E questa è una storia di neve, di aria frizzante e di rami d’inverno in una città di mare.
Quando scende la bianca visitatrice, qui sulle nostre alture diventa per noi una piccola avventura: questo non è il nostro elemento e ci regala così una sorta di stupore quasi infantile.
Alla fermata della funicolare, tra diverse sfumature di bianco.
E bianco sulle creuze, sui muretti e sulle salite.
Sugli agrumi profumati che pendono dagli alberi.
Sull’olivo gentile che freme al freddo d’inverno.
Sulle ringhiere, sulle tegole, sulla chiesa della Madonnetta.
E sono diverse variazioni di gennaio, inattese eppure gradite.
E cartoline dall’inverno di Genova così particolari per noi.
La neve si posa sui rami spogli degli alberi e ne disegna i contorni.
Regala queste magie, effimere bellezze di stagione.
Abbagliante, lucente, gelido candore.
Sulle grate, sui binari della funicolare, silenziosa ospite.
Mentre si sentono cianciare i pettirossi che se ne stanno ben nascosti senza farsi vedere!
Una nevicata incantevole ha portato queste gocce di meraviglia ai nostri sguardi.
Ha avvolto ogni cosa nel suo freddo chiarore.
E questa è così una storia di neve e rami d’inverno a Genova, città di navi, barche, caruggi e tramontana.
Città di cieli turchesi e di onde, qui la neve è ospite inconsueta.
E così quando piano si accendono le luci del porto questa diventa una storia di oro, di tenue celeste e di bianco in una sera d’inverno e di Genova.