Villa Duchessa di Galliera, a Voltri.
Vi ho portato qui a conoscere i daini.
E questa è la Villa, uno splendido luogo sito nel Ponente di Genova, un tempo dimora della famiglia Brignole Sale.
Torneremo a parlare dei Brignole Sale, di questa famiglia tanto importante per Genova, ma oggi vorrei fare qualche considerazione sullo stato nel quale versa il parco della Villa.
E’ un dispiacere scrivere post come questi, vorrei poter camminare per la mia città ed avere la possibilità di mostrarvi solo bellezza, una bellezza che esiste ed è reale, ma che troppo spesso viene trascurata.
E allora cominciamo il nostro giro per il parco.
Questo è il giardino antistante la Villa e non è in cattive condizioni.
Certo, il prato potrebbe essere più verde.
E poi madre natura ha dotato l’universo di splendide meraviglie, note con il nome di fiori.
Ecco, magari qualche fiore? E che ne dite di risistemare le aiuole?
Mi duole dovermi ripetere, ma se fossimo nella piovosa Inghilterra o in terra di Francia, questo giardino sarebbe un trionfo di camelie e di rose, di bordure dai boccioli profumati e odorosi.
E sì, anche la fontana meriterebbe qualche intervento.
Le dolenti note, però, giungono quando si percorre il parco per raggiungere la zona dove si trovano i daini.
A cosa serve il verde pubblico? Chi dovrebbe beneficiarne? I cittadini del quartiere e i visitatori meriterebbero di trovare un luogo curato ed accogliente, ma gli alberi che fiancheggiano i Viali di Villa Duchessa di Galleria non sembrano affatto aver ricevuto molte cure.
E poi si incontra quest’ orrenda transenna, che impedisce l’accesso a un viale del parco.
Signori del Comune di Genova, con immenso affetto per la nostra città, avrei da dirvi due parole.
Dunque, si diceva del verde pubblico, giusto?
Qui potrebbe esserci uno splendido giardino all’inglese, un luogo dove sedersi in santa pace a leggere il giornale, al fresco, all’ombra degli alberi.
E le suggestioni certo non mancano, tracce degli antichi fasti sono rimaste.
Ma tagliare le erbacce?
Mica le vedrò solo io, no? Direi che mi sembra piuttosto evidente che qualcosa non funziona nel modo giusto.
Ora, forse io sono troppo esigente, lo so! Chissà perché, ma alla parola “parco” associo ordine e armonia. Mah!
Ecco, dare una sistemata alle panchine? Una mano di pittura? Mi sembra lampante che ne hanno un certo bisogno, ma io sono la solita puntigliosa!
Questo posto avrebbe molte potenzialità ed è un vero peccato che sia ridotto così.
E sono certa, anzi certissima, che la Duchessa di Galliera da lassù osserva inorridita e contrariata.
E si chiede: ma cosa avete fatto alla mia povera Villa?
Comunque è in buona compagnia, certamente se ne starà a parlare ore ed ore con il Marchese Di Negro, sì, quello della Villetta, altro palese e spiacevole esempio di incuria.
E guardate con i vostri occhi cosa si può vedere a Villa Duchessa di Galliera, direi che ogni commento è quasi superfluo.
E immagino cosa potrebbe dire la Duchessa di Galliera se potesse parlare.
Siccome non le è possibile, a suo nome e a nome dei genovesi, voglio sottolineare che questo è uno spettacolo intollerabile.
Marmi spezzati, caduti nell’oblio e coperti di foglie.
Ribadisco, parlo in vece della Duchessa, almeno a lei date retta.
E questo? Per caso si tratta di arte moderna?
Tutto è possibile, a questo punto.
Il sentiero delle occasioni perdute è incolto, invaso dalle erbacce e dai rami spezzati.
Il sentiero delle occasioni perdute è disordinato e disarmonico, lascia l’osservatore sconcertato.
Questo è un luogo che potrebbe essere uno splendido parco e che potrebbe offrire momenti di aggregazione ai cittadini.
E si potrebbe creare, in questo parco, un zona di grande interesse culturale e naturalistico, non dimentichiamoci che ai tempi dei suoi fasti Villa Duchessa di Galliera era frequentata dal bel mondo, qui vennero, tra gli altri, gli imperatori Francesco Giuseppe e Guglielmo II.
