La passeggiata di Nervi, a picco sul mare

La passeggiata di Nervi è  a picco sul mare, su queste rocce.

E scende, in certi punti, verso la schiuma bianca che si dissolve contro gli scogli.


E passa sotto gli alberi, in certe zone d’ombra, ristoro e rifugio dal caldo dell’estate.

Qui si respira, si sogna, ci si culla al ritmo delle onde, si pensa.
Qui la vostra mente è pervasa di quei pensieri belli che aprono il cuore e predispongono l’animo alla pace e alla dolcezza.

Qui si cammina col vento in faccia, reggendosi alla ringhiera celeste.

La ringhiera celeste della passeggiata di Nervi disegna infinite curve sui mattoni rossi.
Gioca e si rincorre con i raggi del sole, che qui è padrone e signore.
Quello stesso sole che dipinge di rosa i contorni del Monte di Portofino, sullo sfondo.

E se non avete un orizzonte, forse potreste trovarlo, semplicemente guardando oltre.
C’è sempre un infinito che ci attende, in qualche luogo a noi ancora ignoto.

E c’è un destino, verso il quale spiccare il volo, senza esitazioni.

E innamorarsi qui è immensamente dolce.

La natura è prepotente e selvaggia, aspra e assetata di sole.

E la passeggiata è tutta un saliscendi, tra palme e piante grasse.

In certi tratti, gli alberi si confondono con le rocce e il mare.

E si cammina, col vento in faccia, e si è felici, col sole negli occhi e nei capelli, sulle mani e sulla pelle.
E sono salite e discese, ed anse e affacci, e panchine azzurre come la ringhiera.

Le panchine di Nervi, quando si marina la scuola, per tradizione si viene proprio qui, in passeggiata.
Con lo zaino dei libri in spalla e il sole, il sole in faccia.

E questo mare, che sa essere forte, violento e implacabile oppure quieto, calmo e sereno.
E frizzante e lieto, spumeggiante di sale e dorato di luce.

E questa è Genova, sapete.
Non è un paese della riviera, è un quartiere della città sito nel suo estremo levante.
Ma se verrete qui e chiederete a quelli di Nervi, loro vi risponderanno che no, loro non sono di Genova, sono di Nervi, gente di mare e di scoglio, nata e cresciuta in questo borgo di pescatori, dove si trova questa splendida passeggiata dedicata ad Anita Garibaldi.
E sale verso il borgo la passeggiata, nel punto più alto si protende a picco sul mare che luccica.

E poi ridiscende, oltre gli alberi si vede il campanile di una chiesa, con le case addossate una sull’altra.

E ancora giù, una curva dopo l’altra.

Ed è una fine ma anche un inizio, il porticciolo di Nervi, con la sua quiete, i suoi colori, le barche tirate in secca e le reti dei pescatori.
Gente di mare, gente di Nervi.

44 pensieri su “La passeggiata di Nervi, a picco sul mare

  1. Ma non puoi farmi questo… io sono chiusa in casa in una giornata di sole a scrivere una lunghissima relazione che cammina a rilento e dispero di finire, e tu mi fai vedere cotanta roba…! Sic 😦

    • Ciao Chagall, buona domenica a te!
      Sai, in passeggiata sono stata con Bella, ha detto che vuole sistemarsi qui, in qualche villa fronte mare ed oziare per il resto dei suoi giorni!
      Come la capisco 😉

    • Eh, ci si siede su una panchina, in beato e assoluto riposo.
      Ci sono stata in settimana, ero in ferie.
      Ecco, ma tutta quella gente che passeggia, fa footing e si rilassa?
      Nessuno che lavori? Ecco, vorrei vivere così, tutto sommato.
      Come si fa?

  2. Ieri ho fatto una bella passeggiata nel parco ma pensa come sarebbe bello barattare le passeggiate con chi abita altrove… Un pensiero senza senso ma vedere quel panorama e sentire il vento e il mare è tutt’uno. E la foto col pettirosso mi piace tantissimo.

  3. E’ un panorama stupendo, ricordo quando la Domenica negli anni 70 con mia moglie e i nostri bambini facevamo una bella passeggiata gustandoci i gelati comprati nel bar della passeggiata, c’era sempre tanta gente, bambini, anziani che si godevano il sole raccontando storie d’altri tempi.
    Ricordo un signore molto elegante, che un pomeriggio mi raccontò la sua esperienza nella tragica campagna di Russia, dove morirono quasi tutti i suoi compagni, mentre mi raccontava la sua storia, non nascondeva la forte commozione, mi disse che si sentiva un miracolato per essere uscito da una situazione drammatica che gli aveva segnato la vita.
    Grazie Miss. Fletcher per le belle immagini.
    Eugenio

    • I gelati della passeggiata, che ricordi!
      Certo che solo a te può capitare di andare in passeggiata a Nervi ed incontrare un reduce della Campagna di Russia, sei veramente una miniera di informazioni e di aneddoti!
      Felice che ti siano piaciute le foto e la vista del nostro mare, buona domenica Eugenio!

