Nel tempo dell’inverno, quando le cime di monti sono ancora coperte di neve.
Nel tempo dell’inverno, a Fontanigorda, si affaccia la primavera, è nelle primule che fioriscono senza timidezza, con i loro petali chiari.
E nella neve i crochi delicati.
E ancora fiori, su quelle spallette che in giugno sono coperte di fragole rosse.
E ovunque i piccoli crochi temerari, sbucano intrepidi là dove la neve si dirada.
Mentre le primule sbocciano sul bordo dei sentieri.
Sul bianco chiarore setosi petali viola.
A volte, sai, certa vita ha una forza nascosta, sei tu che non sai comprenderla.
E intanto il piccolo croco si apre sotto i raggi del sole.
Così è la vita, conosce maniere misteriose per manifestarsi.
Si spalancano le primule dove in autunno cadono le castagne.
Spuntano dalla coltre bianca i teneri bocci chiusi.
Assetati di luce e calore.
Così giunge la dolce primavera, in silenzio, mentre l’inverno le cede il passo.
Un brillante luccichio, uno stelo che pare fragile, la rinascita e un nuovo inizio.
Sfacciata, allegra e sfrontata, così è la vita, senza paura.
Nel tempo del divenire, nel tempo che racchiude tutte le stagioni.
Il sole luccicante dell’estate che verrà, le foglie secche e accartocciate d’autunno, la neve dell’inverno che sta per finire e un piccolo fiore coraggioso.
La vita, senza paura.
L’ultima foto è pazzesca!
Primula è un nome bellissimo, musicale. I crochi invernali da piccola mi piacevano moltissimo e il papà ne aveva piantati alcuni. Ho un’immagine di me che li guarda dalla porta a vetri che dava sul giardino…
Buona domenica, Miss 🙂
La bambina che guardava i crochi! Sono fiori belli e delicati, però davvero sembrano avere una forza particolare.
Quella foto piace tanto anche a me, ci vedo davvero tutte le stagioni.
Un bacione cara, grazie.
Ciao Miss! Che belle le tue foto!! E che meraviglia vedere tra le chiazze di neve una macchia color lilla violaccioso..e gli steli impertinenti che pare dicano, te lo faccio vedere io se non riesco a sbucare fuori!! Mi hai fatto venire in mente le gite domenicali in macchina, verso Praglia, tutta la famiglia assieme.. E lo stupore di noi bambini quando ci si imbatteva in una chiazza di neve spruzzata di tanti “bucaneve”! Era uno spettacolo e una gioia.. E dal finestrino della macchina noi bambini cercavamo il ciuffo di primule più grande, abbarbicate sulle spallette lungo la strada, nei punti dove il sole scaldava di più..Che bei ricordi! E poi, classico piccolo componimento a scuola: Come ho trascorso la domenica. E giù a descrivere gite.! Quanto era bello. Si tornava a casa la sera con la contentezza nel cuore e profumo di sarvègo addosso! Baci e grazie, Raf
Raf cara, che bei ricordi quelle gite domenicali della nostra infanzia.
Un grande bacio amica mia, grazie a te.
Io ho sempre visto i crochi sul bordo delle strade, e se penso a loro mi viene subito in mente la primavera. Non credo ci sia migliore fiore che la rappresenti, insieme, alle primule e alle margherite dei campi. Sembrano voler impersonare la caparbietà della vita e della bellezza… Splendide splendide foto!
P.S. Ma i crochi sono chiamati anche bucaneve? O i bucaneve sono un altro tipo di fiori?
Eh sì, sono fiori bellissimi e per l’appunto rappresentano la caparbietà della vita, hai usato le parole perfette.
I bucaneve sono bianchi, sono abbastanza simili però.
Grazie, benvenuta tra queste pagine e buona domenica a te!
Ciao Miss, vedere le tue splendide foto per me oggi è come aver ricevuto il regalo più gradito per i miei 54 e dico 54 anni.
Scherzi a parte volevo cogliere l’occasione per complimentarmi per le splendide parole di cui ti sei servita per i gli articoli degli ultimi 2 giorni : F A N T A S T I C A!!!!
Evviva, Pier, allora tanti auguri, mi fa molto piacere che ti sia piaciuto questo articolo.
E grazie infinite per le tue belle parole, buona domenica e a presto!
Che esplosione di gioia di vivere ciao buona domenica
Che bellezza, vero? Un bacione Ottavia!
Piace. Il passaggio di testimone inverno primavera
Sì, proprio così.
Grazie, buona domenica a te Marco!
Che belle foto! Le delicate primule sono davvero un inno alla vita che sboccia ancora con tutta la sua stupefacente forza.Ciao cara Miss.
Sono bellissimi i fiori, questi così delicati e coraggiosi mi piacciono ancor di più.
Buona domenica Orietta, grazie di cuore.
È davvero la forza della vita.
Contro tutti e contro tutto.
La vita va avanti.
E la primavera torna, si fa largo a gomitate tra la neve
Ed ogni volta la magia si rinnova e ci lascia a bocca aperta. Come fosse la prima volta che vediamo una primula.
E forse è davvero la prima, per l’incanto che ci regala.
Emanuela
Grazie Emanuela, un abbraccio!
Belli, belli per dire…belli!
Un baciotto Susanna
Baci cara, buona serata a te Susanna!
Primule e crochi… ho dei ricordi d’infanzia legati a questi fiori. In città non se ne vedevano ma i proprietari di un negozio sotto casa erano amanti della montagna e il lunedì in questa stagione non era raro vedere il bancone decorato con i fiori che avevano raccolto nel week end. Io ci entravo con mia mamma e mentre lei ordinava io li guardavo, belli come quelli nelle tue foto. Bacioni!
Che bellissimo ricordo della tua infanzia, Viv, da piccola anch’io andavo a raccogliere i fiori, in certe domeniche.
Un bacione a te cara, grazie.
I fiori spontanei sono sempre i più belli, forse anche proprio per la forza vitale che manifestano. Grazie Miss 🙂
Verissimo, sono gioiosi e speciali! Grazie a te Paola, buona serata.
che belle immagini!!
Grazie Giusy!
Grazie per il bellissimo post e le bellissime foto! E poi i piccoli crochi sono proprio straordinari, non solo sgargianti annunciatori di primavera ma anche generosi fornitori di Zafferano, una tra le più preziose spezie. Incredibili davvero!
Vero, sono bellissimi e indispendabili come gli altri doni della natura.
Grazie a te Bianca, buona serata.
Miss, promesse di primavera e di risotto alla milanese…
(trattasi dello stesso giorno della tua pozzanghera?
Risotto? Sì, è lo stesso giorno della pozzanghera!
Le gite domenicali erano un incubo.Prima di tutto il mio posto in macchina era nel canile della belvedere dove io soffrivo moltissimo la macchina.In secondo luogo le intemerate di mio Padre erano all’ordine del giorno ovunque,figuriamoci in gita.Non so se sarei riuscita ad apprezzare i fiori e l’ambiente bucolico preoccupata com’ero di evitare qualche punizione.
Posso apprezzare adesso le sue belle foto di fiori con piacere e distensione.Sono molto belle come sempre Nicla
Che disavventure quelle gite, Nicla, non doveva essere facile.
Grazie, sono felice che le siano piaciuti i miei fiorellini! Buona giornata a lei.
La primavera! Arriva Miss!!!
Ci siamo quasi cara!