Vi porto in riva al mare, fuori stagione.
E l’estate doveva ancora arrivare quando sono stata a Lerici, era un giorno di primavera.
Vi porto in riva al mare, mare di rime e di poesia, mare caro a Byron e Shelley che vissero in queste zone, a Lawrence che pure vi soggiornò.
E così questo scorcio di Liguria prese il nome di Golfo dei Poeti.
Era primavera.
E l’onda luccicante lambiva la riva accarezzando la sabbia sottile.
Deserta la spiaggia accanto alla quale si trova la passeggiata.
E per me è più affascinante così il mare, con la danza delle onde e il loro eterno ritorno.
Una spiaggia che diresti forse di altri luoghi, in questa nostra regione che strappa lembi di terra al Mediterraneo.
Questa è Lerici, nell’abbraccio del verde che la circonda.
Brilla quel mare di poesie e promesse, di sospiri e pensieri.
Il mare celeste che si intravede tra gli alberi.
E si giunge a Lerici, dominata dal suo Castello che ha una storia molto antica e che certo merita un ulteriore spazio.
Il Castello venne costruito dai Pisani nel XIII secolo e ancora sovrasta le case e il porticciolo di questo splendido paese.
Lerici e le sue case alte che narrano delle sua appartenenza a questa terra, un tratto distintivo che è una parola: Liguria.
Era primavera ma d’improvviso ho creduto di essere in estate.
Tanta gente, le giostre, gli innamorati seduti sul muretto, i turisti seduti ai tavolini dei bar, le coppe di gelato con la frutta fresca, le maniche corte e il sole in faccia.
E Lerici con la sua eleganza retrò.
Una domenica d’aprile, ancora doveva giungere il solleone.
E’ così la Liguria, ti regala giornate d’estate quando la stagione del mare è ancora lontana.
Una bella piazza che è un’armonia di colori.
E il campanile, il cielo azzurro, le palme.
E certo qui si trascorrono incantevoli vacanze.
E qui è bello tornare.
Nel Golfo dei poeti, tra parole ed emozioni.
Attesa.
Le barche si cullano leggere, verrà il momento della partenza.
E qui è bello tornare, in questa regione impervia, la Liguria in salita delle creuze e dei cieli accecanti.
La Liguria del pesce appena pescato, del Vino delle Cinque Terre, del sole che brucia.
Del tono di voce un po’ sommesso, dei sorrisi mai troppo generosi, diciamolo.
E poi abbiamo una terra così, con le strade inondate di luce.
Liguria di case di pescatori, ormai hanno ben altro valore, certo.
Liguria di rosa e di caruggi.
Caruggi.
E da questa sola foto forse sarebbe difficile riconoscere Lerici, a meno che non la conosciate bene.
Ma quest’unica immagine vi racconta dove vi trovate.
E Liguria di caruggi.
E di scale e di sedie di metallo rosso.
Le ripide prospettive di Liguria, in salita.
E luce calda sulle case di biscotto.
Sinuosi, stretti, alti caruggi di Liguria.
Ovunque siano, questo panorama per me è casa.
E se alzi lo sguardo, per le vie di Lerici, anche qui i palazzi sono uniti dagli archetti.
Attraverso ogni vicolo, cammino da un caruggio all’altro.
E alzo lo sguardo a cercare il cielo, lassù, tra le case così vicine.
E io sono abituata a cercarlo così, dove appena lo si intravede.
E so anche che là fuori, poco distante, c’è il mare e quella spiaggia di sabbia fine e delicata.
Nugoli di antiche case che si affacciano sul porticciolo, reti da pesca e gozzi, nella baia amata dai poeti inglesi.
Sabbia umida e gabbiani che sono i signori del litorale, la spiaggia è tutta loro in questa giornata limpida.
E ancora si sale, su per la mattonata.
E la vita cresce in posti impensati.
Si passa sotto agli archi tinti del color dei girasoli.
Colori d’estate e di riviera.
In salita, su per la creuza, con i vasi allineati uno accanto all’altro e addossati al muro.
Salite di ulivi e di scorci di costa che si intravedono tra le belle abitazioni di Lerici.
Salite, muretti, gatti e ancora salite di Liguria.
E mare, profumo di sale e sassi.
E voci allegre di bambini che salgono accanto a me.
E ancora, giare colme di piante grasse e rigogliose.
E poi ancora salita.
E come spesso accade in Liguria si cerca il mare tra le case.
Dov’è il mare?
Oltre i muri, le finestre, i vetri i pensieri.
E infine lo sguardo incontra la collina verde e le case dolcemente posate su quel pendio.
E ci si trova ai piedi del castello maestoso che tutto predomina.
E ancora oltre a pochi passi, lo sguardo trova l’azzurro immenso e l’orizzonte.
E la memoria trova certe parole, sono i versi che Percy Bisshe Shelley scrisse nel 1822.
Lines written in the Bay of Lerici, così lui la vide, così ancora noi guardiamo quel mare.
