L’arte, infiniti mondi

L’arte, la bellezza e la sua percezione.
Quali strade conosce l’arte per suscitare tensione emotiva?
E in che misura un’opera è in grado di colpirci e smuovere dentro di noi certi sussulti?

L’arte è fatta per disturbare. La scienza per rassicurare.

E queste sono parole di Braque, le condivido.
L’arte fa anche pensare, immaginare, sognare, crea tumulti interiori e sensazioni diverse.
L’arte sa essere eterea e gentile, una figura botticelliana suscita un senso di pace e di armonia.
L’arte è invece sensuale e sinuosa nelle donne di Gustav Klimt, alcune di loro sono davvero conturbanti e misteriose.
E’ gioiosa e vitale nei quadri di Fragonard, quelle fanciulle in altalena che lui dipinse sono la personificazione della grazia, guardate qui.
L’arte è l’oscuro lato della vita nelle linee di Egon Schiele, un pittore che amo tanto, a Vienna mi sono persa a guardare i suoi quadri, quelle facce distorte e quei corpi scarni, quegli occhi stralunati e sconvolti, c’era in loro il senso di bellezza seppur così trasfigurato e particolare.
La nostra percezione dell’immagine che stiamo osservando è anche il frutto della somma delle nostre esperienze, oggi sfogliando un libro d’arte mi sono ricordata di uno studio che lessi diversi anni fa sulla morale e sulla percezione dell’arte nell’epoca vittoriana.
Un grande scultore, Antonio Canova: pensate alle Tre Grazie, io non saprei immaginare nulla di più celestiale e distante dalla dimensione terrena.
Questa è la mia percezione, Gustave Flaubert, al contrario, trovava sensuale la statua di Amore e Psiche, se non la rammentate potete vederla  qui.
Vi pare possibile?
Il nostro sentire di uomini di questo tempo è diverso e lontano da quello dell’epoca dell’autore di Madame Bovary.
E ricordo che mi colpì leggere di un pittore che alla sua epoca suscitò grande scandalo, un maestro autore di molti capolavori: Edouard Manet.
La percezione dell’immagine, la figura femminile rappresentata nella sua naturalezza, un quadro che suscitò lo sdegno di certi benpensanti, Déjeuner sur L’Herbe, lo trovate qui.
Una colazione sull’erba, una fanciulla senza nulla indosso e due giovani distinti, un cesto di vivande, un’amabile conversazione.
E lo scandalo, lo stesso che susciterà Olympia, la potete vedere qui, ancora una donna mostrata nella sua nudità, non è celeste né ideale, non risponde neppure a certi canoni di bellezza: è reale e quindi suscita sdegno.
I quadri di Manet sono esposti nei più grandi musei del mondo, il tempo è trascorso e un velo di dimenticanza è caduto sui suoi detrattori.
Il tempo rende giustizia, rende eterno ciò che merita di esserlo.
L’animo di un artista, in parte fatalmente legato alla sua epoca, è anche capace di superarla, di vivere al di là di essa, di stupire e affascinare, di trascinare e suscitare emozioni, oltre il tempo.
E questa è grandezza e immortalità.
E tanti mondi, infiniti mondi da conoscere.

Grazie all’arte, invece di vedere un solo mondo, il nostro, lo vediamo moltiplicarsi e quanti più sono gli artisti originali, tanti più sono i mondi a nostra disposizione.

(Marcel Proust)

28 pensieri su “L’arte, infiniti mondi

    • Vero! A volte si rimarrebbe a guardare ore e ore, mi è capitato più di una volta.
      E mi è anche successo, in qualche museo, di non accorgermi della tanta gente attorno a me, è la grandezza dell’arte ad avere questo effetto.
      Grazie Viv, un bacio a te.

  1. “L’animo di un artista, in parte fatalmente legato alla sua epoca, è anche capace di superarla, di vivere al di là di essa, di stupire e affascinare, di trascinare e suscitare emozioni, oltre il tempo.
    E questa è grandezza e immortalità.
    E tanti mondi, infiniti mondi da conoscere.”
    Bellissime le tue parole! merci

  2. Come ti capisco Miss! Io sono così artistica e il mio principe pensa solo a riempirsi la pancia.La prossima volta che vado da Tiffany o da Chanel ti chiamo, ché là sì che c’è l’arte vera.
    Bacini.

