L’altra metà del ricordo

Il ricordo, il battito del nostro passato che ritorna davanti ai nostri occhi.
Ogni ricordo ha una sua particolare essenza, una sorta di palpabile presenza.
A volte i ricordi ci sfuggono via: vorremmo che fossero come solida roccia saldamente ancorata al suolo, inamovibile e perenne, mai sfiorata o danneggiata da sferzanti intemperie.
Il ricordo, invece, talvolta è labile ed effimero, si perde, svanisce e ci sembra confuso e indecifrabile.
Ogni ricordo è davvero nostro in quanto ritroviamo in esso alcune parti di noi che ci parevano perdute, trascorse, passate: un giorno d’infanzia felice, una cara amica adolescente che ride forte insieme a noi, un amore che ci pareva eterno.
Osserviamo noi stessi come in uno specchio che ci rimanda un’immagine di noi che non sempre sappiamo vedere così chiaramente ma resta, offuscata e nostalgica, soffusa nella penombra del nostro ricordo.
Ogni ricordo che ci riporta a una persona a noi cara è parte di un tutto che condividiamo con quella persona: c’è qualcuno che conserva l’altra metà di ogni nostro ricordo.
E non è la medesima memoria, la stessa identica sensazione, non è la stessa emozione e si compone di fotogrammi diversi: è l’altra metà del ricordo e viene custodita e preservata in maniera differente da ciascuno di noi.
Così per coloro che amiamo e che ci amano siamo in un ricordo, in una memoria, in un pensiero segreto che non sappiamo immaginare.
Il ricordo muta, tende a trasformarsi, non rimane mai identico a se stesso, a volte acquista forza e altre volte invece si affievolisce, sa essere amaro e al tempo stesso dolce, ci tocca nel profondo con la sua reale consistenza che inesorabile scivola via dalle nostre mani.
È impossibile afferrare un ricordo, lo si sfiora, lo si sente ma resta in un certo nostro altrove, in quella dimensione nutrita dall’immaginazione e dal sentimento e riaffiora insieme a certe emozioni magari grazie a un luogo del cuore, ad una musica cara o a una particolare circostanza.
Così riemerge la nostra metà del ricordo, improvvisa e reale.
Nulla è saldo e immobile come roccia: come acqua tra i sassi i ricordi scorrono impetuosi e paiono non arrestarsi mai.
E poi si fermano, svelando un immagine di noi che non sapevamo di ricordare.

20 pensieri su “L’altra metà del ricordo

  1. Bellissimo post soffuso di malinconia… anche io penso spesso a come i singoli eventi del nostro passato mutino nel ricordo nostro e di chi li ha vissuti con noi. Ognuno ha colto e conservato dettagli differenti e spesso i ricordi sembrano davvero diversi. Li conserviamo con cura sapendo che non sono univoci e che, nella loro mutevolezza, cambiano nel tempo anche dentro di noi. E quando viene a mancare il contraltare di un nostro ricordo ci sentiamo un po’ orfani. Un bacione!

    • Viv, con la tua rara sensibilità hai colto pienamente le mie sensazioni, i ricordi sono davvero mutevoli e sono una parte tanto importante di noi, diventando grandi ci si rende conto di quanto siano preziosi. Un bacione cara amica mia, grazie.

  2. Mi accorgo che ogni volta, ad ogni tuo nuovo articolo, mi viene da dire “che bello!”, e mi dispiace essere ripetitiva ma non ci posso fare niente: qui è sempre tutto bello. Oggi aggiungo soltanto questo: mi ha colpito tanto il fatto che, nei primi giorni dell’anno, quando tutti sono portati a guardare soltanto in avanti, al futuro, nell’attesa del nuovo, tu riaffermi il valore del passato e i tanti volti inattesi (il nuovo) che possiamo scoprire anche in un ricordo. Grazie!

    • Cara Fiorenza, sei sempre generosa e io te ne sono molto grata. Nel ricordo c’è sempre un po’ di malinconia ma credo che il nuovo si cotruisce anche con i nostri ricordi. Grazie cara, buona domenica a te!

  3. chapeau per il post, Miss… perfino nell’adagio “il primo amore non si scorda mai”, la rispettiva parte di ricordo che i due dell’adagio elaborano di se stessi, differisce per le ragioni che spieghi… e forse anche nell’attribuirsi le responsabilita per non aver quagliato…

  4. Belle le tue parole e soprattutto bella l’ impostazione del ricordo che muta e si trasforma nel tempo…. un giorno un amico mi ha parlato di un suo ricordo in cui io ero presente eppure non ricordavo… e cosi mi ha restituito un ricordo

  5. Dear Miss come è vero!
    Io amo il passato! E mi illudo come di avere una ricchezza tutta mia che posso rivedere quando mi piace cancellando tutto quello che non voglio ricordare,che mi ha creato dolore,notti insonni di pianto.
    Alcune parti hanno cambiato il corso della mia vita,avrei voluto ma non potevo
    Altre situazioni sono state lapidarie.
    Brava il passato fa parte di noi,è una cosa non codificabile,non dipende da noi ma dalla nostra sensibilità.
    La tua per me è stata una vera lezione e grazie cordiali Miss,sei più di Miss

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