A questo conduce il sentiero delle occasioni perdute, a trascurare un patrimonio storico che invece potrebbe essere fonte di ricchezza.
Un luogo comunque molto frequentato, c’erano tante famiglie con i bambini attorno al recinto dei daini.
In quella parte del parco e nelle zone soprastanti, le condizioni sono migliori, mi è sembrato che le piante e gli alberi fossero più curati.
C’erano turisti, c’erano sportivi che facevano footing.
Tutti loro preferirebbero trovare la Villa in migliori condizioni, come meriterebbe un luogo così bello e ricco di storia che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della Superba.
Grazie Miss per questo reportage….chissà se non ci sono altri simili episodi archittettonici a Genova … Mi ha fatto tenerezza vedere quella statua abbandonata così senza dignità! Gli oggetti, per quanto materici siano, sono carichi di tutta l’energia che hanno assorbito durante il tempo, sono testimonianza di vita vissuta, di discorsi sussurrati al loro cospetto, di confidenze fatte sotto la loro ombra riportata….testimoni di un tempo che ci ha comunque generato e non è giusto! Tutto ciò è anche nostro, ci appartiene: forse se ci fossero ancora gli uomini col cappello tutta questa indifferenza non esisterebbe, ci sarebbe ancora quella eleganza di modi e quella gentilezza di intenti di cui avrebbe tanto bisogno la nostra era.
Hai ragione Nicole, abbiamo poca cura e poca memoria della grandezza del nostro passato.
Ancora non abbiamo compreso che quella è la nostra ricchezza.
Quanto mi girano a dover ammettere che in questo, noi italiani siamo davvero un pò insolenti. Porca loca che non si possa sistemare una meraviglia come questa. Abbiamo tanti pregi ma se parliamo di questo specifico argomento mi duole ammettere che in Francia mai si sarebbe trovata una cosa del genere. Mannaggia! Cara Miss, mi unisco a viva voce in questo tuo accorato appello che trovo giustissimo nella speranza che qualcuno lo ascolti e ne faccia buon uso. E poi ci lamentiamo che non ci sono posti nei quali far giocar i bambini… Un bacio Miss.
Infatti, è una Villa bellissima, è davvero vedere un dispiacere che sia così poco tenuta in considerazione.
Un bacione a te, tesorina!
Cara Miss, tocchi un argomento che scotta, quello che fai vedere è inefficienza, purtroppo ci sarebbero troppe cose da dire, ma ti ripeto è un argomento che scotta l’amministrazione non gradisce questi scoop.
Tieni conto che le operazioni toccano all’ASTER, che qualche hanno fà ci costava 28 milioni di euro all’anno, adesso non ho le cifre ma sicuramente sono altissime., una parte oggi tocca anche ai Municipi, ma credo che il problema rimane lo stesso.
Purtroppo la politica con la scusa del decentramento ci ha sempre propinato l’idea che serviva per tutti i cittadini, invece serve solo ad aumentare le spese e aumentare posti per i politici magari trombati in qualche competizione.
Ti dico questo perchè conosco il settore sono stato consigliere di un Municipio per tre legislature, ero l’unico che si era preso a quore da solo di pulire un’area comunale (parco) di circa 1900 mt quadrati, l’avevo fatto diventare un gioielo, ho tutte le foto, in cinque anni di duro lavoro non ho mai visto un assessore che venisse a controllare, non gli e ne fregava nulla.
Ho dovuto smettere, mi dispiace solo per la gente del quartiere che non vedranno mai più quel parco, bello e curato come facevo io.
Il problema è culturale i nostri amministratori purtroppo hanno altri interessi, pensano solo a tutto quello che è spot, mentre la sostanza vera non conta.
Non rispettano neppure le volontà testamentarie.
Dovresti leggere l’atto di cessione del patrimonio al Comune di Genova, vi sono alcune disposizioni tassative che se non rispettate il comune perderebbe l’eredità in favore della città di Parigi, di queste volontà ne è verificatore il Console di Francia in Genova.
Se poi sei curiosa si sapere alcune di queste cose, scivimi e sarò felice di darti alcune informazioni che fanno venire i brividi.