  3. Cara MIss, la tua scrittura elegantissima mi avvince (non so come sei di persona, ma di certo sei molto elegante e fine in ogni aspetto della figura), ma, detto questo, non la penso come te. Io credo che l’arte sia capace di far conoscere quanto la scienza, se non di più. Prendiamo il grandissimo autore de «La Recherche», è noto come la sua analisi del funzionamento del ricordo sia considerata di una qualità scientifica assoluta (c’è il famoso libro che ho letto «Proust era un neuroscienziato» che consiglio di leggere), E poi la pittura, la capacità di indagare sui meccanismi della visione e della scomposizione della luce, per non dire poi della potenza con cui il teatro, da sempre, spiega la natura umana e le sue problematiche più profonde (prendi tutta la magnifica tragedia greca, Sofocle dell’Antigone e dell’Edipo Re); insomma l’arte è conoscenza, è scienza più alta della scienza «tecnica» stessa. Un caro saluto, scusa la lunghezza.

    • Grazie, mi hai scritto parole bellissime e un commento davvero articolato e significativo.
      Io ho privilegiato l’aspetto emotivo dell’arte e l’impatto che ha sulla mente e sull’animo la percezione della bellezza, è certo che l’arte in tutte le sue diverse espressioni è anche conoscenza e ma credo che ci tocchi per mezzo di altri piani della percezione, almeno così è per me.
      Un caro saluto a te.

  4. Vero, l’arte moltiplica i mondi!
    Abbiamo gusti simili: anche a me piacciono sia Klimt, sia Fragonard, sia Schiele. E amo Canova, che però, come Flaubert, trovo più sensuale che etereo.
    Viva l’arte e tutti i magnifici mondi che a ognuno di noi essa schiude! 🙂

  5. Uh! Anche su Déjeuner sur L’Herbe ci avevo scritto uno dei miei racconti.
    Sull’arte mi è sempre rimasta impressa una frase di Rimbaud: “Ora posso dire che l’arte è una sciocchezza.”

  6. Mi sono innamorato dell’arte antica quando un bel giorno, dopo una fila di 3 ore, sono entrato agli Uffizi. Mi sono innamorato dell’arte contemporanea e della popart quando sono entrato alla Tate.
    Ma la mia passione è per l’espressionismo astratto.

  7. Condivido quanto scrivi, in quanto fisico posso dirti per esperienza personale che la Fisica non rassicura e bisogna avere una fantasia molto sviluppata per poter intravedere ciò che la visione reale, ma limitata, non ti mostra. Artisti e scienziati li metterei sullo stesso piano anche se non ho mai visto alcun artista creare un’opera che potesse distruggere il nostro e altri pianeti. In questo essi si differenziano. L’opera mediatrice dell’arte nel campo scientifico è di fondamentale importanza nello sviluppo dell’umanità e nel mostrare l’atrocità dei conflitti.

  8. Bah, bel dubbio mi hai ficcato in testa… l’arte spesso “turba”: forse è peroprio questo l’effetto che deve suscitare, perchè ci fa riflettere. E la scienza? La scienza rassicura sì, ma se non la si approfondisce… se non si scopre quanto poco ne sappiamo in realtà, e io ne so davvero poco! Buon week end Miss Fletcher!

  9. L’arte addolcisce l’anima e lo spirito, davanti a un bel quadro o una bella statua si rimane senza parole ma bisogna sentirlo questo sentimento, non tutti abbiamo le stesse percezioni , questa è la varietà dell’arte, per quello che c’è da sempre e non finirà mai di stupirci.
    Un quadro anche se lo vedi più volte è diverso perché ogni volta scopri qualche cosa di nuovo, dipende anche dal nostro umore non tutti i giorni sono uguali.
    La fisica va bene per i fisici è meno comprensibile per chi ama sognare davanti a una bella tela ma anche lei ha il suo fascino,una bella formula ci fa perdere la testa.CIao

  10. mi piace questa passeggiata nel vasto cielo dell’arte ! sai Miss le Tre Grazie delCanova sono celestiali come dici tu , ma Amore e Psiche e’ decisamente sensuale come dice Flaubert ,avete ragione tutt’e due , mentre Colazione sull’erba sdegna anche me! ma non in senso negativo,amo troppo Manet per non considerarlo un capolavoro ,pero quei signori cosi elegantemente vestiti e la fanciulla tutta nuda come mamma l’ ha fatta ti da una scossa! ma il nostro pittore non ha dipinto per sdegnare ma per farci pensare . ciao grazie , sono contenta di averti conosciuto buona notte ho sonno ho paura di dire scemenze

    • Ah, Flaubert ha tanti sostenitori 🙂 Che bello leggere opinioni tanto diverse.
      E tu non scrivi mai scemenze, cara Gabriella, le tue osservazioni sono sempre profonde e puntuali!
      Un bacione carissima!

  11. L’arte e’ tutto e niente ,e’ il pensiero rivelato,e’ la visione personale e personalistica dell’io e del creato,l’arte e’ percezione,e’ verita’ pura,onirica, non c’e una definizione esatta,puo’ essere soggettiva o esplicativa…come ha detto Ottavia anche una formula puo’ essere affascinante…

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