La tempesta

Con il consueto allarmismo apocalittico, oggi al telegiornale hanno annunciato che sul sole è in corso una tempesta elettromagnetica.
Pare che una nuvola di particelle sia beatamente in viaggio verso il pianeta terra e che questo potrebbe, forse, mettere in pericolo le telecomunicazioni: satelliti che non funzionano, cellulari a singhiozzo e navigatori che vi dirigono dalla parte opposta rispetto a quella verso la quale voi vorreste andare.
Hanno anche accennato alla probabilità che si verifichi nuovamente quello che accadde nel lontano 1859 e che pare sia noto come evento Carrington.
Allora, si dice, il telegrafo andò in tilt per diverse ore, alcuni macchinari presero fuoco, altri si misero a funzionare autonomamente.
Ne seguirono magiche aurore dai colori cangianti anche a latitudini dove, in genere, non è possibile ammirarle.
Il servizio si è chiuso con la solita confortante frase: in ogni caso, non si corre alcun pericolo. Vi lascio alle previsioni del tempo. Buon pomeriggio.
Miss Fletcher, conscia dell’ incombente situazione e dei suoi probabili rischi, ha attuato tutte le contromisure necessarie per sopravvivere ad un eventuale tracollo della connessione ed altre amenità.
Se, nei giorni a venire, non doveste più trovare mie tracce qua sopra, puntate fiduciosi lo sguardo verso nord, e con un po’ di pazienza attendete.
Quando vedrete levarsi nuvolette di fumo regolari ed intermittenti, mettetevi comodi ed apprestatevi alla lettura: quella  sono io che, comodamente seduta a gambe incrociate davanti al mio tipì, mi appresto a comporre il prossimo post.
Dicono che un eventuale black out non dovrebbe durare troppo, e riguardo agli altri effetti collaterali non nutro eccessive preoccupazioni.
Voglio dire, se l’aspirapolvere decidesse di mettersi a fare le pulizie da solo, in perfetta autonomia, non avrei proprio nulla in contrario, ecco. L’essenziale è che non si metta in moto nottetempo e non cominci a girare per casa come un indesiderato fantasma, anche i vicini, oltre tutto, potrebbero avere qualcosa da obiettare.
Per il resto, gli lascio campo libero. E lo stesso vale per la lavatrice, il ferro da stiro, il frullatore.
Ragazzi, fate pure ma, mi raccomando, rispettate i turni e vedete di partire uno per volta, altrimenti qui rischiamo l’anarchia.
Se poi, per un ulteriore effetto della tempesta, l’ago da ricamo volesse gentilmente completarmi la cornice del quadro di Shakespeare, gliene sarei grata dal più profondo del cuore.
In fondo ne ho già fatta più di metà, non mi sembra di pretendere troppo.
Altro non mi turba.
Ho una riserva di pesto nel congelatore, sempre che non salti la corrente: nel qual caso mi toccherebbe buttare due chili di trenette e dare un party, evento che potrebbe anche presentare risvolti interessanti.
Al momento mi trovo in un ameno paesino ricco di sorgenti d’acqua, pertanto di sete non dovrei morire.
Dispongo di una riserva di aida e moulinè sufficienti per dedicarmi al mio amato punto croce da qui all’eternità e sto leggendo un paio di libri parecchio interessanti, candele ne ho ed altro non mi serve.
Domani mattina, sonno permettendo, non mi dispiacerebbe svegliarmi presto per assistere, emozionata ed attonita, allo spettacolo di eventuali aurore striate di verde, di rosa e di blu, sarebbe molto bello vederle.
Ora vi lascio, con questo rumore faccio un po’ fatica a scrivere.
C’è il phon che mi ronza intorno ed insiste per farmi la piega e mi tocca dargli retta.
Certo che se devo spiegargli che dopo il getto di aria calda bisogna usare quello d’aria fredda, proprio non andiamo d’accordo.

2 pensieri su “La tempesta

  1. Ma benedetta Miss Fletcher, ti stai facendo un falso problema!!!!
    Tu dai retta ai servizi dei tiggì che mettono ansia, questo da te citato lo avevo sentito anche io ed ho pensato, come te, che sono dei veri terroristi ma poi concludono sempre allo stesso modo: “Tranquilli, tutto sotto controllo. Potreste solo sbagliare strada e finire chissà dove se date retta al vostro navigatore impazzito per la tempesta elettromagnetica. Ma poi tutto si ristabilisce, non preoccupatevi.”
    La questione più spinosa, annunciata anch’essa ai vari tiggì sta nel fatto che stanotte c’è la famosa pioggia di stelle cadenti (e anche qui ogni anno ci rispiegano che sono solo impercettibili frammenti della cometa Vattelapesca)ma…C’E’ LA LUNA PIENA! E questo impedirà una visone ottimale di detta pioggia celeste.
    Che poi il problema è ancora un altro. Se non si vedono “cadere le stelle” non si possono esprimere desideri e dunque si sarà afflitti da sfiga per tutto il prossimo anno, fino al prossimo 10 agosto 2012.
    Non si può. Non si può.
    Dunque bando alla tempesta elettromagnetica e spalanca i tuoi occhietti belli. Poi mi dirai quanti desideri e quante stelle cadenti.

    Buona notte di San Lorenzo a te e ai tuoi lettori!
    Susanna Cerere

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