A un certo punto della nostra infanzia, in quei gloriosi e mai abbastanza rimpianti anni ‘70, per noi bambini veniva il tempo della mela grattugiata.
Arrivava in genere a fine pasto e a volte anche a merenda, la mela grattugiata era uno di quei riti irrinunciabili per tutti noi.
Ed era, naturalmente, preparata amorosamente dalla mamma.
Ed era, ve ne ricorderete, uno di quei sapori dolci, domestici, semplici, densi di nostalgia e di bontà casalinga, una carezza confortevole e sana.
Per prepararla, come ben sapete, si usava un attrezzo meraviglioso ed era una bellezza vedere come funzionava quel magico aggeggio capace di trasformare una semplice mela in un’autentica delizia: per noi bambine con i codini era già uno spettacolo!
Sì, in effetti, noi che eravamo piccoli a quell’epoca ci entusiasmavamo con poco, bisogna ammetterlo.
E sapete, qui in questa casa di campagna, con mio autentico stupore, ho trovato nella dispensa proprio quella grattugia che si usava per la mela, so per certo di averne anche una di vetro a Genova.
E poi, poi noi che siamo stati bambini in quegli anni là ci ricordiamo perfettamente che il bello era anche mangiare la mela grattugiata senza metterla in una tazza ma prendendola direttamente da quella scanalatura che componeva la grattugia: quella cosa lì faceva proprio tutta la differenza!
E anzi, secondo me, la mela grattugiata mangiata così era più buona, non c’è alcun dubbio.
Non si sa dire come accada ma, senza che ce ne accorgiamo, a un certo punto della vita finisce il tempo della mela grattugiata.
Era appena ieri e, all’improvviso, è una stagione diversa.
E tuttavia guardandosi indietro resta quella memoria: una sbucciatura su un ginocchio, un fazzolettino in testa, le fossette sulle guance e la dolcezza della mela grattugiata.
A quanti meravigliosi ricordi nostalgici anni 70 mi riporti cara! I mitici codini , il fazzoletto colorato in testa a triangolo e le immancabili sbucciature sulle ginocchia che come facevano la crosticina venivano immediatamente sostituite da una nuova successiva caduta! La mela grattugiata la ricordo ma io non volevo mangiarla perché si scuriva e la mamma rinunciava ad impormela ….
Sì, sì, diventava scura, hai ragione! Che bello, in questo post ognuno di voi ha aggiunto un piccolo tassello e tutti insieme costruiamo un mosaico di magnifici ricordi condivisi!
Che bei ricordi! Ne avevo una di vetro anche io ma non so che fine abbia fatto… mia mamma me la preparava più che altro quando ero malata, credo che non amasse il procedimento che, in effetti, era un po’ rognosino. E bisognava pure stare attenti a non sbucciarsi una falange con gli ultimi pezzettini. Io adoro il sapore della mela grattugiata… un piacere a basso costo che profuma di infanzia. Bacioni!
Ah caspita, è vero, era facile sbucciarsi le dita. La mela grattugiata però è proprio un dolce ricordo!
Un bacione Viv, buona domenica!
deliziosa, Miss, la mela grattugiata dell’infanzia… viene quasi da pensare che se grattugiata fosse stata pure quella di Genesi 3, 6-7, i nostri biblici progenitori si sarebbero risparmiati non pochi grattacapi…
Ah sì, mi sa che hai proprio ragione, mio caro!
Uh che rispolvero….anche mia mamma ne aveva, e l’avrà ancora credo, una in vetro.
Io mi divertivo a passare la forchetta sulla grattugia per raccogliere tutta la polpa.
Ah, è vero, cosa mi hai ricordato! Fantastico, cara Giuseppina, buona domenica a te.
Ma senti che cosa mi hai fatto pensare: che quasi quasi mi preparo una mela grattugiata per merenda! Certo, non sarà più come “uno di quei riti irrinunciabili” dell’infanzia, quando tutto era un rito… Oppure sì?
Ah, probabilmente sarà un bellissimo tuffo al cuore, mia cara!
Ahimè,non me la sento di partecipare al coro di lodi!
Da piccola sono stata spesso malata e la mela grattugiata sia a colazione che a merenda è legata indissolubilmente al ricordo delle lunghe giornate a letto. Mamma e nonne erano convinte che mi facesse benissimo e così pure lo sciroppo di rosa che mi ammanivano a litri,specie dopo le iniezioni (in base a chissà quale schema terapeutico…)
Sta di fatto che quando si dovevano svezzare le figlie chi si dava da fare con mela e grattugia era il papà
Capisco, in questo caso non è proprio un bel ricordo.
Ho trovato in dispensa,forse anche con i segni del tempo una vecchia grattugia….
Mi dice di straordinario,di vecchio nel nuovo,colorandolo con i dolci ricordi.
Si Miss,come una cartina tornasole i tuoi ricordi spolverano anche i nostri.Grazie Dear
Che meraviglia, caro Mauro, i ricordi sono sempre un bene prezioso.
Grazie di cuore!
Ma sai quanto la sto cercando quella grattugia, che non ossida la mela? Ovviamente l’avevo anch’io
Che bellezza!