L’altro giorno, complice una limpida giornata di primavera, me ne sono andata nel levante della città.
In scooter, verso il mare.
È una delle bellezze di vivere a Genova, percorrere la strada che si snoda lungo la costa, poi seguire una curva e un’altra ancora e poi fermarsi, guardando il profilo della Superba.
A Quarto, davanti al nostro amato mare.
Il vento gentile smuoveva le bandiere, il sole brillava alto nel cielo e il suo chiarore rimbalzava sull’acqua facendola luccicare.
In luoghi come questo le ringhiere disegnano geometrie marine in armonia con quel blu profondo.
Una curva, i toni di celeste e di azzurro, il canto delle onde.
E la leggera trasparenza dell’acqua, le rocce e le pietre levigate dal mare, le erbe ondeggianti in una stagione nuova.
E una panchina, una dolcezza mai perduta e là, di fronte, un orizzonte blu.
Miss, guardando l’orizzonte blu del levante zeneise, viene proprio da chiedersi quale dieta il mare segua, per riuscire a mantenere così bene la linea: solo pesce a colazione, pranzo e cena?…
Ah Sergio, se non ci fossi bisognerebbe inventarti!
La bellezza intatta di queste zone a levante della città per me ponentina proveniente da un litorale ripetutamente convertito e’ ancor più attraente e scorrendo lungo corso italia in avanti , comprendo che l’ opera umana puo’ magistralmente conservare e valorizzare la bellezza, la’ ove non l’abbia gia’ distrutta
Eh sì, hai ragione, ti capisco.
Ero lì tra il 1954 e il 1958 in una specie di …full immersion garibaldina! Già … via 5 Maggio 1860 e nel 1960 il Centenario. Via Turr l’ungherese che combattè con Garibaldi. Il Monumento ai Mille (più di 1300 vista la precisione zenese per i conti …) e poi tocco per completare il tutto andavo a scuola alle Elementari di Villa Spinola, dove ci insegnarono l’Inno di Garibaldi “Si scopron le tombe, si levano i morti …” che pareva quasi l’incipit dell’Apocalisse …. Che begli anni, avevo sei anni, un futuro davanti. E per riagganciarmi all’oggi ricordo che in quel 1954 finiva una guerra, quella del Vienam contro la Francia e si sperava fosse l’ultima …Ullusion dolce chimera. Buona Domenica dolce Miss CIAOOOO
Caro Mario, quanti bei ricordi e che bei posti, i luoghi di Garibaldi mi sono sempre cari.
Un saluto a te, buona domenica!
Commento in ritardo ma non posso fare a meno di notare che ieri eravamo in perfetta connessione perché ho pubblicato anche io a tema azzurro (non sul blog)… le tue foto però hanno un’atmosfera ineguagliabile e queste passeggiate un po’ te le invidio. Bacioni!
Ci vuole un po’ di celeste, rasserena anche gli animi. Grazie Viv, un bacione a te!
Questo azzurro sconfinato di bellezza ben si addice alla Superba, vedere queste cose è come essere lì.Quanta pace infondono queste tue foto Dear Miss,sei splendida e fai splendere.
Grazie carissimo, felice che tu abbia gradito!