Finestre di marzo

E sono finestre di marzo e della città vecchia, finestre racchiuse tra antichi muri di pietra, davanti al mare e davanti al blu.
E così si specchia Palazzo San Giorgio su certi vetri in Via Frate Oliverio.

Sono finestre incantate che divengono specchi meravigliosi.

E custodiscono storie di naviganti, di antichi mercanti e di vicende lontane.

Tende bianche e il riflesso di un lampione a Caricamento.

E una finestra nella finestra, in Piazza della Raibetta.

E ancora bianco e nero della nostra Cattedrale in Via San Lorenzo.

E lassù cose degli ultimi piani e terrazzini e cielo azzurro.

Queste finestre di marzo sanno essere ammalianti e lucenti come laghetti tranquilli.
Così accade, nella nostra Via Balbi.

In Piazzetta San Carlo tendine chiare oltre i vetri e poi una tremula chiave sul muro e una piccola finestrella.

C’è tutto quello che c’è e quello che a volte invece svanisce e c’è tutto ciò che sai vedere e immaginare.
Sotto questa luce, queste sono le finestre di marzo.

12 pensieri su “Finestre di marzo

  1. Sono finestre per riflettere …. riflettono immagini di una città antica e saggia che custodisce la sua storia tra questi palazzi… e ci inducono a riflettere sulla caducità o oggettività delle visioni e dei punti di vista…

  2. Specie quelle modello francese e magari anche con una tenda,le trovo molto eleganti Dear Miss,e poi il verde delle persiane le completano.
    Sertava oggi non sto per niente bene,ma il tuo commento mi ha fatto sorridere.
    Grazie Dear Miss,

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