È delicata la giovane Virginia Aprile, pare quasi trattenere il sospiro che le rimbalza nel petto per la perdita che farà di lei una sconsolata vedova.
Così si china sul letto dove il suo sposo giace senza più vita e solleva appena il lenzuolo che copre il viso di lui.
Osserva, nell’affanno e nel senso di smarrimento che la coglie.
Il marito di lei Raffaele Pienovi giunse al termine della sua esistenza nel 1870 a ben 91 anni, Pienovi si distinse per la sua prospera e lodata virtù nei commerci, così si legge sulla lapide del monumento funebre.
Raffaele aveva sposato la giovane Virginia Aprile in seconde nozze ed proprio la vedova a commissionare l’opera: la sua scelta ricade sul talentuoso scultore Giovanni Battista Villa che ultimerà la scultura nel 1879, il monumento si trova nel Porticato Superiore a Ponente del Cimitero Monumentale di Staglieno.
È così amorevole lei si china su colui che non è più.
Virginia porta i folti e morbidi capelli raccolti sulla nuca, con i suoi gesti pare trovarsi come all’improvviso in una dimensione che la lascia attonita.
Sbocciano i fiori nei vasi riposti davanti alla tomba, accanto al suo sposo qui riposa anche la stessa Virginia.
Angelo di bontà anima eletta munifica, così si legge sulla lapide a lei dedicata.
Così la rappresentò Villa, con questi tratti dolci, le labbra carnose, gli occhi spalancati sul suo defunto sposo, così sfiorata da questo chiarore.
Così lei resta, mentre il sole accarezza le pieghe del suo abito, per sempre lambita dalla luce radiosa nella grazia della sua giovinezza.
Commovente.
Eh sì, è toccante!
Miss, quanti anni di differenza avevano? stando a quel che sembra, un bel po’…
Lei era davvero molto giovane, sì!
Un uomo longevo che ha avuto la fortuna di avere accanto una giovane moglie devota. Monumento suggestivo persino se, come me, si ama qualcosa di più minimalista. Buona giornata 😘
Ah beh, per la nostra epoca sono inimmaginabili monumenti di questo genere, è un’opera d’arte, lei mi ha sempre incuriosita, fin da bambina.
Un bacione a te cara, grazie.
La descrizione del dolore(a me molto comune) non toglie il valore della scultura, direi contrasto
fra dolore ed eleganza,vedasi il vestito fastoso della Signora,vi metto anche una mia interprertazione ( Fausta di G.Donizetti) tra eleganza e dolore.
Grazie Mauro, ero certa che avresti apprezzato. Un caro saluto a te!
COMMOVENTE….non la conosco , mai vista, quanto mi piacerebbe..
eppure vado spesso a fotografare le…meraviglie di quel mondo…..
grazie Miss, un vero capolavoro…..come le sue parole cosi belle…..
Anna
Spero che tu abbia occasione di vederla, cara Anna. Grazie delle tue belle parole!
Buogiorno Signora,
desidero farle i complimenti per aver descritto la “scena” con parole commoventi dense di significato che solo una persona dotata di bei valori come lei può esprimere.
Grazie, con viva cordialità,
Lorenzo
Grazie delle sue gentili parole, è un monumento davvero commovente.
quanta bellezza!
Sì, è meravigliosa!
Irene
E veramente commovente, dico anche io. L’opera dell’ scultore Giovanni Battista Villa mi toglie il fiato. Ha “scritto” in marmo l’amore di questa coppia e la tristezza e la tenerezza della giovane vedova Virginia. Grazie cara Miss Fletcher. Ci hai fatto scoprire un altro tesoro del Cimitero di Staglieno. Spero che Els ed io, possiamo andarci di nuovo con te nella primavera. U bacio affettuoso a te.
Grazie a te cara, ti abbraccio forte!