Il compleanno di Fabrizio De André cade il 18 febbraio.
Un amico di tutti noi, un mio caro amico.
Così sono qui a scegliere le parole belle per il giorno della sua nascita, le parole migliori, lui le merita tutte.
Le ho cercate, ma sono state le parole a trovare me.
Le parole e le note, così nostre, ormai parte del nostro patrimonio culturale.
Le parole della voce di Genova.
Lui ne ha fatto storie e poesie, le parole sono venute a noi e ci hanno condotto sul London Bridge, dove una donna piangeva per il suo Geordie.
E sulla riva di un fiume, a volte i pesci cantano sul fondo del Sand Creek.
Da Rimini a Durango, e tutto attorno a noi un mondo: un matto e un malato di cuore, Suzanne e Sally, Andrea e Franziska.
Un mondo, un universo poetico che ha spesso la musicalità del dialetto.
Fabrizio canta il mondo, Fabrizio canta la Sardegna in gallurese, Fabrizio canta Genova nella lingua di Genova.
Le parole.
Le parole scivolano come acqua sui sassi laddove le parole sono nate.
E senti le onde che si infrangono contro gli scogli.
Creuza de mä, una mulattiera che porta al mare, ma sarà e resterà sempre creuza de mä.
Umbre de muri muri de mainé
dunde ne vegnì duve l’è ch’ané
E qui, a Boccadasse, li vedrete davvero quei marinai.
Le parole a volte le porta il vento.
E’ vento di tramontana che sospinge l’odore di risacca da Caricamento verso i caruggi del Ghetto, alle spalle di Via del Campo.
Le parole a volte sono sui visi, su certe facce da cattiva strada che popolano alcuni vicoli.
Le parole restano scritte su un foglio di carta, memoria fragile eppure eterna quanto le pietre e le ardesie.
Le parole di Fabrizio le troverete sempre in quei caruggi che lui ha cantato e nel luogo che celebra la sua arte, ViadelCampo29rosso.
E qui domani pomeriggio alle 17 Genova farà gli auguri a Fabrizio.
A suonare saranno dei giovanissimi musicisti diretti dal Maestro Alberto Luppi Musso, mentre lo scrittore Andrea Podestà, autore del libro Bocca di Rosa scese dal treno a Sant’Ilario, racconterà ricordi e aneddoti, qui trovate tutti i dettagli del programma.
Sarà un bel momento di incontro e di aggregazione, è così ogni volta che a Genova si organizzano eventi nel nome di Fabrizio.
ViadelCampo29rosso è una bella realtà culturale, presente a Genova solo da un anno, ma è come se fosse sempre esistita perché lì vi conducono certe parole.
In un vortice di polvere
gli altri vedevan siccità,
a me ricordava la gonna di Jenny
in un ballo di tanti anni fa
E sarà questo a condurvi a lui, una rima, una nota.
Una storia sbagliata o una rosa gialla, rosa di rame.
Sono le parole che troveranno voi, ovunque voi siate, se la voce di Fabrizio accompagna le vostre ore.
Sono le parole ad aver trovato me.
E non se ne sono andate mai.
Buon compleanno, Fabrizio.
Le parole e la musica di Fabrizio, il suo cantare i vicoli e la gente di strada, come non ricordarlo nel giorno del suo compleanno, grazie per aver segnalato l’evento, speriamo ci sia tanta gente!
A domani
Sì, speriamo che ci sia tanta gente e sarà così, Fabrizio è molto amato.
Grazie Maria Giulia, un abbraccio!
E tu ci sarai, giusto? Credo che a Genova Fabrizio De André sia davvero ricordato con affetto ma non solo a Genova fortunatamente… Un poeta straordinario con una bellissima voce. Bacioni 🙂
Sì, ci sarò Viviana. E hai detto bene, amato dai genovesi ma non solo, la sua musica è arrivata ovunque.
Un bacione a te carissima!
