Sono due sorelline ritratte in un tempo distante insieme alla mamma nello studio fotografico di Giulio Rossi.
Un ritratto di famiglia, una fragile memoria preziosa dei giorni d’infanzia.
Così, fantasticando, ho immaginato le due bimbe nella loro casa mentre si preparano per uscire, loro sono docili, bene educate e obbedienti.
Amano le musiche dolci, i biscottini caldi e le favole della buonanotte.
E ora sono lì, vicine alla mamma, con la giacchetta vezzosa chiusa sul davanti da una fila di bottoncini tondi.
Sembrano avere i capelli biondo cenere, sotto il cappellino fastoso tutto pizzi e nastri si scorge appena la frangetta.
La più piccolina delle due ha questa espressione a metà tra lo stupore e la noia, pare quasi perduta nelle sue fantasticherie e sembra attendere che finalmente termini il tempo lungo necessario per fare la fotografia.
La mamma però le ha detto di essere paziente e lei fa davvero del suo meglio.
La mamma, dolce e sempre amorosa, le cinge la vita con un braccio e con l’altra stringe le sue ditina sottili.
Una gonna a pieghe, i piedini messi in quella maniera lì e sempre tutta la vita davanti.
La sorellina più grande tiene la testa così vicina a quella della mamma e ha questo grande fiocco annodato sotto il mento e gli occhi chiari e quella tenera espressione ingenua dei suoi pochi anni.
Era un giorno del passato e loro sono due sorelline con la loro mamma, nel tempo felice dell’infanzia.
Con questa foto e il tuo dolce racconto,mi viene in mente il romanzo”piccole donne”anche se le sorelle erano più di due.
Anche la mia mamma aveva una gonna tutta a pieghette,e quando camminava queste si aprivano.Stupendi articoli Miss che ci aiutano.
Ah che bel paragone, carissimo Mauro, grazie come sempre, buona giornata a te!
Miss, i ritratti di madri con i loro figli, sono sempre speciali… qui, specialissimo è anche questo fotografo milanese, distintosi alle 5 Giornate di Milano… e anche per avere fotografato don Lisander e perfino Giuseppe Verdi disteso sul letto di morte…
Sì, sono d’accordo, lui era davvero un grande fotografo!
errata corrige: nel web esiste una foto di Verdi morto, attribuita al fotografo Giulio Rossi… un omonimo, visto che il Giulio Rossi del post risulterebbe essere morto nel 1884 e Verdi nel 1901?…
Io penso che sia lo stesso studio fotografico, avranno mantenuto il marchio.
La grandina somiglia davvero tanto alla mamma, la piccoletta con quei piedini uno sull’altro fa tanta tenerezza… ma il mio pensiero va a chi stirava quelle cuffiette deliziose! Come sempre un’altra bellissima foto che si aggiunge alla collezione. Bacioni!
Oh caspita, non ci posso pensare, stirare quelle cuffiette tutte nastri non doveva essere semplicissimo.
Un bacione cara, buona giornata a te.
Una foto dolcissima e spettacolari le giacchine delle bimbe, i loro visi ritratti con naturalezza nonostante la lunga preparazione denotano la bravura del fotografo…
Sì, sono tenerissime!
Grazie cara, una bella giornata a te.
Queste due sorelline mi colgono in un nostalgico languore… un’ immagine delicatamente musicale, ci accosta alle sane abitudini a cui tu sembri alludere… i biondi capelli e gli occhi cerulei delle fanciulle, il profumo delle dolcezze…un visetto tondo, una posa del piedino sovrapposto all’ altro, la breve differenza di età , la somiglianza ….l’ amorevolezza composta della mamma …tutto evoca ricordi, idealizzazioni soavi, illusioni di un mondo mite ma di raffinata eloquenza per buone inclinazioni…
Che belle le tue considerazioni cara, grazie di averle scritte qui!
È una foto straordinaria, ma sei tu a mostrarcene tutta la bellezza facendoci scoprire i particolari (l’espressione del visino della più piccola dice davvero mille cose), i gesti, i dettagli dei vestitini e, in più, rendendola viva con i tuoi pensieri e il tuo fantasticare su queste tre dolci creature. Quindi, complimenti al grande talento di questo fotografo, e al tuo.
Grazie Fiorenza, queste vecchie foto lasciano a volte intuire sensazioni e caratteri e così si finisce per fantasticare a questa maniera.
Grazie, una bella serata a te!
Mi incuriosisce tanto da scriverti un altro commento Miss.
Le pieghette delle cuffiette non erano difficili da stirare,si tratta solo di una striscia di stoffa a sua volta intercalata da uno o due nastrini,che una volta inamidita la striscia e stirata(a quei tempi con ferro a carbone penso) si tirano i due nastrini e questa si arriccia così come noi la vediamo.La mamma sembra che sussurri qualcosa alle bimbe.La mano della mamma che abbraccia la piccola parla da se.
Grazie Dear e buona giornata.
Ah carissimo Mauro, a me sembra complicatissimo, devi sapere che io detesto stirare.
Buona giornata a te!