Pertanto non stupirti dello stato di degrado di quella stupenda dimora appartenuta a due persone che amavano Genova come il loro figlio,
Ricordo che il Duca di Galliera diede qualcosa come 20 milioni in oro per costruire le difese portuali, è proprio vero che i nostri benefattori oggi si rivoltano nella tomba.
Scusa la lunghezza del mio intervento ma sono veramente inc…………..to con questi emeriti signori.
Eugenio
Caspita Eugenio, sei veramente arrabbiato, non ho mai letto un tuo commento così accalorato.
Io voglio sperare che tutto cambi, che si provveda a restituire ai genovesi questo meraviglioso tesoro in tutta la sua bellezza.
Non entro nel merito delle competenze, di questo non so nulla, non so chi e come debba provvedere.
Quel che so è che così non va e ne sono molto dispiaciuta.
E certo che ti scrivo, così mi racconti meglio del Duca di Galliera.
Grazie del tuo intervento, Eugenio. Un abbraccio!
Che dolore al cuore vedre la villa in queste condizioni deprimenti….
Dolore grande, grande dipiacere cara E.
Quesre sono risorse sprecate.
Mancata consapevolezza del patrimonio della nostra città.
Incapacità di godersela e di farne uno dei tanti fiori all’occhiello.
I turisti se ne vanno sbigottiti dal degrado e dalla mancanza di amore per le nostre perle.
Ci si lamenta per la disoccupazione e alla domenica tutti i negozi del centrantico sono chiusi.
Se questo parco fosse adeguatamente considerato da tutti sarebbe vissuto e goduto. Invece è quasi sconosciuto ai più.
Tu dai un servizio quando fai conoscere le bellezze nascoste e quando purtroppo ti senti in dovere di difendere la città che ami.
Possiamo avere la speranza che le cose cambino, che tutti migliori e venga rivalutato come merita.
E certo che difendo Genova, non potrei fare diversamente, la amo troppo.
purtroppo non è certo l’unico esempio di incuria, il pubblico oramai non riesci più ad assicurare un degno decoro e manutenzione ai preziosi gioielli arrivati in nostra eredità!
guarda anche Villa Pallavicini a Pegli o i poveri parchi di Nervi!!!
AAA, cercasi Associazioni e volontari, unica salvezza… ancora una volta il privato può e deve essere d’aiuto al pubblico!
I Parchi di Nervi non saranno perfetti ma non c’è paragone rispetto a questo Parco.
A Villa Pallavicini non vado da tanto e sarebbe mia intenzione tornarci.
Eh, davvero ci vorrebbero dei volontari, Simonetta.
Chissà che meraviglia ai tempi della Duchessa… Purtroppo il commento di Eugenio si attaglia a molti comuni italioti 😦 bacioni
Già, chissà che meraviglia!
Un bacione Viv!
E’ un vero crimine tenere un così splendido posto in quelle condizioni! E chissà perchè bistrattiamo le bellezze che abbiamo, mentre in qualsiasi altro paese riescono a dar lustro anche a luoghi senza storia ed addirittura se la inventano la storia! Mancano proprio l’educazione al bello. Il rispetto e l’amore.
Ma quella villa è meravigliosa Miss!
Un baciotto sotto tanta pioggia fine
Susanna
Infatti, in Inghilterra fanno soldi a palate con il mostro di Lochness e negli Stati Uniti accade lo stesso con la casa di Laura Ingalls di La Casa nella prateria, Noi invece siamo a questi punti.
Baci Susa!
Vedere come l’Italia lasci andare certi luoghi mi fa venire davvero il super nervoso. Grazie per il reportage Miss
Anche a me, Giovy, tanto.
finalmente. Finalmente ci fai vedere anche le miserie della Superba. Altrimenti la tua città era poco credibile 🙂
Vorrei che non ci fossero cose del genere da far vedere, caro Pani.
Il sentiero delle occasioni perdute è un nome quasi magico Miss…peccato che oggi quella magia non è tenuta viva da chi, invece, dovrebbe occuparsi dell’ordine e della pulizia in posti come questo che, come giustamente dici pure tu, non avrebbe nulla da invidiare ai giardini di tutta europa!
No, davvero nulla da invidiare caro Massimo!
Un salutone grande grande, Miss.
A te Chaggy, un abbraccio!
