Ci sono luoghi che ci appartengono.
Sono nostri, li abbiamo vissuti, pensati, amati.
Sono nostri e là ritorniamo, sulle orme dei nostri passi.
E la ci rivediamo, più giovani, diversi e sempre uguali.
Ricordiamo.
E restiamo ad indugiare alla solita ringhiera, troviamo posto sulla nostra panchina preferita e il vento ci pare modulare la consueta melodia che sappiamo ascoltare.
Troviamo il nostro orizzonte, il nostro sole che piano si posa tra le nuvole, i suoni della nostra città.
Il nostro tempo scandito da ciò che meglio conosciamo.
E un mare di ricordi ci riempie il cuore e la mente.
dici bene Miss, “un mare di ricordi”… il Ponte dei Mille sullo sfondo, ritengo che un po’ mi appartenga e ancora di più per via della prua azzurra, in primo piano, munita d’ancora bianca, colori dell’Argentina…
Direi proprio che ti appartiene, la prua è quella della Nave Italia. Buona domenica Sergio!
Ciao Miss. Quella foto mi ricorda mio papà, che era pilota dei rimorchiatori… Quante volte sono andato a trovarlo, quante volte sono salito sui rimorchiatori e li ho anche guidati! Un abbraccio…
Che ricordo bello Roberto, grazie di averlo condiviso qui! Un abbraccio a te.
Quanti ricordi … portuali!!! Rammento quando arrivavano a Genova le navi delle varie Marine Militari. La Portaerei USA Forrestal, agli ormeggi al largo con un servizio navetta dal molo e che emozione il tragitto e la salita a bordo, ci sentivamo come gli attori americani! Interessanti poi le visite a bordo delle navi britanniche tra cui un sommergibile Royal Navy. La cosa più clamorosa, dati i tempi da Guerra Fredda, fu l’arrivo in porto di alcune unità della Marina Sovietica! Anche lì immancabile imbarco da … ficcanaso! Curioso poi vedere a Caricamento i marinai dalle magliette a righe in gruppi sempre “accompagnati” da severi signori in borghese (agenti sovietici KGB) perchè il marittimo sovietico non poteva circolare liberamente in mezzo agli spietati capitalisti … Paura che si infettassero con le palanche!!! Infine ricordo anche la maestosità della “Andrea Doria” e il dolore che provocò in tutti noi la tragedia del suo affondamento, Genova era in lutto in quei giorni come accadde poi per il Ponte Morandi.Belin quante memorie … e son proprio vecchio! Ciao dolce Miss !!!
Che tempi, che ricordi, caro Mario. Buona giornata anche a te!
Che bei ricordi! Mio padre era comandante sui rimorchiatori e mamma ci portava a ponte dei Mille ad aspettarlo a fine lavoro!! Grazie
Grazie a te Eufemia, benvenuta su queste pagine.
il Porto di Genova per me è nostalgia di storie ascoltate molte volte raccontare , piccole leggende di un mondo che ha attraversato la storia con i suoi uomini, il loro lavoro e i loro valori umani … che magone!
Un mondo al quale tutti noi siamo affezionati. Un abbraccio Brunattola!
Nei momenti di incertezza è nei posti del cuore dove è rassicurante tornare. Un bacione!
Come sempre hai colto anche quello che non ho scritto e che sentivo. Un abbraccio, amica speciale.
L’attesa della partenza, il mare, l’incognito, sapere che al confine vedevo di nuovo terra.
Genova mia cara Genova, con le tue braccia aperte accogli e congedi tutti quelli che passano li,e, tutti ti rivedono volentieri. grazie Dear
Grazie a te delle tue poetiche parole!