Via San Bernardo, un terrazzino e la poesia dei tetti

Venite con me, vi porto ancora a guardare la città dei tetti.
E ci sono arrivata per un caso lassù, per una circostanza bella e fortunata ieri ho conosciuto una persona che abita in un palazzo in Via San Bernardo.
Proprio all’ultimo piano, vicino al cielo.
Oh, meraviglia!
E così ho posto la consueta speranzosa domanda:
– Potrei venire a casa tua a guardare Genova dal tuo terrazzo?
Sì, sì, ho detto proprio così!
E mi sono ritrovata su un minuscolo terrazzino sospeso sopra la città dei tetti.

Genova

Ogni volta che si osserva Genova dall’alto, ci si ritrova davanti uno spettacolo differente.
Una diversa prospettiva e rimani a cercare campanili, chiese, strade.
E piazze e caruggi, là sotto.
Via San Bernardo, ecco le sue case alte dai colori caldi.

Genova (2)

Ma guardare la città dei tetti significa seguire le ardesie spioventi e le loro geometrie.

Tetti

Simmetrie verticali, sullo sfondo un cielo velato di nuvole.

Tetti (6)

E poi piante, tende parasole e finestre spalancate.

Tetti (5)

Il piccolo terrazzino, le case che lo circondano e la poesia dei tetti.

Genova (5)

E lì, a pochi metri, la magnificenza della Torre degli Embriaci.
Eh, un giorno o l’altro ce la farò a salire lassù!

Torre Embriaci (2)

Un punto di osservazione unico e privilegiato.
E’ misteriosa la città dei tetti, sotto di sé cela i vicoli ombrosi, i muri di pietra, le colonne levigate dal tempo.
E’ muta e silenziosa, non si ode voce, suono o frastuono.
E’ chiara, di luce e di aria.

Tetti (4)

E provi a indovinare ogni casa, ogni dimora.
Cammino spesso in queste strade, da quassù tutto è diverso.

Tetti (3)

E dalla città dei tetti si parte per volare lontano.

Tetti (2)

La città dei dogi, la Croce di San Giorgio che sventola sulla Torre Grimaldina, il candore del Teatro Carlo Felice.

Genova (4)

E ancora bianco, che si perde tra le ardesie chiare.
Il campanile di San Lorenzo e al centro dell’immagine si nota la Torre dei Maruffo.

Genova (3)

La torre sovrasta Canneto il Lungo, da San Bernardo si vede la sua parte posteriore.
Sono le vedute particolari di certi terrazzini dei vicoli.

Torre Maruffo

Sono rimasta un po’ lassù, in un pomeriggio d’estate, non posso che dire grazie alla generosa padrona di casa che mi ha aperto la sua porta.
E mi accade spesso, è una cosa bella.
La città dei tetti, così differente da lassù, svela scorci mai veduti, nasconde angoli ben noti, cammino ogni giorno tra quelle case, conosco le strade, le piazze, i caruggi eppure li cerco quando guardo la città dall’alto.
Da un minuscolo terrazzino in Via San Bernardo, accanto alla torre degli Embriaci.

Torre Embriaci

Sono rimasta lassù.
Senza vento, nessun suono e nessun frastuono.
E’ la mia città e non smette di stupirmi.
Ha le sue maniere di svelarsi e di mostrarsi, ha i suoi misteri e i suoi incanti anche per me che la vivo ogni giorno.
E così sono rimasta lassù.
Tra luce e ombra, tra cielo e ardesia, davanti alle stupefacenti prospettive della mia Genova.

San Lorenzo Campanile

54 pensieri su “Via San Bernardo, un terrazzino e la poesia dei tetti

  1. ciao Miss! Ho potuto ammirare genova da uno di quei tetti solo una volta, da un’amico che aveva casa in via della Maddalena… incredibile!! Queste foto fanno vedere una città a noi sconosciuta!
    “E dalla città dei tetti si parte per volare lontano.” non poteva esistere immagine più azzeccata! Si vola lontano anche con la fantasia, ma poi… servono le scarpette rosse per tornare a casa, perchè non c’è posto piu bello di casa propria (nonostante il diluvio che ci sta opprimendo in questi minuti!!)

  2. Sei tu che non smetti di stupirci Miss! Hai fatto bene a chiedere ospitalità alla signora di Via San Bernardo. Non capita tutti i giorni di poter godere la nostra città dall’alto, soprattutto completamente immersa nei vicoli. Credo tu abbia respirato tutta l’aria di casa a pieni polmoni…
    ti abbraccio e ti auguro buon sabato

  3. Belli questi post dall’alto! Io farei esplicita richiesta dal blog a tutti i genovesi il cui panorama domestico offra scorci meritevoli per aprire i loro terrazzi all’indomita MIss Fletcher! Un bacione carissima, buon sabato e felici passeggiate tra tetti e caruggi 🙂

  4. genova e bellissima e la poesia dei tetti sarebbe un’incentivo turistico speciale.chissa se il nostro comune potrà o vorrà (magari organizzando visite con la collaborazione dei padroni di queste meraviglie),forse parlo da sognatore ma chissà.

