Oggi vi porterò con me in quel passato nel quale mi piace in qualche modo ritornare, la mia speciale macchina del tempo vi condurrà dritti dritti nel deposito del Signor Peregallo.
E come sempre accade in questi casi, occorrerà da parte nostra un notevole sforzo di immaginazione e prima di provare a fantasticare sul magnifico deposito ci toccherà provare almeno ad immaginare il Signor Francesco Peregallo medesimo, mi pare ovvio.
Mi pare verosimile supporre che il nostro Signor Peregallo abitasse non troppo distante dal suo ricco deposito del quale ho trovato notizia sul Lunario del Signor Regina del lontano 1887 di mia proprietà dal quale ho tratto le immagini in bianco e nero che seguono.
Ecco là, nell’elegante e ripida Via Caffaro si trova per l’appunto il deposito del nostro caro Signor Francesco.
E facciamo la conoscenza del proprietario, io me lo immagino alto e distinto con certi capelli sottili, il viso lungo e i baffetti che gli conferiscono un’aria austera.
Certo, è tutto un gioco della mia fantasia ma io me lo vedo proprio lì davanti alla porta del palazzo dove si trova il deposito, lo vedete anche voi?
Ecco l’illustre Francesco Peregallo, con l’orologio nel taschino del gilet, l’espressione compunta e i modi eleganti, certo è un imprenditore che sa il fatto suo.
E cosa mai terrà in questo suo deposito di Via Caffaro?
Birra tedesca di ottima qualità, in fusti e bottiglie, una delle sue birre proviene direttamente da Monaco di Baviera.
In alto i boccali, prosit, con la birra del Signor Peregallo!
Lui, tra l’altro, non si occupa mica solo di questo!
Eh no, infatti in quel leggendario deposito di Via Caffaro, oltre alla birra, sapete cosa tiene? Raffinati mobili in stile Thonet che incontrano davvero il mio gusto.
Stupore e meraviglia, ci sarà certamente una ragione per tutto questo!
Eh lo so, vi starete chiedendo cosa caspita c’entrino i mobili Thonet con la birra ed è proprio una bella domanda alla quale, detto in tutta sincerità, non saprei trovare una risposta.
L’unico che saprebbe fornirci la corretta spiegazione è proprio lui, l’illustre proprietario del deposito.
E allora sapete cosa vi dico? Non vi resta che fare un salto in Via Caffaro, naturalmente nel 1887, in cerca del Signor Francesco Peregallo che certo saprà soddisfare la vostra curiosità!
Fatemi sapere, amici, come sempre io vi aspetto qui, buon viaggio!
Questo signor Peregallo aveva la vocazione del logistico ante litteram e non disdegnava diversificare nel suo magazzino… chissà cosa avrebbe combinato nell’era di Amazon… ps. Se gli fosse avanzata qualche bella sedia Thonet a prezzo di fabbrica… 😉 Buon lunedì! 😘😘
Ecco, brava, hai detto bene, con i termini attuali.
Una cosa fantastica Viv, un uomo lungimirante!
E che bello lo stile Thonet, vero? Piace tantissimo anche a me! Un bacione cara, buona giornata.
O Miss lo immagino come un uomo con pancia e il resto come dici tu,e perchè no anche un sigaro mezzo acceso e mezzo spento,che appoggia qua e la mentre parla con amici e clienti.
Forse un venditore all’ingrosso,e possedeva anche uno stock di mobili d’arte?
Miss ma lo sai che nella fantasia sei la mia gemella? 😉Il signor Peregallo si farà una risata in nostra memoria!
Haha, secondo me è lassù che se la ride, caro Mauro! Grazie, buona giornata a te.
Si sta tentando di far rinascere la Münchner Kindl, ormai chiusa dalla guerra. Si dice che la produzione dovrebbe cominciare nel 2023.
Ma davvero? Prosit, anche il Signor Peregallo ne sarebbe felice!
Miss, la relazione tra i mobili Thonet e le birre bavaresi e di Gratz, non la colgo, però tra beltà e bontà una chiara parentela ce la vedo…
Hai perfettamente ragione, caro Sergio!
Sempre belle le tue storie ispirate da cartoline!
Grazie cara!
E’ probabile che il Peragallo ha ceduto in seguito al signor Dondero Giacomo, come risulta dalla fattura che ho pubblicato sulla mia pagina facebook.
Dici? Però è un civico diverso! Fantastico, però!
Quando ero piccola ho vissuto tra i mobili Thonet. Come mi fosse piaciuto connoscere questo famoso Signor Francesco Peregallo e il suo Deposito.
Oggi ci prendero volontieri un bicchiere di buona birra tedesca – con te naturalmente. Grazie, cara miss Fletcher.
Sarebbe piaciuto tanto anche a me, mia cara! Prosit Irene, un bacio grande.