Vi porto con me giù per una creuza nel tempo d’inverno.
È una creuza del mio quartiere ma non è una di quelle viuzze che percorro abitualmente, tuttavia in queste alture le nostre ripide mattonate ci permettono di abbreviare i percorsi, di perderci in certe magnifiche pendenze e di arrivare rapidi a destinazione.
Passo di San Nicolò collega Salita di San Barnaba a Via Lorenzo Stallo, scende giù così sinuosa tra muri che sanno racchiudere il silenzio rotto solo dal rumore dei vostri passi.
Una creuza in inverno è abbracciata dall’ombra e disseminata di foglie cadute in una vertigine di gradini che ritorno ad osservare mentre proseguo il mio cammino.
E quando mi trovo in luoghi così semplici ma a loro modo speciali come questo finisco per domandarmi cosa ne penserei se fossi una visitatrice estranea a questi posti e so che mi guiderebbero la curiosità e il desiderio di sapere cosa ci sia dopo ogni curva scendendo ancora più giù.
In una vertigine infinita che non lascia intravedere la fine del percorso.
Certe creuze poi conservano in alcuni punti le tracce di antichi fasti.
E poi ancora poso il palmo sul corrimano, ancora scendo passo dopo passo.
E anche questa volta mi sono scordata di contare i gradini, sarebbe una cosa che una visitatrice curiosa dovrebbe sempre fare ma d’altra parte può essere anche un compito da assolvere in una diversa occasione.
Così è camminare nella quiete di una creuza in inverno, in questo saliscendi così genovese che bene racconta i nostri quartieri abbarbicati sulle alture.
Così raggiungo il termine della creuza, solo pochi passi mi separano dalla strada sottostante e ancora una volta ritorno a volgere lo sguardo verso questa salita impervia e faticosa ma sono così le creuze di Genova: una bellezza rara da conquistare gradino dopo gradino.
Buongiorno Miss Fletcher
Credevo di non riuscire a farti il benvenuta anche quest’anno per i numerosi impegni di salute e di lavoro.
Le creuze le amo, ne esiste anche una oltre alle altre che da Quinto porta a San Martino di Albaro, prima o poi me ne parlerai vero? Grazie cara e tanti bei poster per il futuro, ti vogliamo tutti bene.
Buon inizio anche a te caro Mauro, grazie delle belle parole.
Dopo averci fatto percorrere la creuza con te mi manca l’ultima foto, quella in cui si sbircia la strada… che vuoi farci, ci hai abituati ad immedesimarci nei tuoi racconti… buona giornata cara!
Hai ragione, a questo punto toccherà rimediare e continuare la passeggiata. Baci cara, buon martedì e grazie!
. ..mi viene in mente Montale…
Eh sì ❤
Miss, una creuza non molto panoramica, ma probabilmente il panorama va a cercarselo…
In cima in cima si vede la collina di fronte con le case, io però mi sono concentrata su questa discesa sinuosa e per me magnifica!
Ritrovo le mie creuze nella tua creuza…Quelle dei miei ricordi piu’ antichi…. Quelle lasciate in abbandono ….oppure ormai troppo pericolose per essere percorse ….oppure rimaste senza sbocco o senza imbocco dopo gli interventi fi una nuova urbanistica …. oggi chiuse dietro cancelli di ferro arrugginiti e fermati da un brunito luchetto … in basso contro le sbarre si sono depositati zoccoli di foglie secche impastate a terriccio …
Che peccato, però!
Qua in Liguria abbiamo moltissime creuze simili a quella che hai fotografato, una scorre parallela alla Villa della Duchessa di Galliera qua a Voltri, magari ci sarai già passata.
Sempre interessante seguire i tuoi percorsi fra arte e riflessioni….😉
Sì, credo di aver capito di quale creuza parli, hai ragione! Grazie Max, buona giornata!
Il bello della Liguria: non gela mai e la vegetazione è sempre presente
Sì, è vero, non ci avevo pensato!
un viaggio avventuroso nella semplicità di un vicolo.
mi commuove chi sa mantenere stupore e meraviglia per i propri luoghi che pure conosce a menadito.
ml
Grazie Massimo di queste belle parole.