Sono finestre di Canneto il Lungo, si aprono su muri di edifici vetusti dove ancora si trovano antiche chiavi.
Sono finestre di Canneto il Lungo e sui vetri, a seconda della stagione e del volere di Fratello Sole, si riflettono le meraviglie della Cattedrale di San Lorenzo.
Sono finestre di Canneto il Lungo, discrete e ben chiuse, non lasciano intravedere nulla e custodiscono vite e quotidianità.
Sono finestre di luoghi pieni di contraddizioni e di antiche bellezze, di colori e di marmi in bianco e nero.
All’ultimo piano e sopra si scorgono vasi di piante e altra vita.
E i vetri ancora diventano specchi.
Sono finestre di Canneto il Lungo, le ho vedute e fotografate dall’imbocco di Vico di San Gottardo e poi mi sono fermata un po’ là, sempre a guardare l’azzurro che pareva dipinto tra i contorni delle case.
Ci sono diverse maniere di osservare i luoghi, gli oggetti, i dettagli e di catturarne l’essenza e il mio modo è sempre questo: con gli occhi rivolti verso le piccole cose straordinarie e verso il nostro cielo.
Mi piace il tuo modo di osservare i luoghi…. le finestre che non lasciano vedere le vite all’interno ma ne rispecchiano altre di dirimpettai abitati ed edifici …. ci svelano proprio quelle mille contraddizioni di cui è fatto l’ambiente umano e ciò che il tempo ha stratificato… quante vite hanno attraversato quei muri cosi antichi ….le une inconsapevoli delle altre ma tutte aggiungendo nuovi elementi e nuova umanità nella propria epoca….
Vero, cara, è proprio come tu dici. Grazie Brunattola, buon pomeriggio a te!
Miss, lasciami dire che il cielo dei caruggi è una finestra che fa riflettere…
Decisamente sì, caro Sergio. Buona giornata a te!
“Ma se ti tagliassero a pezzetti
Il vento li raccoglierebbe”
Ogni volta che Miss Fletcher punta lo sguardo sulla Città trovo pertinenti i versi della ballata di Fabrizio de André, come se il vento della curiosità raccogliesse con cura ogni centimetro scomponendo e ricomponendo inquadrature inedite di vicoli e piazze, di Chiese e Palazzi … e consegnare al Blog la bellezza “a pezzetti”.
Professoressa Milan, questo commento è uno di quelli da incorniciare e mi lascia veramente senza parole.
La ringrazio infinitamente davvero, è un regalo bellissimo leggere parole come queste!
L’amore per tutto e per le piccole cose è un tema che si deve riproporre.
Presto o tardi tutti ci guarderemmo indietro a osservare le piccole cose.
Mi piace questo posto e anche il nome Canneto il Lungo e avere la chiesa vicinissima.
Oggi Miss festa per Genova è S.Teodoro ciao
Hai ragione, le piccole cose fanno la differenza.
Grazie di aver ricordato San Teodoro, caro Mauro, buon pomeriggio a te!
Come sempre sei pronta a cogliere dettagli insoliti e a ricordarci che mai nulla è banale se si sa guardare. Un bacione!
Grazie amica mia, un bacio grande!
Splendida Genova e la zona dei caruggi. Tutto ristretto, veri gioielli d’arte e di storia racchiusi come la perla nell’ostrica. Le ritengo le due facce di Zena. Lo stretto dei caruggi, le piazzette quasi buie, persino il Duomo non ha davanti una vasta piazza come in altre città. Anche la Stazione Principe è come incastrata nella città. A contrasto la vastistà della poco distante piazza De Ferrari e ancor più la distesa di Piazza della Vittoria unita a piazza Verdi. Insomma, è vero … Comme t’è bela Zena!!! Ciao Miss Circonvallazione, un abbraccio dal nostalgico Mario!
Hai scritto un commento meraviglioso, caro Mario, grazie a te, buona serata!