La neve di marzo

E alla fine è arrivata la neve di marzo e non era sola, qui a Genova si è fatta accompagnare da un vento arrabbiato ancor più potente qui sulle alture.
Poi la neve si è posata sul tetto della chiesa della Madonnetta.

Ed è rimasta per breve tempo candida e intatta, nessuno l’ha calpestata.

L’altra mattina c’erano pochi fiocchi sulla creuza ma la neve con questo vento gelido a diventare ghiaccio davvero ci mette poco.

Poi ancora, di bianco si sono coperte le mie tenere primule.

E una soffice coltre si è posata su certi scalini.

Neve sui tetti spioventi, sulle ringhiere e sui fiori di lavanda.

Neve sulle piante grasse e nei vasi.

E anche sui miei garofani rosa.

E poi, sapete, taluni sono più coraggiosi di altri.
Lo diceva anche De Gregori, ricordate?
Gli uccellini nel vento non si fanno mai male, hanno ali più grandi di me.

Altri, invece, sembrano patire il freddo e la potenza implacabile del vento.
Alcuni dei miei narcisi erano completamente abbattuti e così ho pensato di metterli in un vaso e di portarli in casa, almeno per qualche tempo mi regaleranno ancora la loro bellezza.

Mentre cadeva la neve, sull’orizzonte di Genova e sui miei fiori.

21 pensieri su “La neve di marzo

  1. quest’anno anche Roma si è ammantata di bianco ed era bellissima, silenziosa come non eravamo più abituati a sentirla…il candore della neve rende tutto magico e abbellisce ciò su cui si posa ma a farne le spese sono le povere piante già pronte a regalarci le loro fioriture primaverili!

  2. Spettacolo davvero fiabesco ma i disagi sono notevoli e..poveri fiorellini e piante con le gemme, ingannati da una precoce ed ingannevole primavera.
    Un abbracci…caldissimo, ovviamente!
    Susanna

  3. Oggi qui fiocca alla grande. Io non amo molto la neve in città, l’estetica è bella ma non compensa i disagi. Visto però che il tempo e fuori controllo meglio cercare solo il bello e godersi lo spettacolo. Se smette un attimo foto al parco. 😁😘

    • Voi siete sicuramente più attrezzati e anche la conformazione del territorio così in piano rende gli spostamenti certo più agevoli.
      Aspetto le foto del parco, cara ❤
      Un bacione!

  4. “Gli uccellini nel vento non si fanno mai male”….come sei poetica,miss!!!a me con questo clima viene in mente solo”…il vento si farà lupo ed il mare si farà sciacallo”

  5. E torna in mente la struggente “Mare d’Iverno” scritta da Ruggeri per la Bertè:

    Ma anche “La Nevicata del ’56” scritta da Califano per la sorella della Bertè, Mia Martini:

  6. Beneficiando dei fermi e del coprifuoco intimato dalle allerte meteo, ho goduto di un paio di giorni al tepore del focolare domestico, circondata dalle mie fanciulle dispensate dalla scuola e dal mio micio sornione … Siamo state in attesa che il bianco velo si posasse sul nostro giardino per immortalarlo in una qualche suggestiva foto di paesaggio ancora invernale…. Ed invece la candida magia tanto proclamata ci e’ stata negata e Pegli e’ stata pressoché dispensata se non per qualche breve fiocco ghiacciato, incapace di accumularsi al suolo… Una algida delusione ci ha pervaso… Aspetteremo ormai il prossimo anno…

  7. Sempre suggestiva. Ora che abito a Milano, città piatta, continuo a viverla con la palpitazione con cui la subivo a Genova, tutta salite e, soprattutto, scivolose discese

  8. a parte i disagi la neve ha sempre il suo fascino, quest’anno però ne è caduta poca per dare spettacolo al paesaggio, anche se le tue foto sanno renderla al meglio. 😉

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