Mare e sassi

Andare davanti al mare, su una delle spiagge più belle e suggestive di Liguria.
Ci sono stata a marzo, a dire il vero era ancora inverno anche se proprio non sembrava.
Una spiaggia infinita dove puoi camminare sulla battigia, fuori stagione non c’era quasi nessuno.
E poi ti trovi lì, seduta davanti al mare.

Mare

E no, per adesso non intendo svelarvi il nome di questa località, presto vi porterò per le vie di questo paese così caratteristico, presto camminerete con me su questa spiaggia.
Oggi qui troverete i sassi.
Ogni sasso è un’onda.
Ogni sasso è una conchiglia che avvicini all’orecchio per sentire il rimbombo del mare.
Ogni sasso è alghe, stelle marine e granchi.
Ogni sasso è un secchiello, una paletta e le formine.
Ogni sasso è l’ombrellone aperto, la borsa di paglia della mamma e il ghiacciolo di metà pomeriggio.
Ogni sasso attende una mano che lo raccolga.
E poi lancialo, fallo rimbalzare sulla superficie dell’acqua.
Uno, due, tre, quattro.
E poi giù, si posa sul fondo del mare.
Mare e sassi.
E poi a volte, cammini su una spiaggia come questa e trovi un sasso, uno solo.

Sasso

E poi, a volte, cammini su una spiaggia come questa e trovi tanti sassi.
E allora ti ricordi, ti ricordi che anche tu una volta ti mettevi lì seduta e le ore scorrevano così felici e il tempo non era tempo.
E’ la magia dell’infanzia, puoi restare lì un pomeriggio intero senza accorgerti che ti stai scottando la schiena.
E accade, ti trovi su una spiaggia, in cerca di quel tempo senza tempo.
E cammini.
E poi li trovi, tanti sassi.
Di diverse dimensioni, con sfumature differenti, alcuni sono piccini e grigi, altri marroni.
E capisci che prima di te su quella spiaggia è passato qualcuno, forse un bambino.
Solo sassi.
E fantasia e sogno e immaginazione.
A volte cammini su una spiaggia come questa e trovi tanti sassi.

Sassi

Sulla spiaggia di Vernazzola

Una mattina, a Vernazzola.
Sono andata verso il mare, ho preso lo scooter e via.
E il vento, ah!
Sarebbe già una storia a sé soltanto quella ma io oggi vi racconto di una mattina a Vernazzola.
E poi arrivi lì e riesci sempre a parcheggiare, proprio a due passi dalla spiaggia.
E insomma, sì.

Vernazzola (2)

Eccola Vernazzola, non è la prima volta che vi porto qui,  vi ho già raccontato altre sue storie.
E pur essendo un quartiere cittadino pare di trovarsi in una località di vacanza, Vernazzola ha i profumi e i colori di un borgo di riviera.

Vernazzola (3)

Barche e panni stesi turchesi come il mare.

Vernazzola (4)

E linee di rosso delle case di Vernazzola.

Vernazzola (5)

E creuze di mattoni, Liguria vera.

Vernazzola

Cose che puoi vedere in posti come questo, il gozzo accanto alla porta di casa.

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E poi scendi lentamente verso la spiaggia dove l’onda si ferma, in lontananza le scogliere.

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I colori del mare e di queste finestre che si affacciano su quella spiaggia.

Vernazzola (9)

E allora ti siedi sul muretto, semplicemente resti lì, nella dolce pigrizia di una giornata calda.
Occorre altro? A me no, mi basta questo.

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E poi sali, sali ancora.
E voltati indietro, troverai ancora il mare tra quelle case.

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La calma silenziosa di una mattina di primavera, ancora non c’è tanta folla.

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E poi un muro di foglie e una cascata di fiori viola.

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E poi ancora, guarda.
Se io abitassi lassù nelle giornate di tempesta uscirei fuori a guardare i flutti che si alzano e si abbattono contro le rocce e fantasticherei di pirati e di navi con sinuose polene, immaginerei sirene che danzano tra le onde e guizzano tra spruzzi di acqua salata.
Guarda.

Vernazzola (14)

E poi scendi giù, verso quella spiaggia.

Vernazzola (15)

C’è sempre qualche viaggio ancora da intraprendere, c’è sempre qualche nuova avventura da sperimentare.

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Una discesa dolce e gentile.

Vernazzola (17)

Si resta, in attesa di un nuove partenze, ma qui si torna, si torna sempre.

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Cose che si vedono sulla spiaggia di Vernazzola, foglie verdi che si arrampicano sopra a un salvagente.

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Prospettive d’estate, l’estate che verrà.

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E allora scenderai anche tu, verso il mare, alcuni fanno già il bagno.

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E poi gozzi, terrazzini e un orologio al muro che segna l’ora.
D’altra parte qui è facile perdere la cognizione del tempo, ci si lascia cullare da qualche sogno estemporaneo, ci si perde nei propri pensieri.Vernazzola (22)

E poi puoi metterci davvero tanto a cercare il tuo sasso, uno tra cento, mille. Liscio, levigato dal mare, non si può dire quanto tempo occorra per trovarlo, poi d’improvviso lo vedi e sai che quello è proprio il tuo.
E’ unico, diverso, è il tuo sasso.

Vernazzola (23)

La spiaggia di Vernazzola ha i colori delle granite e dei ghiaccioli.

Vernazzola (24)

E poi bianco, rosso e legno.

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Cartoline dalla Liguria, da un luogo nel quale si respira la quiete di un piccolo borgo.

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E poi vasi e ancora gozzi.
E non c’è uno scorcio più bello dell’altro, Vernazzola è un piccolo gioiello cittadino incastonato sul mare, tra le sue creuze, Vernazzola è semplice e vera.

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Ed è per questo che una mattina sono andata verso il mare.
Sulla spiaggia di Vernazzola.

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