Sulla tenera erba sbocciano i nuovi fiori e svettano nella loro odorosa bellezza contro il cielo chiaro d’estate.
E danzano le candide margherite nel tempo del sole.
Si levano insetti minuti e si posano lievi su fragili petali che spandono profumi deliziosi.
Spicca il giallo solare, così vivo, non spira un alito di vento e restano gli steli sottili così immobili.
Nella freschezza dei fili d’erba di primo mattino intrisi di trasparente rugiada.
Selvatiche crescono le bocche di leone in questi prati che celano fremiti, palpiti, silenti rinascite.
Batte incessante il ritmo della vita che sempre ritorna e si rinnova, trionfando sulle candide corolle.
Vibra nei freschi germogli, nelle foglie che si schiudono e nei petali lisci, suadente e incantevole come musica, sulla tenera erba.
Oggi ci sentiamo come gli insettini dei prati e guardiamo il panorama dal loro punto di vista. Non fa male ogni tanto cambiare 😉 e poi con tutto questo azzurro si respira meglio anche qui dove l’umidità oggi è veramente tossica. Bacioni cara
La prospettiva degli insetti è proprio affascinante, secondo me. Un bacione cara, grazie!
Miss, inquadrati così, più che fiori di campo, sembrano fiori di cielo…
Visti così mi piacciono tantissimo, caro Sergio!
Bellissie foto….. Quest’ anno da me un tripudio di margherite sia di campo che coltivate ….. La natura sembrava uscire anch’ essa dal lockdown …
Sono bellissime!
i fiori da questa prospettiva sanno essere ancora più belli…😉
Sì, anche secondo me, sono emozionanti!
I fiori spontanei sono capaci di tanta bellezza
Davvero!