  4. In seconda ragioneria ho “marinato” tantissimo. La meta, se non pioveva, era sempre la passeggiata di Nervi. E’ stato tanto tempo fa ma ricordo benissimo e con nostalgia quelle mattine.

  5. Bellissime foto che rendono più che giustizia alla passeggiata di Nervi dove alla notte dei tempi mio nonno diciottenne andava a fare i tuffi dagli scogli…

  6. Io, lo confesso, non ho mai marinato la scuola… sigh… ho recuperato più tardi, marinando, con un pizzico di infantile soddisfazione, qualche impegno, tirando su qualche scusa per restare in giro a bighellonare, da sola, in libertà. Comunque ai bei tempi a Nervi la mattina si poteva trovare tutti i marinanti di Genova… si sarebbe potuto fare una retata!
    Cara Jessica, con queste foto mi hai fatto venir voglia di mostrare un po’ il mio paesello: non sarà come Nervi, ma qualcosa da mostrare si trova sempre…
    Che ne dici?

    • Oh, finalmente, era ora!!! E’ da un pezzo che te lo dico, esci fuori armata di macchina fotografica e torna con splendide immagini!
      Io si che ho marinato la scuola, eccome!
      Che bei tempi, si stava d’incanto in passeggiata, zaino in spalla e sole in faccia!
      Un bacione, attendo l’agognato post!

  7. Miss, ma è uno splendido paesaggio! Viene voglia di dipingerlo! Le tue paroel e le tue foto sono spettacolari, brava, e il luogo è davvero un incanto. Noi della valle ne abbiamo una simile ad Arma di Taggia, un giorno magari te la farò conoscere. Un posto dove andare a trascorrere ore liete, dove si ci sente liberi. Non sapevo che la gente di Nervi non si considera di Genova. E’ una bella curiosità questa che ci hai fatto conoscere. Baci Miss.

  8. Questo post è, come si dice, un “colpo basso”! 🙂 Grazie per queste belle immagini di Nervi…guardandole Genova non mi sembra poi così lontana! 🙂

  9. Potrei stare le ore lì, su quella panchina…Auff Miss Fletcher, soffro senza il mio mare ma ti sono immensamente grata di avermi fatto respirare un pò di sana salsedine attraverso queste tue calde foto!
    Bacino Susanna

  10. Che splendide foto. Pensa che quando mio figlio era un bimbetto andavamo talmente spesso in passeggiata e al parco a portare le noci agli scoiattoli che ora è saturo e preferisce cambiare aria. Ma secondo me tra qualche anno ci tornerà, uh se ci tornerà….. spero non per marinare però!

  11. Bellissimo quartiere. Immagino che in questi giorni di sole e aria calda sia stato fantastico. E, alla vista del pettirosso, ho fatto più o meno questa faccia qui *__* Ho un debole per i pettirossi 🙂
    Un bacione, Miss.

  12. Sai Miss, proprio oggi parlavo con una mia cara amica di paesaggi mozzafiato di cui ho bisogno. Vorrei tanto partire per una vacanza di scoperta di tutte quelle emozioni che ti arrivano da vedute uniche al mondo. Queste tue meravigliose foto mi ci hanno fatto pensare. Un bacino!

    • Anche io a volte vorrei partire, per chissà dove, senza una reale meta, in realtà.
      E la necessità di circondarsi di luoghi belli la comprendo bene, fa proprio bene al cuore.
      Un bacino a te, Matte!

  13. Miss, quando sei sulla passeggiata Anita Garibaldi e vedi le onde infrangersi contro la scogliera, ti vien da pensare che a Nervi i veri nervi li abbia il mare…

  14. Ho percorso la passeggiata di Nervi qualche anno fa con una scolaresca e poi con mio marito e lì ci ho lasciato un pezzetto di cuore. Nelle giornate di sole e di luce ci ritorno col pensiero e mi prende il desiderio di essere li’ a goderne la bellezza. Ora mi sono ritrovata nelle tue parole e nelle emozioni che trasmettono.

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