I sat and saw the vessels glide
Over the ocean bright and wide,
Like spirit-winged chariots sent
O’er some serenest element
Mi sedetti e vidi le navi
scivolare sul mare luminoso e vasto,
come carri di spiriti inviati
sopra il più sereno elemento
Il mare grande e infinito che ispira ai poeti versi struggenti.
Il mare che ti si apre davanti agli occhi quando ti affacci dal belvedere e guardi verso quel braccio di costa l’azzurro disseminato di bianchi scafi.
E poi si ridiscende, verso il paese, verso altre scale.
Verso il porticciolo e i pontili, verso le acque calme di un giorno di aprile.
E qualcuno parte, con le reti a bordo per una pesca che sarà fruttuosa, in questo mare ricco e generoso.
E l’onda batte gentile sulla sabbia chiara, nel suo continuo fluire.
E risuona dolce il suo rumore, nell’incanto senza fine della baia di Lerici.
Non ce n’è… Preferisco di gran lunga queste spiagge e questi borghi fuori stagione. I poeti la sapevano lunga 😉 bacioni carissima
Anche io la penso come te, sono ancora più magici.
Bacioni Viv, grazie!
Che poetica che sei. Lerici è bellissima e anche il suo mare.
I poeti che sono passati di là ci hanno visto lungo.
Stefy
Grazie Stefy, sempr gentile.
Sì è un posto veramente incantevole, era tanto che volevo portarvi laggiù, adesso l’ho fatto.
Un bacio a te carissima!
Grazie per averci augurato una buona giornata con queste immagini incantevoli! La nostra Liguria….ci dona momenti unici.
ti abbraccio
Proprio così Sabry, Lerici è una vera perla, un posto bellissimo!
Abbracci a te cara amica, a presto!
Carissima, sei davvero una grande poeta, poeta sinestetica, direi… le emozioni che trasmetti attraverso la sapiente combinazione di parole e immagini bellissime, sono uniche. E sembra di essere stati lì con te!
Complimenti per il fatto che stupisci sempre e a presto!
Grazie Roberto, mi hai scritto un commento bellissimo!
Un abbraccio!
Un altro dei preziosi gioielli che ci regala la tua amata terra, cara Miss Fletcher.
Ma il fascino indiscusso del mare fuori stagione? Non c’è storia!
Un abbraccio Susanna
La penso come te, fuori stagione il mare ha bel altro fascino.
Bacioni a te!
Lerici e’ bellissima. Quando ero bambina vi ho trascorso delle estati incantevoli. E poi ci vado ogni anno quando torno in Italia. Una piccola gemma!
Posto splendido per le vacanze, una vera perla!
Che bella questa baia senza bagnanti e senza ombrelloni… “senza tutti quei disturbatori vestiti a festa”, direbbe il piccolo Hanno Buddenbrook.
Il Golfo dei Poeti è una delle pochissime zone di cui sono riuscita a trovare la guida letteraria (anni fa era nato il progetto “Liguria terra di poesia” ma i testi devono essere stati poco in circolazione). Certo che la poesia qui è già nel mare, nell’azzurro che contrasta con quel rosa ligure inimitabile…
Bellissimo post, bellissime foto. Brava!!
La poesia qui è dappertutto, poi il fatto di sapere che questi luoghi sono stati amati da poeti come Shelley e Byron li rende ancor più unici.
Grazie Tiptoe, sono felice che ti sia piaciuto l’articolo.
…ed il solito gatto che espone, come sempre, la parte migliore di se al pubblico 🙂
I gatti sono di casa in Liguria!
Del resto, tu lo sai 😉
Un abbraccio, a presto!
Il famoso Golfo dei Poeti! Adorabile… Un luogo incantevole che la poesia te la fa nascere dentro. Bellissimo reportage Miss. La nostra Liguria è piena di luoghi ricchi di fascino… che si sappia! 😀 Baciotti.
Sì, lo è proprio, mostrarla a chi non la conosce è una gioia!
Un bacetto cara, grazie!
Conosco bene Lerici. E’ un incanto. Bel post e foto bellissime.
Grazie Sandra, mi fa piacere che la ami anche tu!
Mai stata a Lerici, ma con una presentazione del genere corro subito
Dovresti davvero, è proprio un bel posto!
beh…considerato che ho saltato le ferie, dopo questa carrellata è come se ci fossi andato!
Ecco, ti ho portato al mare! E che mare!
Grazie per questo piccolo tour virtuale, amo Lerici e anche le vicine San Terenzo e Tellaro. Amo anche questo mare e queste spiagge che ispirarono Shelley ma che …..ce lo portarono anche via ancora giovane 😦 Dedico spesso una gita all’anno in questi luoghi… quest’anno ho saltato e grazie al tuo post è un po’ come esserci andata lo stesso 🙂
E questo mi fa piacere, sono posti davvero tanto belli e ricchi di poesia!
Miss, mi piace molto Lerici e mi piace pure quel gattone sul muretto, anche se non è inquadrato dalla parte che fa: “miao”…
Bella Lerici, piace molto anche a me Sergio.
I gatti in Liguria sono dappertutto, sai?