  5. Il terrazzino sarà anche minuscolo ma la vista è stratosferica! E figuriamoci se questa persona ti diceva di no! 🙂 Brava, riesci sempre in missioni impossibili. Bello quando dici che provi ad indovinare le case, in effetti da lì tutto cambia, dev’essere un bel gioco da fare. Buon fine settimana Miss, bacio.

  6. Panorama mozzafiato, sarà felice il conduttore del terrazzino, gli hai fatto una pubblicità bellissima, le tue belle foto mettono in evidenza ache alcune criticità, come i merli della torre che si stanno sbricciolando, erano belli, anche se sono stati rifatti nel 900, un’altra pugno nello stomaco sono i tubi di acciaio che vengono collocati al posto dei vecchi camini, in certe abitazioni li proibirei e farei in modo di trovare soluzioni compatibili con l’antico stabile.
    Al di fuori di questi miei piccoli appunti, il tuo articolo è pieno di fascino e d’amore per la nostra città.
    Eugenio

    • E lo so Eugenio, non hai torto, dovremmo fare del nostro meglio per preservare queste preziose testimonianze del passato che arricchiscono la nostra città.
      E sì, da lassù la vista è spettacolare.
      Grazie caro Eugenio, ti abbraccio!

  7. Genova dall’alto dev’essere davvero un’altra città. Amo i carrugi, le loro ombre, i colori, la sensazione di essere in basso, pigiata insieme alla vita e all’umanità variopinta che nascondono; ma mi piacerebbe anche vedere la città come l’hai raccontata in questo post.
    Buon pomeriggio e grazie della insolita prospettiva.

  8. Genova dall’alto è una città unica: basta andare con l’ascensore a Castelletto per rendersene conto, ma quando si ha la fortuna di essere ospitati in una casa dei vicoli, lo spettacolo è ancora più magico. Una volta sono stata invitata in una casa di via Luccoli e già dalle finestre all’ultimo piano la vista era fantastica. Poi mi hanno fatto salire su una minuscola terrazza in cima …….al mondo: mi sentivo come un gabbiano in volo sui tetti grigi. Non si vedevano i vicoli, non si sentiva alcun rumore. Che meraviglia! Sarà per questo che una volta chi poteva si costruiva una torre in casa sua?

  9. Genova dal basso in alto da vertigini dovute alla sua esclusività bellezza e luce di straordinari contrasti, dall’alto in basso, ci si rende conto che il panorama è asclusivo, come il suo impianto architettonico globale…
    Senti miss adorata, non mi fare venire la sindrome di Sthendal…
    Un bacione

  10. Pingback: alcuni aneddoti dal futuro degli altri | 13.07.13 | alcuni aneddoti dal mio futuro

  11. Dear Miss Fletcher, mi e’ venuta in mente, e volevo segnalarle, la chiesetta medioevale di Sturla (L’oratorio dei Santi Nazario e Celso), persa nelle creuze, che pochi conoscono e che, trasformata in orto, conserva ancora parte degli affreschi originali sui muri di recinzione. E’ un posto speciale che si puo’ visitare chiedendo di entrare al proprietario dell’orto. Mi chiedevo se ha avuto occasione di parlarne nel suo blog. Un saluto e grazie dei bei posts. Marina (the marmade)

    • Buongiorno Marina, so di quell’oratorio, è tanto che mi riprometto di visitarlo e parlarne su questo blog, ora che mi dici che il proprietario dell’orto è disponibile a farla visitare ci andrò, grazie di cuore, sei stata preziosa!
      Buona domenica!

  12. Che nostalgia mi hai fatto venire..Miss Fletcher !! Il mio laboratorio di restauro era proprio li..in Via San Bernardo ..ero di fronte a Torrielli , la drogheria .

    Grazie , ti mando un bacio e ti leggo sempre !!

  13. E’ fantastico questo groviglio di tetti , di terrazze ,torri ,campanili .. c’ e’ tutto : c’e il mare ,il sole ,il vento e i monti che fanno cornice .Io penso che ogni citta’ ha le sue bellezze anche la pianura con le sue nebbie può avere un certo fascino….pero ‘ noi che dalla strada alzando gli occhi vediamo il cielo azzurro e dalla finestra il mare blu credo anzi confermo siamo molto fortunati!!!! ciao incomparabile Miss

  14. Cara Miss,
    da genovese innamorata della mia città seguivo da tanto tempo il tuo blog, scoperto per caso. Finché un giorno leggo l’intervista in cui Miss Fletcher rivela la sua identità e… ma dai! Eravamo a scuola insieme! Continuo a seguire il blog ripromettendomi prima o poi di contattarti. Poi esce questo post sui terrazzini di Genova, e allora non posso fare a meno di dirti: se ti va, scrivimi e vieni a trovarmi! Sarò felicissima di mostrarti Genova dall’alto di un terrazzo di Vico di Coccagna!
    Un caro saluto e complimenti per lo splendido blog!

    • Ma cara Dani, che bello trovarti e sapere che leggi il mio blog!
      Sono felicissima di leggere il tuo commento, grazie di cuore davvero di averlo scritto, un modo meraviglioso di iniziare la settimana!
      E certo che ti scrivo, mi fai veramente felice a farmi vedere la città dal tuo terrazzo.
      Un bacione cara Dani, a prestissimo spero!

  15. Pingback: Un terrazzino e un pergolato sui tetti dei caruggi | Dear Miss Fletcher

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