Le graziose Dame sulla galea del Principe Doria

Questa è una storia che avvenne nel mese di settembre di diversi secoli fa, nel lontano 1559.
Ai tempi il giovane Giovanni Andrea Doria, nipote dell’Ammiraglio Andrea, preparava una spedizione contro i turchi e così si trovava con le sue galee nel sud della nostra ridente penisola.
Ma questa non è una storia di battaglie e combattimenti, riguarda piuttosto un increscioso ed imprevisto incidente che accade in quella circostanza.
All’epoca il nobile genovese era nel fiore della giovinezza, infatti aveva appena vent’anni.
E un bel giorno, con il sole tiepido e il mare piatto, a lui venne avanzata una richiesta che proveniva da Dorotea Barrese, futura principessa di Botera.
Fu mandato un messo che chiese una galea.
Sì, Dorotea voleva proprio una galea per andar per mare con altre graziose dame per puro diletto e divertimento!
E insomma, Giovanni Andrea era un estimatore della beltà femminile e come dire di no a cotanta richiesta che proveniva da una fanciulla tanto deliziosa?
E così mandò la Galea Patrona e Dorotea e le sue amiche se ne partirono con il favore del mare calmo.
E le immagino ciarliere e allegre, agghindate di tutto punto come si conveniva a nobili donzelle, che bel viaggio!
E il vento era leggero, dapprima.
Poi ,d’un tratto, tutto cambiò.
E il mare prese a divenire sempre più agitato, si alzarono le onde.
Il mare mutevole e ingannatore sollevò spruzzi di bianca spuma e spinse la galea contro gli scogli.

Mare  (2)

Oh, non preoccupatevi!
Le dame furono tratte in salvo senza alcun pericolo!
Fu solo un grande spavento, per loro vennero inviate delle carrozze e alla fine giunsero a casa molto più tardi del previsto ma senza un graffio!
E la galea?
Beh, gli scogli l’avevano ridotta piuttosto male, immaginatevi la faccia di Giovanni Andrea quando venne a saperlo!
La ferale notizia gli venne data mentre il Principe stava cenando a bordo della Reale: in quel momento una barchetta della Patrona si avvicinò e uno degli uomini a bordo annunciò l’accaduto.
La galea Patrona venne riparata, tuttavia la spesa fu notevole, a conti fatti con quei denari si sarebbero potute costruire due galee nuove.
Così narra lo stesso Giovanni Andrea in un testo dal titolo Vita del Principe Giovanni Andrea Doria scritta da lui medesimo, in quelle pagine troverete questo singolare episodio.
E le graziose dame con i loro abiti preziosi e ricercati?
Oh, io sono certa che in diverse circostanze avranno riparlato di quella disavventura, conservando memoria del giorno in cui finirono contro un scogliera mentre navigavano sulla galea del Principe Doria.

26 pensieri su “Le graziose Dame sulla galea del Principe Doria

  1. Mmm, la cosa mi ricorda un episodio su Madame de Montespan che lessi tempo fa non rammento dove. A quanto pare la favorita s’incapricciò di voler una nave da guerra tutta sua e il Re Sole gliela fece fare. Poi non la usò mai.
    Bella storia. Buona domenica, Miss.

  2. Buona domenica Miss, i tempi sono cambiati, ed oggi le donzelle che vogliono andar per mare con allegria e “ciacolando”, debbono semplicemente farsi ospitare su barche chilometriche o farsi prendere a bordo, non registrate, da capitani bellocci e consensienti….
    Tempi e tempo diverso ma meccanismi e costi “uguali”.
    Un abbraccio

  3. Che bel nome Dorotea, che non si sente piu’ tanto in giro. Dono di Dio dal greco. Sarebbe bello cercare di capire perche’ i nomi cambiano di moda. E questa pulzella sara’ stata veramente un dono di Dio per Andrea? Andrea e’ un nome sempre popolare, anche se in America Andrea e’ un nome di donna (mah).

  4. e’ una storia simpatica ,sa ,di gioventù e incoscienza ! ma a lieto fine non per Giovanni Doria !!.direi che ognuno dei personaggi per ragioni diverse non ha dimenticato l’ accaduto . pensa cara Miss , il nobile Doria che ha dovuto tirare fuori le Palanche sai quanto gielo ha rinfacciato il padre l’altro nobile ma pur sempre genovese ,che figlio degenere. Pensa le giovani fanciulle ,passato lo spavento , eanche gli anni , con quanta nostalgia avranno ricordato quella giornata cosi avventurosa .Sara la mia eta ‘ avanzata ma volentieri vorrei essere stata una di loro! magari qualcuna e ‘ finita in convento sai allora non si scherzava con l’ onore . Bene bella storia ciao miss Fletcher

  5. Ah donzelle improvvide: non sapevano che il mare, come la montagna, muta condizioni climatiche in pochissimo tempo.
    E questa superficialità è costata carissima al povero galante Giovanni Andrea.
    Ragazzi d’altri tempi, eh Miss Fletcher?
    Baciotto Suanna

  6. Il mare (e lo dico da discendente di naviganti e ammiragli, anche se veneziani e non genovesi, pur essendo io nato e cresciuto a Genova) è luogo per chi lo rispetta, non è luogo per chi vuole solo divertirsi.
    Saluti,
    Mauro.

  7. Storia che vien da lontano, leggendola mi sono già fatta il mio film con costumi d’altri tempi e comportamenti per noi ormai inusuali. In ogni caso l’avvenimento deve esser rimasto in memoria a tutti i protagonisti con emozioni diverse. Buona giornata!

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