Pioveva, nel tempo d’autunno.
Non era una pioggia potente e scrosciante, era la solita semplice ritmata sequenza, goccia dopo goccia sui caruggi.
Anche i turisti che gironzolano per la città in questo periodo dell’anno sono spesso cautamente armati di ombrello e quel giorno mi sono imbattuta in una piccola comitiva di viaggiatori provenienti dalle terre del Sol Levante, tra loro c’era anche una signora che scattava con autentico entusiasmo le fotografie che piacciono anche a me.
In cima a vicolo, di fronte a lei la prospettiva in discesa.
Poi i suoi occhi hanno seguito la perfetta verticalità di Salita San Siro ed io ho pensato che lei sarebbe tornata a casa con queste foto e avrebbe raccontato agli amici delle ardesie, della chiesa magnifica poco distante, della pioggia fastidiosa, del profumo di pane caldo nei caruggi e della gente incontrata per caso durante le sue vacanze.
I nostri sguardi si sono incrociati, appena per un istante.
E poi ho notato che le luci erano accese: che strano, erano le undici di mattina.
E così quel chiarore ha illuminato il rosso e l’ocra delle case di Genova e poi la luce è rimbalzata sull’ombrello di lei.
E pioveva e lei aveva un ombrello color rame.
Miss, nei caruggi si è sempre nel posto giusto al momento giusto…
Sono d’accordo, caro, noi poi ne sappiamo qualcosa! Ti aspettiamo a Zena, quando vuoi fammi sapere eh! Buona giornata!
bel rimbalzo di luce tra l’ocra e il rame e bei rimandi di gusti condivisi tra due G (una Giapponese e una Genovese)
ml
Oh grazie Massimo, è stato un momento a suo modo incantato secondo me.
Buon pomeriggio!
Un ombrello che si intonava perfettamente alla casa che stava raggiungendo… una turista in nuance perfetta! Baci cara, mi piace sempre vedere come sai cogliere l’attimo…
Perfetta davvero, tra l’altro secondo me io sono pure rimasta in qualche sua foto, io salivo e lei scendeva… chissà se le sue amiche nel vedere le sue foto hanno fatto la tua stessa osservazione!
Miss … a proposito …Io avevo un ombrello rosso acceso, grande e dal manico lunghissimo…. rosso Ferrari … si impugnava come uno scettro …molto particolare, si faceva notare e ti facevi notate .. Non potevi perderti se lo tenevi aperto, da lontano ti avrebbero individuato ovunque… Poi un giorno spari’ … Preso o dimenticato chissa’ … cosi’ la sua storia gloriosa fini’ come quelle di tutti gli altri suoi simili …. mestamente nell’ oblio …. Te ne ricordi solo in certi giorni di pioggia …
Eh, è il destino degli ombrelli!
Incredibile la tua prontezza nel cogliere…l’attimo giusto!
Ma nulla è lasciato al caso, cara Miss Fletcher: sei così abile e sensibile a comunicare belle emozioni, attraverso le parole e le immagini
Un baciotto Susanna
Ti ringrazio Susanna, è stato un incontro piacevole!
attimi di vita fermati nel tempo di un clic… 😉
Grazie Max!
Il colore delle pareti 🙂
Sì ❤