Da ragazzina mi capitava spesso di fare una passeggiata in Villa e ti assicuro che vederla in questo stato mi rattrista. Preferisco ricordarla splendida e accogliente nella speranza che qualcuno si metta, come si suol dire, la mano sulla coscienza.
un bacio Miss
E speriamo che torni presto ai suoi antichi splendori, Sabry!
Un bacione a te!
Grazie per la garbata caparbietà delle tue denunce!
Un sorriso 🍃👒
Ci tengo alla tua opinione, Bisanzio, sono contenta che tu abbia letto e sapevo che avresti condiviso il mio pensiero.
Grazie di cuore, un sorriso a te!
lo sfogo e la denuncia di Eugenio fanno riflettere su molte cose e constatare come le immense ricchezze del nostro paese sono in mano a gente che ha della sua vita solo un curriculum politico….
Non vado oltre, purtroppo anche ai volontari ed alle associazione si preclude il restauro di un luogo poiché mancano gli “interessi” ed il bello oggi viene sempre barattato con l’utilità.
grazie miss… venirti a trovare arricchisce sotto molti fronti.
Gingi
Grazie a te Gingi.
E’ dura tutelare le nostre bellezze, mi rendo conto che l’Italia ne è piena, ma queste sono risorse, vere proprie occasioni mancate.
“Dovresti leggere l’atto di cessione del patrimonio al Comune di Genova, vi sono alcune disposizioni tassative che se non rispettate il comune perderebbe l’eredità in favore della città di Parigi, di queste volontà ne è verificatore il Console di Francia in Genova “.
Magari lo prendessero i francesi , questo parco così bistrattato e (male ) sopportato dalla nostra Amministrazione . Sicuramente riuscirebbero a tenerlo meglio ( molto meglio ) di quanto non si faccia noialtri.
Gianni
Benvenuto Gianni! Anch’io credo che chiunque altro la terrebbe meglio, è un vero peccato che sia in queste condizioni.
Possiamo avere la speranza che le cose cambino, questo sì!
Grazie del tuo commento al mio post, buona serata,
Grazie per avermi mandato il link, mi era proprio sfuggito questo blog.
In questi anni, qualcosina hanno fatto nel piazzale sottostante la Villa, ma non èstato certo il comune. E’ opera di una associazione che ha riordinatio le aiuole e messo a dimora alcune piante. In questo piazzale, però, si può accedere solo a pagamento e credo solo in certe occasioni. Si può comunque ammirare dall’alto. Quasi certamente queste restrizioni saranno state adottae per evitare che bambini, con i loro padri, giochino a calcio nelle aiuole. In passato ho visto più volte situazioni del genere.
Nelle foto di quando mi sono sposato, ci sono dei vasi in marmo lungo le scale al di sotto della Villa. Nella fontana al centro del piazzale, c’era un putto in marmo. Che fine avranno fatto queste e tante altre statue che, in alcuni casi, sono state sostituite con dei facsimili in plastica? C’era anche una statua sopra il varco di accesso al convento di san Francesco, in disuso da molti anni. Questa statua, vista da una parte raffigurava la Madonna, dall’altra credo San Francesco. Sparita anche quella. 😦
Ma guarda Vittorio, non ci sono parole, non posso che ribadire quanto scrissi allora, la Duchessa di Galliera non sarebbe affatto contenta di come ci occupiamo della sua dimora!
Un applauso ai volontari che con il loro solerte lavoro si occupano della Villa, meno male che in parte ci pensano loro!
Miss Fletcher voglio invitarla il giorno 26 maggio p.v.alle ore 16 all’inaugurazione dei medaglioni della duchessa di Galliera nel giardino all’italiana….e anche stato interamente recuperato e riportato agli antichi splendori lo scalone ivi presente Maddalena e’ stata partecipe di tale evento. Sarò lieta di chiaccherare un po con lei e perché no bere un the in compagnia in questa preziosità 💕
Grazie Mariella, ho saputo dei restauri e anche in occasione di quest’ultimo mio giro a Voltri sono passata nella splendida villa, se mi sarà possibile verrò volentieri, non so ancora se potrò. Io ho da sempre il desiderio di vedere le tombe dela Duca e della Duchessa di Galliera, non ci sono mai riuscita, fino ad oggi. Grazie, buona giornata a lei.