È una statua lignea ed è opera dello scultore Anton Maria Maragliano che lasciò nelle chiese di Genova e della Liguria numerose testimonianze del suo mirabile talento.
Maragliano, magnifico artista vissuto tra la seconda metà del ‘600 e la prima metà del ‘700, aveva quello straordinario estro creativo che gli consentiva di dar vita al semplice legno e così egli così restituì ai nostri occhi l’immagine del poverello di Assisi.
San Francesco, così devoto e sinceramente innamorato di Dio, era anche un uomo di carattere e io credo che Maragliano abbia saputo cogliere appieno il suo fervore e la bellezza della sua dedizione a Dio che a mio parere si ritrovano nell’intensità dello sguardo del Santo e nell’assertività dei suoi gesti.
La statua di San Francesco viene custodita nel Santuario di Nostra Signora del Monte, io però ho fotografato la scultura alla mostra La Forma della Meraviglia tenutasi di recente a Palazzo Ducale.
In quella circostanza, con un allestimento di notevole impatto, così si potevano ammirare alcune opere di Maragliano: ecco la Madonna Immacolata in un trionfo di lucente misticismo tra San Francesco d’Assisi e San Bernardino da Siena.
San Francesco d’Assisi è una delle figure più carismatiche della Chiesa Cattolica, è uno dei Santi più amati ed è Patrono d’Italia, la sua festività si celebra il 4 Ottobre.
San Francesco d’Assisi scrisse anche quella che io considero una delle preghiere più intense e al tempo stesso una delle poesie più commoventi, quel Cantico delle Creature, anche noto come Cantico di Frate Sole, con il quale il fraticello canta la grandezza di Dio e loda le sue opere.
Ne riporto qui appena alcune righe, invitandovi a ricercare il testo completo.
Così si rivolgeva a Dio San Francesco d’Assisi, con queste parole e con il suo sguardo denso di amore.
Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimu, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Miss, questo legno è doppiamente vivo…
Davvero Sergio, proprio così.
Il cantico delle creature e’ davvero una lode di incredibile bellezza., quando viene recitata sembra far vibrare gli animi e con essi l’ intero universo…. scende nel profondo di ogni cuore mentre sale vertiginosamente in alto verso il cielo !
Oh, che belle parole hai scritto, le condivido in pieno e credo che piacerebbero anche a San Francesco, mia cara.
Grazie!
Grande grazia, grande tuo dono, aver potuto scoprire proprio oggi, nel giorno della sua Festa, questa statua di San Francesco che non avevo visto mai. E, comunque, anche le altre opere di questo straordinario Anton Maria Maragliano di cui soltanto qualcosa sapevo, non le avevo mai vite fotografate e descritte così, con tanta attenzione e tanto amore. Muovendomi nei tuoi post sulle sue tracce, quante cose ho scoperto….Commozione, tanta, immensa gratitudine….
Grazie cara Fiorenza, Maragliano era un meraviglioso artista e quando ne ho occasione ne scrivo.
Questa mi è sembrata la circostanza perfetta per scrivere di questa statua, ho tenuto da parte le foto appositamente.
Grazie cara, buona serata!
San Francesco é a ragion veduta il santo più amato d’Italia. Mi sembra molto bello anche il gruppo centrale con la Madonna, farai un post anche su questa scultura? Bacioni 😘
Sì, è un capolavoro anche quello, mi piacerebbe scriverne! Un bacione cara, grazie.
Le tre sculture facevano parte di un unico complesso, un tempo posto sopra l’altare maggiore della distrutta chiesa francescana di S. Maria della Pace. Dopo la Soppressione degli ordini religiosi il gruppo fu separato: l’Immacolata finí alla chiesa di s. Teodoro, i due santi furono restituiti ai francescani che, dopo varii trasferimenti, li hanno attualmente collocati presso il convento della Visitazione sopra Principe. Il gruppo è stato provvisoriamente ricomposto in occasione della mostra sul Barocco.
Benvenuto qui Riccardo, io ho riportato la collocazione che era scritta alla mostra sul Barocco, grazie della preziosa precisazione.
Grazie… in effetti alla mostra hanno sbagliato ad indicare la collocazione, anche se glielo avevo segnalato per tempo… posso solo dirti che le due statue sono attualmente nel mio ufficio;-)
Oh, caspita che graditissima compagnia, che bello! Posso chiedere dove si trova invece la Madonna Immacolata? Mi piacerebbe rivederla di nuovo, davo per scontato che fosse in chiesa…
L’Immacolata è ritornata nella chiesa di S. Teodoro, precisamente sull’altare della cappella in capo alla navata destra della chiesa. Purtroppo una posizione e un luogo che a mio parere non la valorizza come meriterebbe…
Grazie, andrò certamente a cercarla, è un’opera veramente magnifica. Grazie Riccardo!
Grazie per questa preziosa “chicca” nel giorno a lui dedicato
Grazie a te, cara!
San Francesco è il mio santo preferito e il Cantico delle Creature è bellissimo e commovente e confortante. Il mio compagno si chiamava Franciscus (in olandese). Angelo Branduardi canta questo Cantico e mi fa piangere e sorridere. Grazie, cara Miss Fletcher. Un abbraccio forte forte
Grazie cara amica, un abbraccio forte forte anche a te.
Se l’immagine dell’Immacolata si trova a S.Teodoro,vi chiedo: quando questa chiesa venne demolita in passato,l’immagine era già li,e ha vagato prima di una sua collocazione definitiva,o è stata custodita li casualmente ora?
Parlate della chiesa del sestriere di S.Teodoro a Genova?
Quella parrocchia custodì nel 1835/39 la nascente congregazione della vostra concittadina oggi Santa Paola Frassinetti,dopo…..
Grazie per questa bella notizia un abbraccio Dear.
Sì, la chiesa è quella, voglio andare a vedere la statua in quella collocazione.
Grazie Mauro!