Su un certo tetto qui nei dintorni arrivano spesso inaspettati ospiti: sono gazze discrete o rumorosi pappagalli, piccoli passeri o magari ghiandaie guardinghe.
E gabbiani.
Eppure siamo sulle alture ma i signori del mare si posano comunque sul tetto.
I gabbiani mi danno sempre l’impressione di essere assorti in chissà quali pensieri, come se avessero grandi progetti da realizzare e si fermassero solo per mettere in ordine le idee.
Questa volta erano in due, il primo a posarsi sul tetto ha iniziato a guardarsi intorno, con mirabile equilibrio.
Circospetto, saggio, silenzioso.
Poi un suo simile lo ha raggiunto sul tetto.
Il secondo gabbiano pareva più adulto, più sicuro di sé ed esperto delle cose del mondo.
Come se avesse una destinazione sicura, una meta certa da condividere.
C’è sempre una certa quantità di stupore nel cogliere un gabbiano che scruta l’orizzonte, almeno per me.
Il mondo è vasto, il mare non è poi così lontano.
È tempo, è tempo di alzarsi verso le nuvole e di partire.
Stavano là, sul tetto.
E poi il più grande dei due ha preso a scendere lungo le tegole e ha aperto le ali.
L’altro lo ha seguito, fidandosi dell’esperienza e della sicurezza di suo compagno di avventure.
E così hanno lasciato il tetto, spiccando il volo e perdendosi nel cielo terso.
Pensa se qualcuno su quei fili avesse steso il buccato! Il loro volo fa pensare all’eternità.
Grazie Miss con questa fuga di tetti mi porti col pensiero in via Madre di Dio a Genova
Grazie a te Mauro, buon inizio di settimana!
A me i gabbiani incutono un certo timore. Quando mi è capitato di incrociarli erano tutti tipetti decisi a farsi sganciare qualcosa da mangiare… nulla in contrario, eh… tranne lo stalking. Meglio sul tetto… 😁 buona giornata
Ah cara mia, i gabbiani sono tipi belli tosti, hai anche ragione tu!
Un bacione Viv, buona giornata.
Miss, se io avessi ali di gabbiano, vivrei d’aria e non mi poserei neanche sui tetti di Zena che, si sa, sono speciali…
Eh meraviglia il volo dei gabbiani, sì!
Bella, la tua analasi dei due gabbiani, dearest miss Fletcher, Lo sai che il mio defunto zio si è specilizzato nel comportamento dei gabbiani? Se vi interessate potrete chercare su internet: “Nikolaas Tinbergen e i quattro perché del comportamento animale”.
Sei una vera psicologa/osservatrice di gabbiani e altri animali, complimenti!
E veramente divertente e le foto sono così eloquenti. Un abbraccio forte!
Els
Grazie carissima, mi ricordo bene che mi hai parlato del tuo illustre zio, hai fatto bene a citarlo qui.
Un abbraccio forte a te, cara Els.
Bellissima l’ultima foto, Miss.
Il primo gabbiano con le ali tese ed il secondo con la zampa sollevata: molto plastica.
Grazie cara, anche da parte dei pennuti!
A proposito del compprtento dei gabbiani … qui a Pegli molte delle alte palme ampitate della loro chioma a causa della ben noto sciagura del punteruolo rosso, sono diventate in cima cestoni ideali per la nidifiicazionr dei gabbiani … basta alzare lo sgurdo lassu’ in alto fini alla finr del lunghissimo fusto spoglio per avvistarli in queti superattici di nuova generazione …
Ah vedi!
Irene
Li hai esaminati attentamente, i gabbiani, cara Miss Fletcher e le foto sono bellissime. Quando li vedo, mi fanno sempre pensare al libro di Richard Bach “Jonathan Livingstone Seagull”, al film del 1973, ma sopratutto alla musica di Neil Diamond che mi ha fatto amare i gabbiani per sempre.
Grazie mille di condividere i tuoi analisi e osservazioni con noi. Un bacio alato.
Ah sì, quel libro lo ricordo, lo lessi da ragazzina. Un bacio alato a te carissima, grazie di cuore!
Chissà perchè, i gabbiani mi sono molto simpatici
I gabbiani hanno carattere!
Che belli 🙂
Eh sì, riferirò! Grazie, benvenuto qui!