Io amo molto le sue canzoni ispirate alla storia, da Geordie a Il re fa rullare i tamburi, fino alla spassosa Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers… Ma sono sempre poesie in musica, le canzoni di Fabrizio De André.
E tu sei riuscita a condensare con belle parole e immagini un’intera vita d’artista!
Sì, è il nostro poeta.
Grazie cara Giulia, mi hai scritto parole bellissime.
Ti abbraccio.
Grazie per il ricordo..
Grazie a te Dafne, ogni volta che scrivo di lui mi emoziono.
niente da fare, mi rimane sempre lontano
Devi venire a Zena, Pani 😉
Ah. Sospiro.
Ah, sospiro! Se tu fossi qui potremmo andarci insieme! Ma quando verrai ti porterò in Via del Campo, promesso 😉
Che bello. Quando ci son venuta sono andata anche in Via del Campo ma mi son persa il museo e forse anche mille altre cose…Non so come mai. Ho preso il treno e son scesa a Genova per mettere un cerotto su certe ferite e devo dire che la tua città ha fatto il suo dovere…Ma la prossima volta che ci tornerò sarà solo per gioirne, insieme a te magari!Un abbraccio!
Sono contenta che Zena si sia comportata bene con te 😉
Un abbraccio cara Katia, ti aspetto qua, nella Superba.
Genova ha un bel biglietto da visita con De Andre , una città schiva , ma i suoi cantautori hanno aperto al mondo la nostra cultura, grazie miss, ciao ottavia
E’ vero Ottavia, i nostri cantautori hanno lasciato il segno e hanno superato i confini di Genova divenendo la voce di intere generazioni.
Grazie a te cara, buon sabato.
Purtroppo quando sono nata io non era più in vita, però io lo chiamo il mio “deo” – non credo in dio, ma credo nelle parole di Fabrizio.
Era un genio, e le sue parole sono dei piccoli mattoni che formano, insieme a tutto il resto, ciò che è il mondo di oggi. Ci sono, naturalmente, altri mattoni da aggiungere, anche se spesso sono sempre gli stessi mattoni uguali che si ripetono ininterrottamente. Molti dei mattoni riposti da lui sono tra quelli che, purtroppo, vanno ripetuti varie volte.
Ma la domanda è: se non ci fossero mai stati, ora dove saremmo?
Ah, il tuo blog è molto bello 🙂
Buon compleanno Fabrizio.
Ciao e benvenuta qui! Sei molto giovane se ancora non eri nata quando lui se ne è andato e mi fa veramente piacere leggere che Fabrizio è amico anche tuo.
E so che anche lui ne è contento, alla celebrazione ha suonato un gruppo di giovanissimi ed è stato detto proprio questo, che Fabrizio amava i ragazzi.
Grazie del tuo commento e delle tue parole, ti mando un abbraccio.
sì, Miss, oggi ne fa 77 perchè soltanto gli immortali continuano a compiere gli anni…
Proprio così, Sergio, hai ragione.
Posso dire solo che il grande De Andre’ era mio compagno di scuola.Liceo Colombo Sezione A.Lui faceva terza quando io facevo prima ed era ripetente.Credo che tutto facesse fuorché studiare.Era un bel ragazzo sempre in compagnia di splendide ragazze.Si diceva però che sebbene scapestrato,riuscisse a rimediare qualche bel voto negli scritti di Italiano, il che per me significava ,dato che avevamo lo stesso straordinario professore ,che aveva del talento.Ho seguito la sua carriera con l’intima soddisfazione di avere qualcosa da dividere con lui,sebbene di riflesso.La guida di grandi maestri in una grande scuola.Rivolgo anch’ io un grato pensiero alla sua memoria visto che con il suo successo planetario ha reso accessibile a tutti il fascino della nostra città. Un saluto affettuoso Nicla
Che ricordo speciale, cara Nicla, grazie di cuore di averlo condiviso qui!
Un caro saluto a lei!