Accade in questo modo, la musica continua, la musica non si ferma mai.
Ed è uno dei suoi poteri, la musica sa rimanere in un tempo definito e anche farti ritornare a giorni che hai già vissuto.
Quindi.
Succede così.
Rewind.
Hai presente quando incontri qualcuno che non vedevi da un certo numero di anni?
E lo ritrovi, magari un po’ cambiato, naturalmente.
Eppure è sempre lui, potresti non riconoscerlo?
Figurati, siamo diventati adulti entrambi ma la faccia è sempre quella e anche la sua voce non è mutata.
E poi certa musica non si ferma mai, lo sapete pure voi.
L’hai ascoltata in quel tempo in cui ti piaceva tutto e il contrario di tutto: il chiodo, le Dr Martens e anche la cartella di Naj Oleari, io quella non l’ho mai posseduta.
Le calze a losanghe invece no, non mi sono mai piaciute.
E le giacche con le spalline, adesso non ce le metteremmo più.
I capelli a crestina, io li ho avuti.
E usavo un sacco di gel all’epoca.
E a Capodanno mi mettevo le antenne sulla testa.
Sicuramente ne ho già scritto in passato, era un cerchietto con due molle al termine delle quali c’erano due sferette colorate.
Poi si è rotto e l’ho buttato via.
Quindi.
Rewind.
Succede così.
Ci si mette meno di un istante a ritornare a quel tempo lì.
E la spiaggia e la piscina di Club Tropicana, accidenti.
E il ritmo di canzoni ballate centinaia di volte in discoteca, accidenti.
E la mia canzone di Natale, non sto neanche a riscriverne, guardate, intanto è ovvio, è quella.
E dove sarà mai andato a finire tutto quel tempo che sembra così vicino ed è invece così distante?
Succede così.
Una nota.
Rewind.
Tra l’altro questo 2016 è stato crudele con quelli della mia generazione, un amico che sa parlare di musica meglio di chiunque altro ha scritto le parole giuste.
Rewind.
E poi quando c’erano gli amori che finivano male avevamo quella canzone malinconica da ascoltare.
Una, due, dieci volte.
Ed era sua, naturalmente.
E anche se allora eravamo molto più giovani e ingenui già lo sapevamo, la musica non si ferma mai.
Anche la tua, continua a ritornarmi in mente.
Una, due, dieci volte.
La musica no, la musica non si ferma mai.
Ciao, George.
Ha chiuso un anno di perdite importanti per la musica. Non si sentiva da molto e la sua è stata una storia travagliata. Pop, certo. Ha segnato un’epoca con i Duran, gli Spandau… La mia epoca.
Veramente, è stato un anno tragico per la musica.
L’ultimo George, quello meno pop mi è piaciuto forse anche più del primo… ieri mi sono riascoltata “The first time ever I saw your face”, grandissima sensibilità nell’interpretazione. Baci cara
Che tristezza, Viv, mi ha lasciata attonita la sua scomparsa.
Un bacio a te, cara, grazie.
ricordi.
ma hai ragione tu.
la musica non si ferma.
Emanuela
Quella resta e ci riporta ancora a come eravamo.
Un abbraccio Emanuela!
Un altro pezzetto della mia gioventù, anche se sono più matura di te, cara Miss Fletcher.
R.I.P. George
Susanna
Proprio così, cara Susanna. Un bacio grande a te!
cosa vuoi farci, Miss? è ancora tanto che la sua musica continua…
Davvero, hai ragione Sergio!
Grazie Miss, la musica c’era prima di noi e ci sarà per sempre, ci sarà per sempre qualcuno o qualcosa che la canterà.
Davvero, è così. Grazie a te Plus, un abbraccio.
Sono 2 giorni che lo ascolto ininterrottamente… come ogni 24-25 dicembre anche quest’anno non potevo non risentire Last Christmas … lei è la Canzone di Natale, una di quelle Canzoni che hanno il potere di andare al di là del tempo … e poi la notizia …
Come disse il suo grande amico Fred: The Show Must Go On
Per me però non sarà più lo stesso…
Ciao George
Anche io a Natale la ascolto sempre, è rimasta una piccola particolarità di questi giorni, una canzone cara a molti di noi.
Grazie Roberta!
purtroppo i più grandi protagonisti della musica della mia gioventù sono ormai passati a miglior vita, un vero peccato, ma la loro musica continuerà a trasmetterci emozioni, e loro saranno ancora con noi, ogni volta che lo vorremo.
W la musica!! (:-))
Tutti magari no però quest’anno è stato veramente terribile per la musica.
Mi ritrovo appieno in questo post perchè siamo coetanee, perchè le esperienze sono le stesse, crestina compresa, perchè è stato un anno allucinante (per me anche a livello personale), perchè “il lento dei lenti” non sono mai riuscita a ballarlo a nessuna festa, perchè ero sempre in un angolo nonostante le più bruttarelle avessero sempre un cavaliere pronto, ma per le timide non c’era spazio… dovrei detestare quelle note, invece ora che il principe azzurro ce l’ho voglio ballarla, per la prima volta nella mia vita, magari sui botti della mezzanotte. Ciao George, con la tua voce splendida, quest’anno finalmente ballerò anch’io sulle tue note dolcissime…
Buon anno Tatiana, questo commento è bellissimo e tu sei una ragazza speciale, dico davvero.
Auguri cara!
Grazie stella, mi hai emozionata…
Anche tu, cara!
Grazie. E’ dispiaciuto tanto anche a me, e poi tanto giovane ancora
Sì, sono rimasta attonita.