. Se c’era non mancava neanche il Luna Park a Fôxe!!! Mamma mia che amozioni e che bei ricordi cara Miss … Un abbraccio !!!

    • Cara amica genovese, secondo me la tua città è così contenta di come la fotografi e di come ne parli che ha deciso di collaborare con te e ti offre tutto il meglio di se stessa, il grande e il piccolissimo (ho visto, oggi, il piccolo fiore di un altro tuo post), luci e colore, cose che credevamo di conoscere già e inedite visioni. Il risultato è fantastico.

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